dian71cinema
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sabato 3 ottobre 2009
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diabolico raimi torna con una zampata vincente
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UN FILM BEN REALIZZATO. CON UNA SCENEGGIATURA BANALE ED ELEMENTI SEMPLICISTICI (IL VECCHIO MALEFICIO ATTRAVERSO UN OGGETTO APPARTENENTE ALLA PERSONA DA VOLER DANNEGGIARE).., CON UN RITMO BEN DOSATO TRA LA SOFT COMMEDY, THRILLER-AZIONE, E QUALCHE EFFETTACCIO SPLATTER PER STOMACI FORTI E OCCORRE DIRLO LA SPLENDIDA INTERPRETAZIONE DELLA VECCHIA FATTUCCHIERA (LA SCENA DEL GARAGE E' A DIRE POCO ESILARANTE), SAM RAIMI CON LA COLLABORAZIONE PARENTALE DEL SUO PROBABILE SUCCESSORE RIESCE A COSTRUIRE UNA STORIA CHE MISCELA UN PO' LA METODOLOGIA HORROR ANNI 80 CON EFFETTI SPECIALI ANNI 2010 E LO FA IN MANIERA EFFICACE E CON UNA INVENTIVA DA GRANDE ESPERTO.
FORSE IL FINALE RESTA UN PO' PREVEDIBILE E SCONTATO PER CHI MANTIENE ATTENZIONE IN TUTTO IL FILM MA RESTA IN OGNI CASO UNA RARA PELLICOLA HORROR EFFICACE CHE FA SOBBALZARE DALLA POLTRONA CONQUISTANDOSI UN 8- (IL MENO PER LA MANCATA ORIGINALITA' DI INSERIRE IN UNA BUSTA UN OGGETTO FONDAMENTALE.
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UN FILM BEN REALIZZATO. CON UNA SCENEGGIATURA BANALE ED ELEMENTI SEMPLICISTICI (IL VECCHIO MALEFICIO ATTRAVERSO UN OGGETTO APPARTENENTE ALLA PERSONA DA VOLER DANNEGGIARE).., CON UN RITMO BEN DOSATO TRA LA SOFT COMMEDY, THRILLER-AZIONE, E QUALCHE EFFETTACCIO SPLATTER PER STOMACI FORTI E OCCORRE DIRLO LA SPLENDIDA INTERPRETAZIONE DELLA VECCHIA FATTUCCHIERA (LA SCENA DEL GARAGE E' A DIRE POCO ESILARANTE), SAM RAIMI CON LA COLLABORAZIONE PARENTALE DEL SUO PROBABILE SUCCESSORE RIESCE A COSTRUIRE UNA STORIA CHE MISCELA UN PO' LA METODOLOGIA HORROR ANNI 80 CON EFFETTI SPECIALI ANNI 2010 E LO FA IN MANIERA EFFICACE E CON UNA INVENTIVA DA GRANDE ESPERTO.
FORSE IL FINALE RESTA UN PO' PREVEDIBILE E SCONTATO PER CHI MANTIENE ATTENZIONE IN TUTTO IL FILM MA RESTA IN OGNI CASO UNA RARA PELLICOLA HORROR EFFICACE CHE FA SOBBALZARE DALLA POLTRONA CONQUISTANDOSI UN 8- (IL MENO PER LA MANCATA ORIGINALITA' DI INSERIRE IN UNA BUSTA UN OGGETTO FONDAMENTALE... E HO DETTO ABBASTANZA)
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calibanrage
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giovedì 1 ottobre 2009
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highway to hell
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Il ritorno di Sam Raimi al genere che tanto gli sta a cuore, dopo l'esperienza dei vari Spiderman. Finalmente direbbe qualcuno.
É la storia di Christine che lavora in una società finanziaria, una di quelle in cui per fare carriera bisogna essere squali, non guardare in faccia nessuno nè provare alcun sentimento per i propri clienti (a maggior ragione la compassione), e dove soprattutto si deve intraprendere una sfrenata e spregiudicata battaglia con i propri colleghi a chi lecca di più il culo al capo. Questo atteggiamento è sintetizzato alla perfezione dal collega di Christine, con cui si sta giocando la promozione. Ma l'ingenua Christine insiste sulla sua nobiltà d'animo e si rifiuta di giocare sporco, risultando un po' tonta come (d'altronde suggerisce lo sguardo da pesce timorato dell'attrice che la interpreta).
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Il ritorno di Sam Raimi al genere che tanto gli sta a cuore, dopo l'esperienza dei vari Spiderman. Finalmente direbbe qualcuno.
É la storia di Christine che lavora in una società finanziaria, una di quelle in cui per fare carriera bisogna essere squali, non guardare in faccia nessuno nè provare alcun sentimento per i propri clienti (a maggior ragione la compassione), e dove soprattutto si deve intraprendere una sfrenata e spregiudicata battaglia con i propri colleghi a chi lecca di più il culo al capo. Questo atteggiamento è sintetizzato alla perfezione dal collega di Christine, con cui si sta giocando la promozione. Ma l'ingenua Christine insiste sulla sua nobiltà d'animo e si rifiuta di giocare sporco, risultando un po' tonta come (d'altronde suggerisce lo sguardo da pesce timorato dell'attrice che la interpreta). Un giorno nell'ufficio si presenta una disgustosa e sudicia vecchia gitana che chiede una proroga ai pagamenti che deve alla banca, e che, dopo averla implorata, di fronte al rifiuto di Christine che deve tutelare gli interessi della finanziaria minaccia di vendicarsi su di lei per averla umiliata di fronte ai presenti. La vendetta della vecchia non stenterà a riproporsi quando in un garage va di scena la colluttazione con la donna, nella quale entrambe ritrovano un'energia che finora non avevano palesato, il tutto condito dalla maledizione finale con tanto di invocazione al demone a cui chiede di tormentarla: ora che la trama è stata imbastita, proprio durante la lotta fra i due, finalmente, si inizia a vedere lo stile singolare di Raimi, che fino a questo punto del film aveva optato per una regia piuttosto impersonale.E con tutta onestà era l'aspetto del film che mi interessava di più. Perchè chi conosce il Raimi autore, non quello di Spiderman, sa cosa si deve aspettare da un suo film. Di sicuro non una trama originale, o una storia altamente significativa, ma piuttosto un codice di espressione. Tutto il film ora sa di ridicolo e di presa in giro dello spettatore: Sam Raimi ci mette il suo nella caratterizzazione della vecchia, che sembra essersi mantenuta sottovuoto dai tempi (di certo più gloriosi) della serie La Casa. Dopo tanti anni le foglie tornano a muoversi sospinte dal vento, i personaggi solitario in casa, spaventati da cigolii molesti, oggetti che inizano a sbattere, finestre che si infrangono, i tagli storti dell'inquadratura e i tumultuosi movimenti di camera che preannunciano la presenza di un'entità maligna. La comicità nelle colluttazioni con la vecchia strega e con il demone, il grottesco funerale zingaresco, la cena di Christina con la famiglia del fidanzato, in pieno stile americano, che ripete frasi fatte alla John Wayne, con i primi piani delle loro bocche liftate, e altre scene fini a se stesse inserite in un contesto estraniante portano ad un'escalation di follia che culmina nel finale, che assume tratti assurdi ed estremamente comici, quasi ai livelli de “L'armata delle tenebre”. Questo crescendo, immagino non farà altro che aumentare lo sbigottimento di alcuni spettatori che, non conoscendo Raimi, si aspetteranno tensione e paura in un film erroneamente etichettato come horror, che invece, con autoironia, diventa parodia del genere stesso filtrato attraverso gli occhi (e il linguaggio) del giovane/vecchio Raimi.
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nickfy
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domenica 27 settembre 2009
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raimi ci spiega come si gira un horror classico!
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Non credo si possa parlare di un film che fa davvero paura, perchè non credo fosse nelle intenzioni di Raimi. Sul quale Raimi credo ci possano essere pochi dubbi su intelligenza, capacità ed esperienza. Ho apprezzato molto in questo film la volontà di divertire ed in alcuni momenti di parodiare il genere, mantenendo nel contempo un gusto notevole per l'intepretazione (anche un po' volutamente demodè) del linguaggio dell'Horror classico. Se ci fate caso il film non scivola mai nello splatter, semmai è denso di citazioni e di immagini che hanno da sempre fatto la parte del leone in questi prodotti(vedi ad esempio i tagli e le dinamiche della scena del cimitero). E poi ricordiamo che Raimi HA FATTO genere nell'Horror.
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Non credo si possa parlare di un film che fa davvero paura, perchè non credo fosse nelle intenzioni di Raimi. Sul quale Raimi credo ci possano essere pochi dubbi su intelligenza, capacità ed esperienza. Ho apprezzato molto in questo film la volontà di divertire ed in alcuni momenti di parodiare il genere, mantenendo nel contempo un gusto notevole per l'intepretazione (anche un po' volutamente demodè) del linguaggio dell'Horror classico. Se ci fate caso il film non scivola mai nello splatter, semmai è denso di citazioni e di immagini che hanno da sempre fatto la parte del leone in questi prodotti(vedi ad esempio i tagli e le dinamiche della scena del cimitero). E poi ricordiamo che Raimi HA FATTO genere nell'Horror. A mio avviso dunque un'opera molto matura e abbastanza equilibrata. Il finale è in fondo prevedibile, ma anche questo mi sembra voluto, così come era sempre voluto il preparare lo spettatore ai colpi di scena.
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altryx
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venerdì 25 settembre 2009
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occasione perduta
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l'idea è molto bella una maledizione lanciata da una specie di zingara ad una ragazza le cambierà e le rovinera la vita, il primo tempo è molto ben fatto e colpisce lo spettatore con scene ben costruite, se il film durasse un tempo sarebbe perfetto, ma qui il regista sam raimi, gigioneggia come al suo solito, e rovina un film che poteva essere un cult, ridice la storia in una parodia horror, che culmina con la vecchia che succhia il mento della ragazza e le vomita in bocca e quando la zingara infila una MANO in bocca alla ragazza, come in L'armata delle tenebre si crede un innovatore mischiando horror con la commedia, credendosi un maestro, ma in realtà rasenta il ridicolo anzi ne è parte compresa.
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l'idea è molto bella una maledizione lanciata da una specie di zingara ad una ragazza le cambierà e le rovinera la vita, il primo tempo è molto ben fatto e colpisce lo spettatore con scene ben costruite, se il film durasse un tempo sarebbe perfetto, ma qui il regista sam raimi, gigioneggia come al suo solito, e rovina un film che poteva essere un cult, ridice la storia in una parodia horror, che culmina con la vecchia che succhia il mento della ragazza e le vomita in bocca e quando la zingara infila una MANO in bocca alla ragazza, come in L'armata delle tenebre si crede un innovatore mischiando horror con la commedia, credendosi un maestro, ma in realtà rasenta il ridicolo anzi ne è parte compresa. peccato che tale sceneggiatura venga sprecata da un regista svogliato e imbarazzante. voto 5/10 sprecato.
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claudiettino
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giovedì 24 settembre 2009
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non andate a vederlo
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PIù MEDIOCRE NON POTEVA ESSERE
La trama non è male con la questione della zingara che lancia la maledizione, ma il film è davvero pessimo e di spaventoso ci sono solo gli sbalzi audio. Forse gioca più a disgustare lo spettatore con l'aspetto della zingara, ma la vera protagonista dell'horror non è lei bensì la sua dentiera e i liquidi che escono dalla sua bocca. Talvolta appare divertente per quanto demenziale sia, soprattutto nella scena della colluttazione tra la protagonista e la vecchia in cui sembra di rivedere uno scontro tra Xena e Callisto:due autentiche combattenti dall'inaudita forza i cui colpi sono in grado di scaraventare l'avversaria a inaudita distanza. insomma non andate a vederlo!
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j0ker
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giovedì 24 settembre 2009
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il ritorno del maestro horror
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Tutto si potrebbe dire si Sam Raimi ma non certo che inizia i suoi film con lentezza, pronti e via già appare il famigerato demone lamia pronto a portare un piccolo monello colpevole di una ragazzata nelle fiamme dell'inferno (e da qui lo spot anche gli innocenti finiranno all'inferno). che dire il film e un ottimo mix di paura orrore e comicità, marchio di garanzia della casa Raimi, che offre ogni genere di sensazioni per coinvolgere il pubblico in questa incredibile storia al quanto semplice ma allo stesso tempo efficace. certo che sam non ha perso il vizio di torturare i suoi attori (povera Alison Lohman se continuavano di questo passo diventava una boa di vomito) ma questo ci fa divertire e disgustare al tempo stesso.
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Tutto si potrebbe dire si Sam Raimi ma non certo che inizia i suoi film con lentezza, pronti e via già appare il famigerato demone lamia pronto a portare un piccolo monello colpevole di una ragazzata nelle fiamme dell'inferno (e da qui lo spot anche gli innocenti finiranno all'inferno). che dire il film e un ottimo mix di paura orrore e comicità, marchio di garanzia della casa Raimi, che offre ogni genere di sensazioni per coinvolgere il pubblico in questa incredibile storia al quanto semplice ma allo stesso tempo efficace. certo che sam non ha perso il vizio di torturare i suoi attori (povera Alison Lohman se continuavano di questo passo diventava una boa di vomito) ma questo ci fa divertire e disgustare al tempo stesso.
la trama a parer mio (come detto in precedenza) e piu tosto semplice fai un torto ad un nomade lui ti maledice il demone ti tormenta e poi vai all'inferno, nulla di che anche se quel che ha qualcosa che ti prende cosi tanto che dopo averlo visto non oseresti far un torto a un nomade per i prossimi giorni, (e sopratutto non accetteresti un bottone nemmeno morto XD). forse l'unico lato negativo di tutto il film si ha nell'aumentare il nostro piccolo o grande odio raziale per questa civiltà, sicuramente come me molti di voi hanno sentito il proprio vicino di poltrona usare termini poco carini verso di loro, ma del resto chi non li ha odiati nel film, a nessuno sta simpatico qualcuno che ti vuole portare all'inferno perché non gli concedi la terza prologa del mutuo o che ti ruba le caramelle sporcandoti il tavolo di bava, ma le persone intelligenti sanno capire che sono solo personaggi di un film e che nella vita reale non hanno nessun potere demoniaco.
detto questo per essere un film a basso baget e uscito qualcosa che va oltre le aspettative, in fondo a parte spider man dove sam aveva un baget da far invidia a zio paperone, era abituato a fare grandi capolavori con pochi soldi e di questo bisogna darne atto.
ci sono cmq delle considerazioni da fare la prima e perche la sensitiva vuole 10000 dollari per aiutare Christine e poi dice che aspettava da anni il momento di vendicarsi col demone, fancendone una questione di principio? e perche il veggente gli dice solo alla fine che per scacciare la maledizione doveva passare il bottone ad un altro? e sopratutto perche quella malata di mente di Christine non apre la busta per prendere il maledetto bottone e ficcarlo in gola alla vecchiaccia invece di mettergli dentro la moneta inbustata? va beh picolezze che si possono perdonare, e che un po ci fanno ridere (chi di noi non ha almeno pensato e me lo dici ora, oppure ecco ha fatto la stupidata).
e per concludere un grazie a Sam e un speriamo di vederci presto con un altro dei tuoi capolavori horror (la casa4)
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atticus
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martedì 22 settembre 2009
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il ritorno di sam
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L'attesissimo ritorno di Raimi all'horror non può non destare qualche perplessità. Dopo un grandioso incipit di paura, infatti, il film piomba in un vortice di trovate grottesche eccessive e spropositate, che se inizialmente divertono, alla lunga risultano fuori luogo (sembra quasi di essere dalle parti di Scary Movie). L'alternanza di spaventi e risate, quindi, non è sempre ben amalgamata, anche se l'intrattenimento resta di qualità, con sequenze in cui si viene totalmente travolti dallo stile registico e dall'atmosfera, anche grazie alla bella colonna sonora di Christopher Young e dalla perfetta interpretazione della Lohman. Fatto sta che la suspanse è totalmente assente, e il colpo di scena finale (telefonato con una larga mezz'ora di anticipo) è indegno di una tale firma.
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L'attesissimo ritorno di Raimi all'horror non può non destare qualche perplessità. Dopo un grandioso incipit di paura, infatti, il film piomba in un vortice di trovate grottesche eccessive e spropositate, che se inizialmente divertono, alla lunga risultano fuori luogo (sembra quasi di essere dalle parti di Scary Movie). L'alternanza di spaventi e risate, quindi, non è sempre ben amalgamata, anche se l'intrattenimento resta di qualità, con sequenze in cui si viene totalmente travolti dallo stile registico e dall'atmosfera, anche grazie alla bella colonna sonora di Christopher Young e dalla perfetta interpretazione della Lohman. Fatto sta che la suspanse è totalmente assente, e il colpo di scena finale (telefonato con una larga mezz'ora di anticipo) è indegno di una tale firma. "Drag me to hell" si abbandona nel cassetto delle occasioni mancate, nonostante rimanga comunque un film piacevole.
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acida
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martedì 22 settembre 2009
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bellooooooooooooo
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finalmente un film pensato horror deffetto scene ottime effetti speciali ok unica pecca...... ma l'attrice principale non poteva urlare a bocca chiusa????????????? perchè hihihihi :)
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(di marvalic)
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franklash
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martedì 22 settembre 2009
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ottimo
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gio80
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martedì 22 settembre 2009
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primo giorno, secondo giorno, terzo giorno....
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In questo film, forse, Raimi non inventa nulla di nuovo ma sicuramente interpreta le leggi basi dell'horror in maniena eccelsa. Tra libri di maledizioni, vecchie zingare capaci di evocare demoni terrificanti, sedute spiritiche, una giovane coppia e sittuazioni surreali che a volte strappano la risata della sala (ma chi conosce Raimi lo mette già in preventivo) il regista ci confeziona un vero film Horror quello che non vuole essere una pellicola di protesta che nasconde chissà quali critiche alla nostra società "malata" ma vuole solo farci paura e raccontare una storia. In conclusione se andrete in sala a godervelo vi troverete davanti al "ritorno del vero horror"!
[P.S.: secondo me alcune scene omaggiano uno dei suoi film (La casa!).
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In questo film, forse, Raimi non inventa nulla di nuovo ma sicuramente interpreta le leggi basi dell'horror in maniena eccelsa. Tra libri di maledizioni, vecchie zingare capaci di evocare demoni terrificanti, sedute spiritiche, una giovane coppia e sittuazioni surreali che a volte strappano la risata della sala (ma chi conosce Raimi lo mette già in preventivo) il regista ci confeziona un vero film Horror quello che non vuole essere una pellicola di protesta che nasconde chissà quali critiche alla nostra società "malata" ma vuole solo farci paura e raccontare una storia. In conclusione se andrete in sala a godervelo vi troverete davanti al "ritorno del vero horror"!
[P.S.: secondo me alcune scene omaggiano uno dei suoi film (La casa!). Inoltre lo stile e la trama ricordano i racconti di Edgar Allan Poe.....]
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