nino pell.
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domenica 28 febbraio 2010
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sprazzi di divergenze generazionali
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"Genitori e figli...", l'attuale pellicola di Veronesi, rappresenta uno sguardo pratico ed essenziale su alcuni aspetti relativi all'incomprensione e incomunicabilità che sovente esiste tra genitori e figli e che spesso si manifesta nell'ambito dei rapporti tra gli stessi genitori. Attraverso il tema scritto da una studentessa, interpretata dalla giovanissima (e mi sento di puntualizzare brava) attrice Chiara Passarelli, si snoda tale tema conduttore che, appunto, il regista Veronesi vuole comunicarci con il suo ultimo film, il quale amalgama in se le problematiche relative all'educazione sessuale che i genitori devono saper dare ai figli, certe aspirazioni di una buona parte delle nuove generazioni di rincorrere il facile successo (come il partecipare al Grande fratello), che vengono giudicate inutili e superficiali dai genitori.
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"Genitori e figli...", l'attuale pellicola di Veronesi, rappresenta uno sguardo pratico ed essenziale su alcuni aspetti relativi all'incomprensione e incomunicabilità che sovente esiste tra genitori e figli e che spesso si manifesta nell'ambito dei rapporti tra gli stessi genitori. Attraverso il tema scritto da una studentessa, interpretata dalla giovanissima (e mi sento di puntualizzare brava) attrice Chiara Passarelli, si snoda tale tema conduttore che, appunto, il regista Veronesi vuole comunicarci con il suo ultimo film, il quale amalgama in se le problematiche relative all'educazione sessuale che i genitori devono saper dare ai figli, certe aspirazioni di una buona parte delle nuove generazioni di rincorrere il facile successo (come il partecipare al Grande fratello), che vengono giudicate inutili e superficiali dai genitori. Ma ciò che sopra ogni cosa questo film vuole evidenziare è senza dubbio l'incapacità spesso frequente che hanno i genitori nel non riuscire a dare ai propri figli le soluzioni adeguate per risolvere i piccoli problemi legati alla giovanissima età di questi ultimi. Alla fine traendo le mie conclusioni, la pellicola in questione, che sembra scindersi in due storie parallele e molto simili tra loro, mi ha dato l'impressione di trattare un argomento in una maniera lineare ma stazionaria, cioé nel senso di descriverci situazioni senza il piglio e la cratività di aggiungere qualcosa di realmente significativo o di dargli sfumature che ne fanno intravedere spiragli di squisita originalità o particolarità. Per cui ciò che rende gradevole questo film è rappresentato semmai dallo stile in cui esso ci viene rappresentato. Mi riferisco a certi genuini ingredienti di sano umorismo che diversi attori sono riusciti a dare (si pensi a quella volpe di Silvio Orlando o, ad esempio, al giovane e simpatico interprete Emanuele Propizio) che rendono sicuramente il film più che apprezzabile. Perché del resto se invece volessimo soffermarci ad analizzarlo nel suo aspetto strettamente legato alla tematica, mi permetto di pronunciare la seguente frase: è storia vecchia e ritrita. Ma questa non è da parte mia una critica in senso ampio, semmai in senso lato, in quanto la maggior parte dei films italiani è già da tanti anni ormai che va avanti così.
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voilà
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domenica 28 febbraio 2010
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poteva essere un terzo manuale
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Senza dubbio questa commedia poteva far da sfondo ad un possibile terzo manuale che tanta fortuna ha portato al regista Giovanni Veronesi, probabilmente un terzo Manuale d'Amore ci sarà, intanto però Veronesi dirige questa commedia che mette a confronto due generazioni con tutte le loro diversità e tutti i loro conflitti.
Decisamente migliore rispetto ad Italians, ben diretto, ben recitato e per nulla banale, qualcuno ha fatto paragoni con il cinepanettone, beh nn diciamo fesserie, è un'altro tipo di commedia e non c'entra nulla con i film di Natale
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santucci
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domenica 28 febbraio 2010
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ridere e riflettere
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Commedia molto attuale, per nulla banale e con dei significati ben precisi, Giovanni Veronesi riesce ancora una volta a fotografare al meglio le nuove tendenze dei nostri connazionali e il menù viene arricchito da una folta schiera di validi attori
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cinematica
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domenica 28 febbraio 2010
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l'industria ci salverà??
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Nina è deliziosa, ha le fattezze di una moderna Pollon,ma la lingua è arguta e pungente, rende delicati anche i momenti poco eleganti del film, trasformando lo squallore, in tenero impaccio adolescenziale.
Orlando e la Littizetto, lasciano la speranza che anche chi sfascia una famiglia non si distoglie facilmente le responsabilità dello sconquasso, e sono magistrali nella interpretazione, Orlando come sempre, la Littizetto meglio del solito.
Ecco una prova che cioè che c'è di più industriale nel sistema cinema italiano, (de laurentis/veronesi) è la prima tiepida prova di raccontare una storia ESPORTABILE, basta con le provincie di origine dei registi, con le famiglie medio borghesi, con queste storie che raccontano sempre e solo i pianerottoli italiani.
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Nina è deliziosa, ha le fattezze di una moderna Pollon,ma la lingua è arguta e pungente, rende delicati anche i momenti poco eleganti del film, trasformando lo squallore, in tenero impaccio adolescenziale.
Orlando e la Littizetto, lasciano la speranza che anche chi sfascia una famiglia non si distoglie facilmente le responsabilità dello sconquasso, e sono magistrali nella interpretazione, Orlando come sempre, la Littizetto meglio del solito.
Ecco una prova che cioè che c'è di più industriale nel sistema cinema italiano, (de laurentis/veronesi) è la prima tiepida prova di raccontare una storia ESPORTABILE, basta con le provincie di origine dei registi, con le famiglie medio borghesi, con queste storie che raccontano sempre e solo i pianerottoli italiani. Dimostrazione che con la semplicità di un rapporto eterno, si ottiene molto più che la tassidermia dei nostri paesini. A parte Fachinetti che convince poco nella sua interpretazione e la cornice della storia che appare un pò forzata e fuori luogo nel finale, il film funziona anche se bastava rimanere a mollo con quella deliziosa famiglia per tornare a casa contenti.
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c-girl
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domenica 28 febbraio 2010
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comici e vita quotidiana
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film molto divertente e molto attinente alla realtà.
di solito non guardo film italiani, ma questo devo dire che merita molto, attaverso l'umorismo si delinea una realtà contemporanea: il razzismo, i problemi delle famiglie separate, i disagi e dei figli, i piccoli problemi della maturità...
tutto ciò in 110min di film che mi hanno fatto piegare in 2 dalle risate.
PS: scelta degli attori... AZZECCATISSIMA.
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marezia
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sabato 27 febbraio 2010
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no, sevisca.
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Anche perché, detto tra noi, Sanremo quest'anno MI HA FATTO PIU' SCHIFO CHE MAI; a differenza di chi ha fischiato Pupo & Company, cara mia, ho elementi per giudicare e questi elementi sono racchiusi nel trailer che mi sembra di una BANALITA' sciatta e poco profonda quindi delle due l'una: o sono troppo esigente io o lo sono troppo poco gli altri e se fossero vere entrambe le cose la sostanza non cambierebbe. Purtroppo non potrò confermare le mie impressioni perché non mi interessa minimamente ma ci sarà chi mi darà ragione, vedrai.
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(di sevisca)
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attilus
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sabato 27 febbraio 2010
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peccato il linguaggio
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Il film è decisamente carino peccato che il linguaggio è piuttosto volgare. Parolacce in continuazione e non mi si venga a dire che corrisponde al linguaggio comune perchè non è vero! Anche a me capita di intercalare qualche c....o in una frase in momenti di ira, ma non dieci tanto per! Molto fastidioso!
[+] evviva i buoni film!
(di maria f.)
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sevisca
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venerdì 26 febbraio 2010
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siamo a sanremo?
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Mi chiedo...... come fanno tre persone a lasciare altrettanti commenti su un film che esce questo pomeriggio (26 febbraio) nelle sale? Siamo per caso a Sanremo?
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marezia
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mercoledì 24 febbraio 2010
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considerazione generale
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Certo che la Filmauro ne ha sfornati di obbrobri: "Natale a Beverly Hills", "Paranormal Activity", ora questo. Nemmeno il conduttore di Matrix è riuscito a, nonostante i sorrisi e l'allegria che ci metteva, renderlo accattivante mentre la puntata su "Lourdes" è stata molto bella. Una riesce una e l'altra no...
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(di hermes)
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martalari
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mercoledì 24 febbraio 2010
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genitori e figli agitare prima dell'uso
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LA STORIA IN BREVE...(SENZA RACCONTARE NULLA)
Un professore (Placido) apprende dalla moglie (la Buy) che loro figlio vuol partecipare al Grande Fratello, sconcerto, litigi....una volta tornato a scuola il professore assegna ai propri studenti 15enni un compito in classe inatteso la traccia (come fosse un sondaggio lanciato ai giovani su facebook)? Raccontare il rapporto tra genitori e figli
NINA-JUNO-ALICE
Partendo dai banchi di scuola Veronesi ci racconta la storia di Nina, una ragazza di 15anni con due genitori insopportabili (Orlando e la Littizzetto) e un fratello con un carattere inevitabilmente strano...gioie, attese ed ansie di una giovane 15enne, attraverso i suoi occhi ma soprattutto attraverso l'innato divertente "cinismo" di Veronesi nel rappresentare la nostra società (ogni personaggi ha qualcosa di lui) ci troviamo di fronte a coppie scoppiate incapaci a gestire anche gli amanti, figli persi che non sanno come comportarsi e come affrontare la vita
Un affresco della nostra società, ma quello che ci ha affascinato è il viaggio di Nina, dal foglio a righe si trova come Alice nel paese delle famiglie scomparse, dei genitori urlanti, dei ragazzi che sognano qualcosa senza sapere esattamente cosa
TV-FALSITA'
Un attacco anche a chi crede di avere talento ma non sa bene per cosa, quelli che riempiono i curriculum della frase "vorrei fare qualcosa", senza però sapere cosa ma soprattutto senza quel talento indispensabile che non si misura la mattina guardandosi allo specchio o cantando sotto la doccia.
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LA STORIA IN BREVE...(SENZA RACCONTARE NULLA)
Un professore (Placido) apprende dalla moglie (la Buy) che loro figlio vuol partecipare al Grande Fratello, sconcerto, litigi....una volta tornato a scuola il professore assegna ai propri studenti 15enni un compito in classe inatteso la traccia (come fosse un sondaggio lanciato ai giovani su facebook)? Raccontare il rapporto tra genitori e figli
NINA-JUNO-ALICE
Partendo dai banchi di scuola Veronesi ci racconta la storia di Nina, una ragazza di 15anni con due genitori insopportabili (Orlando e la Littizzetto) e un fratello con un carattere inevitabilmente strano...gioie, attese ed ansie di una giovane 15enne, attraverso i suoi occhi ma soprattutto attraverso l'innato divertente "cinismo" di Veronesi nel rappresentare la nostra società (ogni personaggi ha qualcosa di lui) ci troviamo di fronte a coppie scoppiate incapaci a gestire anche gli amanti, figli persi che non sanno come comportarsi e come affrontare la vita
Un affresco della nostra società, ma quello che ci ha affascinato è il viaggio di Nina, dal foglio a righe si trova come Alice nel paese delle famiglie scomparse, dei genitori urlanti, dei ragazzi che sognano qualcosa senza sapere esattamente cosa
TV-FALSITA'
Un attacco anche a chi crede di avere talento ma non sa bene per cosa, quelli che riempiono i curriculum della frase "vorrei fare qualcosa", senza però sapere cosa ma soprattutto senza quel talento indispensabile che non si misura la mattina guardandosi allo specchio o cantando sotto la doccia.
"credi che fare tv sia scaccolarsi per 3 mesi davanti un divano" ribadisce Placido al figlio ritornato dal provino del Grande Fratello
INCASSERA' SICURAMENTE
Un film che piacera' moltissimo ai teen ager e non solo. Un film che ci ha conquistato per i momenti emozionanti grazie all'attrice più giovane (la giovane 15enne) e a quella meno giovane, la nonna Piera Degli Esposti, a dimostrazione che quando si rimane "soli" nel decidere della propria vita a volte si da il massimo per essere vicino agli altri
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[+] martalari,
(di marezia)
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