dano25
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martedì 16 agosto 2011
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un buon cast per una commedia mediocre
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Un buon cast per una commedia mediocre
Quello che poteva essere un ottimo film data l’originalità della storia e il cast di ottimo livello, si perde sulla via rimanendo inchiodato fra la commedia poco comica e la denuncia poco approfondita.
Nutriti da solidi ideali e colpiti dalla morte bianca di un collega di Toni, ,4 pseudo amici + una giornalista si ritrovano ad aver rapito la persona sbagliata e a dover affrontare i dubbi e le angosce personali che tale avvenimento suscita in loro. Da Toni, collega della vittima a Pepe, precario idealista, da Bauer padre di famiglia con il sogno dell’estremista di sinistra, a Ramon, scarcerato pseudo delinquente a rischio infarto, da Marilù, giornalista coinvolta prima emotivamente con i vari personaggi e poi complice, fino a Stella, sottosegretario rapito per sbaglio.
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Un buon cast per una commedia mediocre
Quello che poteva essere un ottimo film data l’originalità della storia e il cast di ottimo livello, si perde sulla via rimanendo inchiodato fra la commedia poco comica e la denuncia poco approfondita.
Nutriti da solidi ideali e colpiti dalla morte bianca di un collega di Toni, ,4 pseudo amici + una giornalista si ritrovano ad aver rapito la persona sbagliata e a dover affrontare i dubbi e le angosce personali che tale avvenimento suscita in loro. Da Toni, collega della vittima a Pepe, precario idealista, da Bauer padre di famiglia con il sogno dell’estremista di sinistra, a Ramon, scarcerato pseudo delinquente a rischio infarto, da Marilù, giornalista coinvolta prima emotivamente con i vari personaggi e poi complice, fino a Stella, sottosegretario rapito per sbaglio. Le vite di tutti i protagonisti giungono all’epilogo quando le cose vanno male e ognuno si ritrova a dover fare i conti con il proprio io.
Nel cast spiccano la performance di P. Favino nel ruolo di Pepe e confermano le prorpie capacità i vari Fabio Volo, Giorgio Tirabassi, Giovanni Battiston, Claudia Pandolfi, Paolo Sassanelli.Un
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liuk!
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lunedì 21 maggio 2012
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tutto cast
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Il film non è certo gran cosa, sceneggiatura simpatica ed originale resa pessimamente per il cinema da un regista poco attento. Vi sono personaggi inutili (quello di Fabio Volo prima appare poi scompare per poi ricomparire nel finale), vi sono scene poco chiare (chi ha mandato i soldi a casa dell'operaio morto?) ed personaggi poco sviluppati ed ambigui (la giornalista impersonata dalla Pandolfi è il classico personaggio impossibile e paradossale), ma la pellicola regge e diverte lo stesso. Perchè? per un cast ottimo con un Battiston, come sempre, sopra le righe e con altri gregari di altissimo livello.
La scena in cui la polizia cattura Battiston stesso, che, alzando le braccia, si dichiara prigioniero politico è veramente da cult.
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Il film non è certo gran cosa, sceneggiatura simpatica ed originale resa pessimamente per il cinema da un regista poco attento. Vi sono personaggi inutili (quello di Fabio Volo prima appare poi scompare per poi ricomparire nel finale), vi sono scene poco chiare (chi ha mandato i soldi a casa dell'operaio morto?) ed personaggi poco sviluppati ed ambigui (la giornalista impersonata dalla Pandolfi è il classico personaggio impossibile e paradossale), ma la pellicola regge e diverte lo stesso. Perchè? per un cast ottimo con un Battiston, come sempre, sopra le righe e con altri gregari di altissimo livello.
La scena in cui la polizia cattura Battiston stesso, che, alzando le braccia, si dichiara prigioniero politico è veramente da cult.
Va visto per giudicare, personalmente lo salvo.
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elgatoloco
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venerdì 30 ottobre 2015
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efficace , sospeso tra dramma e commedia
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Anche se il film è sostanzialmente comico, ondeggia sempre tra commedia e dramma, con alcune"tentazioni"serie e drammatiche, soprattutto all'inizio, con la morte del portuale. Il resto, in realtà, sembra essere una sorta di parodia(pur se la finalità rimane seria, quasi certamente, comunque ha intenti di base seri)dei"ribelli da strabazzo", della rivolta per burla e simili. Efficaci soprattutto le interpretazioni(quasi "contrastive". potremmo dire)di Battiston e Favino, due tra i migliori attori contemporanei e bene anche Claudia Pandolfi, forse in un ruolo per lei abbastanza insolito, rispetto a molte altre prove sostenute in un passato anche più recente.
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Anche se il film è sostanzialmente comico, ondeggia sempre tra commedia e dramma, con alcune"tentazioni"serie e drammatiche, soprattutto all'inizio, con la morte del portuale. Il resto, in realtà, sembra essere una sorta di parodia(pur se la finalità rimane seria, quasi certamente, comunque ha intenti di base seri)dei"ribelli da strabazzo", della rivolta per burla e simili. Efficaci soprattutto le interpretazioni(quasi "contrastive". potremmo dire)di Battiston e Favino, due tra i migliori attori contemporanei e bene anche Claudia Pandolfi, forse in un ruolo per lei abbastanza insolito, rispetto a molte altre prove sostenute in un passato anche più recente. Efficace è anche il sound-track, dove, oltre alla presenza della canzone eponima, di Alan Sorrenti, molto precedente rispetto al film e quindi"ripescata"ad hoc, compaiono(e questo è l'aspetto migliore, quasi nel senso dell'effetto brechtiano di straniamento, certo con tutte le difficoltà di applicarlo al cinema...)famosi inni: quello nazista(nell'originale)e quello sovietico(idem). Contrasti quasi manichei che anche il film nel suo complesso sa tematizzare, anche se talora con una certa fatica, il che dipende(forse)da determinate esitazioni del regista-autore Pellegrini, quali quella accennata e altre, legate forse soprattutto alla difficoltà di armonizzare le varie parti della storia(rapimento del vice-ministro, sua gestione, problemi personali e"politici". El Gato
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alexia62
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lunedì 1 novembre 2010
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come siamo caduti in basso!
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Una commedia italiana che parte con un dramma, sfiora il comico e finisce col demenziale!
Mah.....le riprese con la telecamera mobile fanno venire il mal di testa, alcune battute non si capiscono, girato male e montato peggio...qualche risata si fa, merito soprattutto del grande Favino e del caratterista Battiston.Volo con un improbabile accento veneto,Tirabassi ridicolo nella parte del rapito.
Brutta l'ambientazione, a parte le poche panoramiche del Monte Cervino, l'unica cosa bella di tutto il film è la colonna sonora "Figli delle stelle" di Alan Sorrenti, ma forse solo per chi ha vissuto gli anni 80!
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claftia
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lunedì 25 ottobre 2010
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siamo negli anni zero e negli anni 70?
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Siamo negli anno zero o negli anni 70? Il film gioca volutamente su queste due epoche. L'abbigliamento degli attori e' volutamente retro', come anche le rivendicazioni. Nulla sembra essere cambiato. Si parte anche qui, come ne " la nostra vita" di Lucchetti, da una morte bianca. Li' era dalla parte di un piccolo imprenditore in preda a mille difficolta', qui dalla parte dei lavoratori precari. La differenza e' che negli anni 70 tutto cio' era preso molto sul serio, oggi si tramuta in farsa. I rapitori cercano di trattare bene il rapito, sono imbranati, non ci credono nemmeno loro. E alla fine sono perdonati dal sottosegretario Stella, che riconosce il rapitore " buono", gli chiede come sta la mamma.
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nigel mansell
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domenica 31 ottobre 2010
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su quello che non c'è più
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Un film su quello che non c'è più. Un film sulla coscienza di classe, sull'impegno politico, sul coraggio di indignarsi e reagire contro ciò che non è giusto, sul fare qualcosa. Un film con la musica che non c'è più, quella degli anni settanta/ottanta, quella di una generazione che è sparita portandosi via i suoi sogni ed ideali. A tratti molto divertente con battute di effetto, ma i messaggi arrivano tutti. Savino troppo televisivo, Battiston sopra tutti: eccezionale; non male neanche la Pandolfi. Un finale consolatorio forse imposto dai produttori per non avere problemi con la distribuzione. Lo consiglio.
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poldino
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venerdì 18 febbraio 2011
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...di stelle un po' annebbiate
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Considerando il cast, le premesse per fare un buon film c'erano, ma il risultato è abbastanza fiacco. La pellicola parte bene, ma si ammoscia con il passare dei minuti, fino a scadere nella noia più totale, non arrivando da nessuna parte. Sembra quasi che il regista giri a vuoto con la macchina da presa, senza sapere che strada prendere, e risulta difficile per lo spettatore concentrarsi sul racconto. Un'insolito mix tra commedia, dramma e farsa allo stato puro, che non convince e non coinvolge.
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lisaenne
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martedì 16 novembre 2010
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che volete di più? la pandolfi ubriaca
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Un film che fa riflettere ...sorridendo. Ottimo il cast di attori, buono il ritmo, coinvolgente la storia, buona la musica e... tante risate.
Da un film che volete di più?
A me è piaciuto molto così come agli "amici miei" (!) che l'hanno visto. Favino è mitico, ottimo anche Battiston, un po' meno Fabio Volo e la Pandolfi che però è pienamente assolta :più passano gli anni più il suo viso diventa bello, interessante..espressivo! Altrimenti perchè molti registi ne avrebbero fatto la loro musa? E' come il vino.. passa il tempo e migliora! In questo film..quasi ubriaca
Un bel film , moderno, attuale ma che rievoca un terribile passato senza tuttavia appesantire la trama.
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Un film che fa riflettere ...sorridendo. Ottimo il cast di attori, buono il ritmo, coinvolgente la storia, buona la musica e... tante risate.
Da un film che volete di più?
A me è piaciuto molto così come agli "amici miei" (!) che l'hanno visto. Favino è mitico, ottimo anche Battiston, un po' meno Fabio Volo e la Pandolfi che però è pienamente assolta :più passano gli anni più il suo viso diventa bello, interessante..espressivo! Altrimenti perchè molti registi ne avrebbero fatto la loro musa? E' come il vino.. passa il tempo e migliora! In questo film..quasi ubriaca
Un bel film , moderno, attuale ma che rievoca un terribile passato senza tuttavia appesantire la trama. Svela senza mostrare, allude senza additare, rievoca ricordi brutti ma strizza l'occhio anche a quelli belli.Certamente è da non perdere!
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ralphscott
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lunedì 25 ottobre 2010
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piccolo film
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Qualche idea originale,su tutte il coinvolgimento dell'intero paese nel rapimento. Peccato che,forse per questioni di budget,si finisca nella claustrofobia,senza che ci siano personaggi abbastanza forti per sostenerla. Il livello medio degli attori é buono,ma i dialoghi purtroppo son scadenti (quanti "cazzo"! pronuncia Favino?). Situazioni esileranti si alternano a lunghi momenti di stanca. Battiston notevole.
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rosatigre
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giovedì 4 novembre 2010
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un dramma leggero
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La commedia di Pellegrini vuole presentare in chiave leggera la società e la politica italiane.
Si vede un Paese apparentemente moderno ed evoluto, ma che nasconde vecchiaia e assurdità.
La storia, in realtà, è drammatica, perché viene rapita una persona onesta e buona, solo che la banda è formata da uomini disperati, quasi ingenui e davvero bisognosi di aiuto; non solo economico, ma anche emotivo.
Questi quattro uomini "coccolati" da una donna vivono nella nostalgia ma anche nella volontà di cambiare per un futuro migliore.
La sceneggiatura è scritta bene e scorre senza intoppi; anzi, è intervallata da scene commoventi e da scene davvero divertenti.
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La commedia di Pellegrini vuole presentare in chiave leggera la società e la politica italiane.
Si vede un Paese apparentemente moderno ed evoluto, ma che nasconde vecchiaia e assurdità.
La storia, in realtà, è drammatica, perché viene rapita una persona onesta e buona, solo che la banda è formata da uomini disperati, quasi ingenui e davvero bisognosi di aiuto; non solo economico, ma anche emotivo.
Questi quattro uomini "coccolati" da una donna vivono nella nostalgia ma anche nella volontà di cambiare per un futuro migliore.
La sceneggiatura è scritta bene e scorre senza intoppi; anzi, è intervallata da scene commoventi e da scene davvero divertenti.
Gli attori sono il pezzo forte del film: uno straordinario Favino, il migliore insieme a Battiston, bravissimi Sassanelli e Tirabassi, bravo, ma meno intenso del solito Volo e poi la Pandolfi, graziosa, ma non incisiva, a tratti inutile e anche insopportabile.
Il finale non scontato e poetico.
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