salvo996
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giovedì 27 dicembre 2012
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visto (per fortuna) la seconda volta il voto sale!
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Ammetto che alla prima visione non mi era piaciuto per niente, poi ieri sera (complice mia figlia) l'ho rivisto e devo ammettere che mi ha incollato al divano!!!
La caratteristica principale del film per me è proprio il velo di tristezza che accompagna tutto il film (grazie alla magnifica colonna sonora) intervallato da scene di puro divertimento ed avventura. Bellissimo film sia per grandi che per piccini... CONSIGLIATISSIMO!!!
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giorgiaonda
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lunedì 8 ottobre 2012
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magnifico!!
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Lo ammetto un po triste ma allo stesso tempo divertente...
un vero capolavoro e uno fra i miei film preferiti!!!
assolutamente consigliato.
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elettra84
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mercoledì 3 ottobre 2012
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caudicità e forza della vita
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"Up" un titolo, più significati. Un titolo che racchiude l'esperienza di un uomo, dall'infanzia alla vecchiaia.
UP come "in piedi". Sì, un giovane Carl, che corre e immagina di volare. E l’anziano Carl, che appoggiandosi al suo bastone si alza e realizza il volo.
UP come “sopra”. Sopra ogni immaginazione, sopra le nuvole, sopra i retaggi della gente.
UP come “completamente”. Completamente immerso nell’amore. Carl non abbandonerà mai sua moglie Ellie, neanche dopo la sua morte. Vivrà con lei e per lei, per il suo sogno.
UP come “alto”. E’ in alto che Carl porta se stesso.
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"Up" un titolo, più significati. Un titolo che racchiude l'esperienza di un uomo, dall'infanzia alla vecchiaia.
UP come "in piedi". Sì, un giovane Carl, che corre e immagina di volare. E l’anziano Carl, che appoggiandosi al suo bastone si alza e realizza il volo.
UP come “sopra”. Sopra ogni immaginazione, sopra le nuvole, sopra i retaggi della gente.
UP come “completamente”. Completamente immerso nell’amore. Carl non abbandonerà mai sua moglie Ellie, neanche dopo la sua morte. Vivrà con lei e per lei, per il suo sogno.
UP come “alto”. E’ in alto che Carl porta se stesso. Non solo fisicamente ma anche spiritualmente, trovando nella sua donna, la forza per lottare ancora.
Un film che ci ricorda che la vita è un ciclo, che non sarà per sempre. Ci ricorda la sua caducità e la tragica schiacciante verità della sua fine. Ma proprio in virtù di questa fine ci ricorda di lottare. Immaginiamo di aggrapparci a uno solo di quei palloncini … forse non sarà possibile far volare i nostri palazzi ma possiamo ancora far volare i nostri sogni.
La vita non è un romanzo da leggere già scritto, è un “album di avventure” tutto da riempire…
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xxcallofcinema3dxx
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martedì 17 luglio 2012
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up - uno tra i film piu' belli mai fatti
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UNO TRA I 10 FILM PIU'BELLI MAI VISTI IN VITA MIA.....ANCHE SE POCO 3D,SEMBRAVA STARE DENTRO IL FILM,AMORE,AZIONE,COMICITA',DRAMMACITA' ECC.
BELLISSIMO,QUESTO FILM FA IMPARARE TANTISSIME COSE,IO SPERO CHE FILM COME QUESTI CI SARANNO IN FUTURO
LO CONSIGLIO: 10/10
BELLISSIMO FILM,NON LO DIMENTICHERO' MAI
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(di giorgiaonda)
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dragonia
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sabato 14 luglio 2012
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carino, ma c'è (molto) di meglio
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Solito film Pixar, che finalmente riesce a creare qualcosa di decente, anche se ben lontano dall'essere un capolavoro, anzi. Comincio innanzitutto dalla grafica, nella quale si nota un lieve miglioramento rispetto ad altri cartoni come Gli Incredibili (non che fosse difficile), ciònonostante una spanna sotto quella di altre major, come la Dreamworks o la Blue Sky (n
essuno di voi ha notato quanto siano grandi le teste dei personaggi umani rispetto al corpo?). In secondo luogo
vi sono i personaggi, di cui l'unico degno di nota è il sig. Fredriksen, il protagonista: egli è forse l'unico vero personaggio sviluppato in maniera completa, al centro di una (quasi) commovente love story atipica per un film del genere e dei momenti più toccanti.
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Solito film Pixar, che finalmente riesce a creare qualcosa di decente, anche se ben lontano dall'essere un capolavoro, anzi. Comincio innanzitutto dalla grafica, nella quale si nota un lieve miglioramento rispetto ad altri cartoni come Gli Incredibili (non che fosse difficile), ciònonostante una spanna sotto quella di altre major, come la Dreamworks o la Blue Sky (n
essuno di voi ha notato quanto siano grandi le teste dei personaggi umani rispetto al corpo?). In secondo luogo
vi sono i personaggi, di cui l'unico degno di nota è il sig. Fredriksen, il protagonista: egli è forse l'unico vero personaggio sviluppato in maniera completa, al centro di una (quasi) commovente love story atipica per un film del genere e dei momenti più toccanti. Talmente tanto ci si concentra su di lui da trascurare tutti gli altri, che comunque risultano sufficientemente simpatici ed adorabili: i problemi familiari di Russel vengono appena abbozzati, alle spalle comiche non viene dato il giusto spazio, anche il cattivo risulta un mero copia-incolla (a
mmesso che conosciate il film di cui parlo, chi, nel vedere Muntz e la sua ossessione per l'uccello, non ha pensato al perfido McLeach di Bianca e Bernie nella terra dei canguri?).
Perfino sul lato della storia si vede che ci si è sforzati poco: dopo una prima parte davvero ben fatta, il film si lascia andare e alla fine ricorda fin troppo il sopracitato Bianca e Bernie, provocando micidiali sensi di deja-vu.
Non fraintendetemi, il film non è da buttare, ma secondo me non si potrebbe andare oltre una prima visione, né varrebbe la pena di pagare per vederlo. Tanto si sa già che cosa accadrà...
SCOIATTOLO!!!
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rugvito
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martedì 3 aprile 2012
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la profondità della fantasia
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"Up" è un film d'animazione di una squisita leggerezza. Tutto sembra reggersi su sottili e leggeri equilibri che, contrariamente a quanto si possa pensare, non tolgono alcuna solidità all'opera. La tendenza alla semplificazione (per non dire banalizzazione) del cinema americano, si compie qui con grande rigore ed efficacia. È tutto così semplice ed immediato che gli eventi si susseguono con naturalezza e spontaneità, evitando qualsiasi forzatura nella trama ma anche banalizzazioni che potrebbero esserne una naturale conseguenza. Anche il ritmo del film è impeccabile, sapendo coinvolgere lo spettatore nei momenti importanti e accompagnandolo intelligentemente negli intermezzi.
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"Up" è un film d'animazione di una squisita leggerezza. Tutto sembra reggersi su sottili e leggeri equilibri che, contrariamente a quanto si possa pensare, non tolgono alcuna solidità all'opera. La tendenza alla semplificazione (per non dire banalizzazione) del cinema americano, si compie qui con grande rigore ed efficacia. È tutto così semplice ed immediato che gli eventi si susseguono con naturalezza e spontaneità, evitando qualsiasi forzatura nella trama ma anche banalizzazioni che potrebbero esserne una naturale conseguenza. Anche il ritmo del film è impeccabile, sapendo coinvolgere lo spettatore nei momenti importanti e accompagnandolo intelligentemente negli intermezzi.
La storia è semplice e come nella migliore tradizione, tutto viene ispirato dai buoni sentimenti: un anziano vedovo tenta di coronare il vecchio sogno di una vita condiviso con la moglie e nelle avventure che seguiranno troverà l'aiuto di un piccolo e volenteroso scout. Ovviamente ci sarà l'antagonista di turno e il buffo e simpatico compagno d'avventure. Fin qui sembrerebbe un normalissimo e convenzionale film per bambini, ma "Up" è di più. Ci sono varie tematiche che si intrecciano e che vanno a costituire i vari piani di lettura. C'è la tematica del sogno, stupenda, che ci riporta alle radici e al senso originario del cinema. A questa tematica è strettamente legata l'immagine della casa volante appesa ai palloncini, un'immagine poetica e surreale destinata a rimanere nell'immaginario colletivo. C'è la tematica della vecchiaia e dei ricordi, la quale costituisce il lato più adulto del film. L'anziano protagonista, il signor Carl Fredricksen, è un personaggio a tutto tondo che nel corso degli eventi riuscirà ad evolversi e ad uscire dagli schemi (assolutamente realistici) propri dell'età senile. Più genericamente sono riuscitissime: la caratterizzazione dei personaggi, la resa digitale dei sentimenti e delle espressioni, la bellezza e la cura minuziosa delle immagini. Un film che dietro alla leggerezza della fantasia (quella che permette alla casa di volare), nasconde un'intelligente profondità.
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andrewbrown96
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domenica 1 aprile 2012
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avventura, emozioni e valori
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Carl Fredricksen è un bimbo colmo di senso d'avventura e voglia di esplorare, che sogna di avventurarsi in Sud America per raggiungere le Cascate Paradiso.
Un giorno, tornando dal cinema, incontra Ellie, una bambina che condivide la sua steessa passione. Tra i due nasce un particolare rapporto, e, una volta sposati, sognano di andare ad abitare là dove entrambi avevano sempre sognato di andare: le Cascate Paradiso.
Ma Ellie si ammala, e muore. carl, a 78 anni, è un ormai anziano e depresso uomo disposto ancora a tutto per la moglie e per realizzare al suo sogno.
Per sfuggire a chi lo vuole mettere in una casa di riposo, decide di intraprendere l'avventura di trasportare la loro casa attraverso dei palloncini fino alle Cascate.
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Carl Fredricksen è un bimbo colmo di senso d'avventura e voglia di esplorare, che sogna di avventurarsi in Sud America per raggiungere le Cascate Paradiso.
Un giorno, tornando dal cinema, incontra Ellie, una bambina che condivide la sua steessa passione. Tra i due nasce un particolare rapporto, e, una volta sposati, sognano di andare ad abitare là dove entrambi avevano sempre sognato di andare: le Cascate Paradiso.
Ma Ellie si ammala, e muore. carl, a 78 anni, è un ormai anziano e depresso uomo disposto ancora a tutto per la moglie e per realizzare al suo sogno.
Per sfuggire a chi lo vuole mettere in una casa di riposo, decide di intraprendere l'avventura di trasportare la loro casa attraverso dei palloncini fino alle Cascate. Ma i suoi piani subiscono una variazione, poiché Russel, un bimbo scout che gira attorno a casa Fredricksen per conquistare la medaglia di "aiuto anizani", nella fase di decollo della casa, rimane fuori sul pianerottolo, trovandosi sospeso nel cielo su una casa volante. Il vecchio, seccato dalla sua insistente presenza, si trova costretto ad ospitarlo.
Sarà da qui che, tra mille avventure, inizia questo fantastico viaggio verso il sogno di Ellie e Carl.
Un film che mette in evidenza emozioni e valori quali l'amore, l'unione e l'amicizia che può esserci tra due persone di età tanto diversa.
Consigliato assolutamente.
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dandy
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giovedì 22 dicembre 2011
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un altro cartoon "diverso",almeno in parte.
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Da confrontare con "Coraline e la porta magica",anche se molto meno tetro e a mio parere una spalla più in basso.Il primo dei cartoni della Pixar con personaggi umani pensato per il 3D sceglie una storia memorabile,fuori dal comune.Come lo è la scelta di un protagonista vecchio e simpaticamente burbero(somigliantissimo a Spencer Tracy ma con qualcosina che ricorda Walter Matthau),cui si affianca un ragazzino ciccione e imbranato altrettanto simpatico.L'alchimia tra i due e spesso toccante,e l'ottimismo di fondo,una volta tanto,contagioso.L'inizio muto che rievoca la vita di Carl dalla conoscenza di Ellie da bambini fino alla sua morte in vecchiaia emoziona come una scena di vero cinema che facevano una volta.
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Da confrontare con "Coraline e la porta magica",anche se molto meno tetro e a mio parere una spalla più in basso.Il primo dei cartoni della Pixar con personaggi umani pensato per il 3D sceglie una storia memorabile,fuori dal comune.Come lo è la scelta di un protagonista vecchio e simpaticamente burbero(somigliantissimo a Spencer Tracy ma con qualcosina che ricorda Walter Matthau),cui si affianca un ragazzino ciccione e imbranato altrettanto simpatico.L'alchimia tra i due e spesso toccante,e l'ottimismo di fondo,una volta tanto,contagioso.L'inizio muto che rievoca la vita di Carl dalla conoscenza di Ellie da bambini fino alla sua morte in vecchiaia emoziona come una scena di vero cinema che facevano una volta.La morale di fondo,in sintonia con l'atmosfera che si respira,è semplice e "disneyana" come ai bei tempi andati:non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni.Dalla seconda parte però,bisogna riconoscere che gli eventi si susseguono un pò troppo frettolosamente,e il tono leggero e pacato lascia il posto alla solita azione da esigenze di intrattenimento.Da antologia i cani coi collari che traducono i latrati in parole.Il tenero Dug è una forza,ma anche il capo cattivo col collare difettoso che gli conferisce una vocina da soprano fa sbellicare.Nell'edizione italiana,Fredricksen è doppiato da Giancarlo Giannini.Muntz da Arnoldo Foà.Dug da Neri Marcorè.
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alessio95
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giovedì 7 luglio 2011
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big up for up!!
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La storia dell'anziano Carl ricalca valori importanti nella vita quali : amore,amicizia,avventura,rispetto per gli animali,sogni e speranza,un film della serie "non è mai troppo tardi",proprio come il libro delle avventure nel film è bello portarlo infondo cercando di riempire ogni pagina,insomma cosa chiedere di più alla Pixar??Up è divertente e sorprendente,una storia unica per tutte l'età.
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