lady libro
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lunedì 28 febbraio 2011
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mitica pixar!
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L'unica cosa che la Pixar sa fare sono i capolavori, e "Up" è proprio uno fra questi.
A cominciare dalla dolcissima storia d'amore tra Carl ed Ellie, all'incontro con Russel e Dug e il viaggio in Sudamerica sulla casa sollevata dai palloncini, il tutto risulta una miscela veramente perfetta e degna di questa grande casa di produzione!
Carl, un vecchietto sicuramente non adatto alle avventure, e il tenero e simpatico boyscout Russel rendono godibilissimo e divertente questa pellicola fantastica! Per me è il più bel film della Pixar dopo "Wall-e".
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lalli
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mercoledì 2 febbraio 2011
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bello
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un bellissimo film di animazione che fa ridere e piangere allo stesso tempo..da vedere e rivedere
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tiamaster
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domenica 30 gennaio 2011
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la critica ha ragione
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gia da quando inizia il film si capisce che le idee sono davvero originali!!!!anche lo sviluppo del film e originale,non deludono i pezzi di avventura e i personaggi:propio bello!!!
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tiamaster
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domenica 30 gennaio 2011
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la critica ha ragione
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gia da quando inizia il film si capisce che le idee sono davvero originali!!!!anche lo sviluppo del film e originale,non deludono i pezzi di avventura e i personaggi:propio bello!!!
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angies
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domenica 9 gennaio 2011
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bellissimo
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ultimoboyscout
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martedì 4 gennaio 2011
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favola d'altri tempi.
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Beh un cartone davvero insolito se si considerano vari aspetti: intanto il protagonista è un antieroe burbero o almeno scontroso e ombroso anche se poi rivelerà un cuore che dire immenso è anche poco. Un vecchietto, simnaptico ma pieno di acciacchi tipici della sua età, con tanto di bastone per sorreggersi e un apparecchio acustico che per giunta fa anche le bizze. Quindi il noistro protagonista è il classico uomo qualsiasi, assolutamente normale...anzi no...sfrattato per giunta! Sinceramente non mi aspettavo di vedere la scena piuttosto esplicita di un funerale, non immaginavo che per un cartoon che verrà diffuso anche tra i bambini si potesse vedere una scena simili, credo molto forte per i più piccini.
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Beh un cartone davvero insolito se si considerano vari aspetti: intanto il protagonista è un antieroe burbero o almeno scontroso e ombroso anche se poi rivelerà un cuore che dire immenso è anche poco. Un vecchietto, simnaptico ma pieno di acciacchi tipici della sua età, con tanto di bastone per sorreggersi e un apparecchio acustico che per giunta fa anche le bizze. Quindi il noistro protagonista è il classico uomo qualsiasi, assolutamente normale...anzi no...sfrattato per giunta! Sinceramente non mi aspettavo di vedere la scena piuttosto esplicita di un funerale, non immaginavo che per un cartoon che verrà diffuso anche tra i bambini si potesse vedere una scena simili, credo molto forte per i più piccini. Per tutta la durata del cartoon si respira una certa aria di malinconia ,tristezza e solitudine dovuta appunto alla scomparsa dell'amatissima moglie Ellie: figura che viene ricordata spesso nel fim e ne è parte integrante come se anche lei facesse quest'ultimo agognato viaggio. Il viaggio più bello, quello spinto dall'amore e dalla volontà di Carl il vecchietto verso quella compagna-ciclone che era stata. E proprio l'atmosfera che vediamo durante la storia renderà il finale bello, con quella casa proprio li dove Carl e Ellie l'avevano sempre immaginata, per un'esplosione di felicità, amore e amicizia, che sono il grandissimo messaggio della pellicola. Davvero simpatico il maldestro boyscout!
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andre89lost
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lunedì 27 dicembre 2010
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music by: michael giacchino! e si sente!
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Tre stelle e mezzo (arrotondate per eccesso) ad un film Disney carico di emozioni. A differenza dei film Disney in stile "Alla ricerca di Nemo", Up cerca poco la risata mirata ai bambini; piuttosto cerca di emozionare gli spettatori con il tenero burbero protagonista il quale, per far fede alla promessa fatta alla moglie scomparsa, partirà per una stravagante avventura. Il film scorre via in un attimo e riesce ad emozionare parecchio grazie ad una splendida colonna sonora composta da Michael Giacchino (già vincitore di un Emmy per le musiche di LOST). Giacchino grazie ad Up è definitivamente consacrato come uno dei migliori compositori del decennio vincendo OSCAR, BAFTA e GOLDEN GLOBE.
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Tre stelle e mezzo (arrotondate per eccesso) ad un film Disney carico di emozioni. A differenza dei film Disney in stile "Alla ricerca di Nemo", Up cerca poco la risata mirata ai bambini; piuttosto cerca di emozionare gli spettatori con il tenero burbero protagonista il quale, per far fede alla promessa fatta alla moglie scomparsa, partirà per una stravagante avventura. Il film scorre via in un attimo e riesce ad emozionare parecchio grazie ad una splendida colonna sonora composta da Michael Giacchino (già vincitore di un Emmy per le musiche di LOST). Giacchino grazie ad Up è definitivamente consacrato come uno dei migliori compositori del decennio vincendo OSCAR, BAFTA e GOLDEN GLOBE.
Up merita tutti i premi che ha vinto (MIGLIOR COLONNA SONORA, MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE agli oscar, bafta e golden globe), anche se francamente la nomination nella categoria "Miglior film" agli Oscar mi è sembrata esagerata.
Voto: 8
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giacomogabrielli
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venerdì 22 ottobre 2010
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leggero. ****
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La Pixar raggiunge a testa alta il traguardo del decimo lavoro. La divertente storia di un vecchietto che non si rassegna all'età, ma bensì approfitta della sua tranquillità per cominciare un'avventura che da tempo voleva affrontare con l'ormai defunta moglie. Ben fatto e simpatico, ma con un finale svelto.
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La Pixar raggiunge a testa alta il traguardo del decimo lavoro. La divertente storia di un vecchietto che non si rassegna all'età, ma bensì approfitta della sua tranquillità per cominciare un'avventura che da tempo voleva affrontare con l'ormai defunta moglie. Ben fatto e simpatico, ma con un finale svelto. LEGGERO ****
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francesco2
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domenica 3 ottobre 2010
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obbligare dolcemente
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Ancora un' film visto in televisione, purtroppo, non al cinema come avrebbe meritato. All'inizio mi sembrava un tentativo di imitare la magia di Chaplin. Ed era facile cadere in tutti gli stereotipi del caso, dall'ottimismo a oltranza dopo i lutti, al pessimismo a oltranza nella stessa situazione, senza contare le banalità del "caso" sull'adulto che "cammina al passo di un bambino"(In questo caso, e non solo, nonè blasfemo citare il grande(Siamo sicurissimi?) Truffaut per un cartone animato.
L'unica trappola in cui (Parzialmente) cade "Up" è quella di non risparmiarci il cattivo di turno,
e qualche personaggio che strizza l'occhio ad un pubblico infantile. Ma si tratta pur sempre di un cartone animato, e poi non mi vergogno a dire che trovo molto commovente la scena in cui lo struzzo viene(Momentaneamente) abbandonato; meno riuscito, semmai, il personaggio del cane.
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Ancora un' film visto in televisione, purtroppo, non al cinema come avrebbe meritato. All'inizio mi sembrava un tentativo di imitare la magia di Chaplin. Ed era facile cadere in tutti gli stereotipi del caso, dall'ottimismo a oltranza dopo i lutti, al pessimismo a oltranza nella stessa situazione, senza contare le banalità del "caso" sull'adulto che "cammina al passo di un bambino"(In questo caso, e non solo, nonè blasfemo citare il grande(Siamo sicurissimi?) Truffaut per un cartone animato.
L'unica trappola in cui (Parzialmente) cade "Up" è quella di non risparmiarci il cattivo di turno,
e qualche personaggio che strizza l'occhio ad un pubblico infantile. Ma si tratta pur sempre di un cartone animato, e poi non mi vergogno a dire che trovo molto commovente la scena in cui lo struzzo viene(Momentaneamente) abbandonato; meno riuscito, semmai, il personaggio del cane. In questa(dello struzzo)ed altre scene, "Up" ci obbliga dolcemente a riflettere. Sulla solitudine(Del bambino e dell'anziano, che attraversano
due fasi diverse della propria vita ma in fondo provano lo stesso sentimento): quest'ultimo, nel caso dell'anziano, viene peraltro esplorato con intelligenza senza "pesanti"accentuazioni.
Come "testimoniano" i palloncini, "Up" in fondo ha la leggerezza di un grande quadro, un poco sbiadito per qualche spunto bambinesco -L'ho già detto- ma che con poche, chiare immagini e parole ti suggerisce i concetti cui ho già accennato(Il lutto, la solitudine), ma anche altri, come il distacco dalle cose materiali(Quando al bambino si
risponde:"Era solo una casa", anche se non manca un pizzico di retorica sullo"Spirito" più importante della "Materia"). La colonna sonora, costruita molto bene, efficace senza essere mai ridondante, si nutre e al tempo stesso nutre lo spirito del film.
Terminato il viaggio(In tutti i sensi), l'anziano rinuncia ail proposito dell'isolamento in cui
si era autorifugiato dopo avere picchiato l'agente(Altra scena eccellente, o quasi, nulla da invidiare a tanto cinema "Adulto), e ricomincia la sua vita in mezzo agli altri: il bambino ha raggiunto il suo scopo, gli ha impedito di rifugiarsi in una dimensione da"palloncini" sottraendosi alla realtà.Ma anche qui, tanto per cambiare, "Up" evita qualsiasi retorica.
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erik971
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mercoledì 22 settembre 2010
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ottima prima parte... ma....
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Dopo aver visto il film 2 volte, lascio un commento che è forse in controtendenza... Il merito tecnico del film è innegabile e la prima parte, l'incontro tra Carl e Ellie, il passare del tempo etc. sono fantastici per scelte di regia e per la delicatezza di come il tema è raccontato. Però poi il film cala vistosamente... il viaggio, verso le cascate seppur buono, non è certo indimenticabile e anzi si affolla di già visto in quantità... poi il finale, l'incontro con Charles Muntz, i cani parlanti e il forzato antagonismo. L'impressione vera è che si è creato un cattivo a forza, ci voleva un cattivo folle perchè contrastasse i buoni sentimenti.
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Dopo aver visto il film 2 volte, lascio un commento che è forse in controtendenza... Il merito tecnico del film è innegabile e la prima parte, l'incontro tra Carl e Ellie, il passare del tempo etc. sono fantastici per scelte di regia e per la delicatezza di come il tema è raccontato. Però poi il film cala vistosamente... il viaggio, verso le cascate seppur buono, non è certo indimenticabile e anzi si affolla di già visto in quantità... poi il finale, l'incontro con Charles Muntz, i cani parlanti e il forzato antagonismo. L'impressione vera è che si è creato un cattivo a forza, ci voleva un cattivo folle perchè contrastasse i buoni sentimenti. Insomma si cade nel vecchio filone stile Disney per cui al "buono" bisogna contrapporre per forza un "cattivo", inoltre quì se ne è dipinto uno abbastanza assurdo, un folle che vuole/deve essere cattivo ad ogni costo e oltre ogni logica.
Insomma fino a che il film è incentrato su Carl e il suo viaggio, i suoi ricordi e il suo porsi nei confronti del piccolo scout, la trama tiene, poi il film vira su un mero scontro "buono" - "cattivo", e la magia sparisce,la trama è piegata alle esigenze di azione e di creare una morale, un vero film "post-moderno", ultra citazionistico, che annega la storia per poi far riemergere la morale finale, non a caso scritta nell'album che il protagonista ha avuto sempre con se... la storia era tracciata, il protagonista rifletteva e si confrontava, ma per evitare che il pubblico pensi troppo o si annoi, un bel cattivo, un po' d'azione, e alla fine il protagonista che ci comunica la morale finale... Il film è da vedere ed è anche carino, ma non è un capolavoro,e come altri film Pixar,scomparso il merito tecnico, rimarrà un storia buonina e un film godibile, ma non un classico...
di animazione,3d o no, c'è di molto meglio, anche della stessa Pixar.
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