Questione di cuore |
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Un film di Francesca Archibugi.
Con Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi, Andrea Calligari.
continua»
Drammatico,
durata 104 min.
- Italia 2008.
- 01 Distribution
uscita venerdì 17 aprile 2009.
MYMONETRO
Questione di cuore
valutazione media:
3,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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pubblicità ingannevole 1^partedi robertFeedback: 630 | altri commenti e recensioni di robert |
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domenica 19 aprile 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sarà capitato un po' a tutti di scegliere un prodotto in negozio attratti dall'invitante rappresentazione stampata sulla confezione,per poi vedere deluse le aspettative alla sua apertura.Fenomeno analogo potrebbe verificarsi nel fidarsi ciecamente della locandina di "Questione di cuore" e scegliere di vederlo,senza conoscerne il tema.Perché la giocosa coppia di mattatori al centro del manifesto indurrebbe a credere di trovarsi di fronte alla solita commedia "all'italiana" (estendendo generosamente la definizione anche alle sue forme più trash,tipo i cinepanettoni et similia),ad una sorta di improbabile riedizione di accoppiate vincenti al botteghino,come quella De Sica-Ghini,alle prese con collaudati repertori di gag e peripezie.Tutto insomma,titolo compreso,lascerebbe supporre di poter contare su poco meno di 2 ore si sana spensieratezza,col fazzoletto a portata di mano,ma solo per tamponare le lacrime di qualche irrefrenabile risata.Se non altro per la matrice cabarettistica di Antonio Albanese.E invece la questione di cuore del titolo non riguarda intriganti tresche o più o meno riuscite vicende sentimentali,ma è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Umberto Contarello.E la locandina,banale e quasi raffazzonata,finisce con l'apparire una scelta un po' frettolosa,comunque penalizzante,oltre che fuorviante,per il film che reclamizza.Il cuore...in questione è quello,ballerino,dei 2 protagonisti,Albanese e Rossi Stuart.L'uno, stralunato sceneggiatore settentrionale trapiantato a Roma,in crisi di idee (come il cinema nostrano?),l'altro,carrozziere romano d.o.c.,specializzato in auto d'epoca,che ha fatto fortuna e,scegliendo percorsi magari borderline rispetto all'evasione fiscale bella e buona,ha messo su un piccolo impero di immobili e un cospicuo patrimonio.Le vite dei 2,apparentemente così diverse e distanti,collidono accidentalmente in sala rianimazione,in seguito al quasi contemporaneo "scherzo" dei rispettivi organi cardiaci.Alberto(un Albanese la cui maturazione artistica sembra aver superato senza sforzo il limite dello stereotipo mimico di altri suoi colleghi passati al grande schermo)ha un'immeritata fama di "indovino",frutto di una sua portentosa e sviluppatissima capacità di osservazione e di deduzione.E' logorroico,e sincero da rasentare il cinismo e l'assoluta mancanza di tatto.E' abituato a guardare il mondo che lo circonda dai punti di vista più improbabili,sa trarre dall'analisi dei fatti più comuni spunti sorprendenti per il suo lavoro e cavare storie avvincenti da episodi che ad altri passerebbero inosservati.Ha conoscenze importanti ed invidiabili,di quelle a cui si chiede normalmente l'autografo (spiccano in proposito i cammei di Carlo Verdone,Stefania Sandrelli e Paolo Villaggio,anche sul set paludato nelle sue stravaganti tuniche extralarge),ma è sostanzialmente un solitario senza veri amici,è solo al mondo.Eccezion fatta per la sua Carla,che lo apprezza e lo ama per quel suo essere atipico e del tutto sui generis.Con lei vive una relazione in fase di stanca,che,come il suo lavoro,procede a rilento,con alti e bassi.E' un uomo,Alberto,che vive completamente immerso nel presente,con un passato doloroso da orfano in tenera età,e che guarda al futuro con diffidenza e apprensione.La perdita subìta da bambino lo ha indotto ad elaborare un mondo tutto suo,ricco di sollecitazioni e di suggestioni provenienti da quello reale,comune a tutti,ma,nonostante questo,eteroclito ed incomprensibile visto da fuori.
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