stefano capasso
|
domenica 18 giugno 2023
|
l''esercizio del potere
|
|
|
|
Un politico investe di notte un pedone e chiede al suo autista di prendersi la responsabilità in cambio di denaro: le elezioni sono alle porte e deve evitare lo scandalo. L’uomo accetta e passerà nove mesi in carcere mentre il suo datore di lavoro onora il debito ma allo stesso tempo inizia un flirt con sua moglie. Quando uscirà dovrà affrontare quelle che ormai sono le macerie della sua famiglia.
Nuri Bilge Ceylan da vita ad una narrazione densa, silenziosa ma carica di risvolti emotivi e psicologici. Viene a supporto un’ottima messa in scena e una fotografia straniante, che rimanda ad un incubo per i colori irreali della pellicola. E in effetti l’incubo potrebbe essere il leit motiv del film: è un incubo l’inevitabile succedersi degli eventi, dove è il potere a regolare le vite delle persone e dove nessuno sfugge a questo esercizio: il politico usa il potere con il suo autista, ma anche lui a sua volta farà lo stesso con un amico disperato.
[+]
Un politico investe di notte un pedone e chiede al suo autista di prendersi la responsabilità in cambio di denaro: le elezioni sono alle porte e deve evitare lo scandalo. L’uomo accetta e passerà nove mesi in carcere mentre il suo datore di lavoro onora il debito ma allo stesso tempo inizia un flirt con sua moglie. Quando uscirà dovrà affrontare quelle che ormai sono le macerie della sua famiglia.
Nuri Bilge Ceylan da vita ad una narrazione densa, silenziosa ma carica di risvolti emotivi e psicologici. Viene a supporto un’ottima messa in scena e una fotografia straniante, che rimanda ad un incubo per i colori irreali della pellicola. E in effetti l’incubo potrebbe essere il leit motiv del film: è un incubo l’inevitabile succedersi degli eventi, dove è il potere a regolare le vite delle persone e dove nessuno sfugge a questo esercizio: il politico usa il potere con il suo autista, ma anche lui a sua volta farà lo stesso con un amico disperato. Ma è anche da incubo la presenza del figlio minore, scomparso piccolo in circostanze non mostrate, e che vediamo turbare i pensieri del fratello maggiore e del padre, nonché quelli dello spettatore; un antefatto che spiega, probabilmente solo in parte, l’origine di una condizione famigliare davvero precaria, dove ormai mancano comunicazione e rapporti affettivi e dove tutti sembrano essere condannati alla ripetizione della sofferenza senza possibilità di uscita. Anche il tentativo del figlio maggiore di uscire dal gioco delle “tre scimmie” (non vedo, non sento, non parlo) finisce col perpetuarlo, costringendo i protagonisti a replicare quel gioco di potere che restringe gli orizzonti della vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefano capasso »
[ - ] lascia un commento a stefano capasso »
|
|
d'accordo? |
|
matteo
|
mercoledì 27 maggio 2020
|
la turchia in disfacimento
|
|
|
|
Un temporale in piena campagna di notte apre il racconto come annunciatore di cose nefaste. Un altro temporale chiosa il finale e si abbatte su una città cupa e su una tragedia familiare irrisolta. In mezzo una storia fatta di relazioni interrotte, corrotte e venali. Con un lutto non superato che ritorna come tormento. Un film duro e lucido sulla famiglia e la società turca in sfacelo all'alba di un nuovo e cupo cambiamento politico. Un film tutt'altro che noioso e difficile da digerire ma proprio per questo da non perdere.
|
|
[+] lascia un commento a matteo »
[ - ] lascia un commento a matteo »
|
|
d'accordo? |
|
paperino
|
lunedì 23 maggio 2011
|
spunti di riflessione ma.. troppo lento
|
|
|
|
Non c'è molto altro da dire: il pregio del film è la regia asciutta e misurata ma poteva essere più incisivo togliendo qualche inquadratura lenta e ripetitiva.Interessante il ricordo che rimane del film: toni di grigio e di nero come l'anima dei protagonisti ela zona grigia fra il bene e il male.
Il personaggio più sgradevole è decisamente l'uomo politico ma il figlio che approfitta della situazione per primo per non impegnarsi a crearsi un futuro e poi pensa di poter rimediare a tutto con la vendetta, risulta il più corruttibile e corrotto.
La sua condotta porterà il padre a venire a patti con la proprio coscienza proprio come ha fatto colui che ha rovinato la vita sua e della sua famiglia.
[+]
Non c'è molto altro da dire: il pregio del film è la regia asciutta e misurata ma poteva essere più incisivo togliendo qualche inquadratura lenta e ripetitiva.Interessante il ricordo che rimane del film: toni di grigio e di nero come l'anima dei protagonisti ela zona grigia fra il bene e il male.
Il personaggio più sgradevole è decisamente l'uomo politico ma il figlio che approfitta della situazione per primo per non impegnarsi a crearsi un futuro e poi pensa di poter rimediare a tutto con la vendetta, risulta il più corruttibile e corrotto.
La sua condotta porterà il padre a venire a patti con la proprio coscienza proprio come ha fatto colui che ha rovinato la vita sua e della sua famiglia.
La morale è esplicita: anche quando si pensa di venir meno a un principio facendo un " peccato veniale " il marcio si diffonde fino al punto di contaminare tutto e tutti...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paperino »
[ - ] lascia un commento a paperino »
|
|
d'accordo? |
|
britannico
|
mercoledì 13 ottobre 2010
|
comunicazione ed introspezione arcaica.
|
|
|
|
Tema del film,la comunicazione arcaica sguardi,lunghe pause,la famiglia come espressione di sopravvivenza quotidiana anche qui il denaro e l'occidente ha compiuto i suoi danni, inaspettata l'offerta del politico rampante al proprio autista, alla fine anchegli ne farà uso per salvare il proprio figlio,truffa di vecchie riminiscenze militari, la coscrizione dei numeri, può essere esportata anche da noi, tre scimmie, mai titolo più efficace, un ritratto tetro di Istanbul, è difficile trovare amore, il film è tutta disperazione, non esiste la Comunicazione, solo sguardi antichi e dolori al passo con i tempi.
|
|
[+] lascia un commento a britannico »
[ - ] lascia un commento a britannico »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
giovedì 25 marzo 2010
|
supernoioso!
|
|
|
|
Ottimi gli intenti e i temi toccati ma il tutto fatto con lentezza al limite del soporifero e delle interpretazioni piatte.
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
hatecraft
|
domenica 31 gennaio 2010
|
ancora ceylan
|
|
|
|
Bastano gli ultimi fotogrammi carichi da una fotografia densa e torbida, a capire quale sia il cinema di Ceylan, un cinema antropologico riflessivo realista, come il cielo del muto finale di questa pellicola.
|
|
[+] lascia un commento a hatecraft »
[ - ] lascia un commento a hatecraft »
|
|
d'accordo? |
|
dony64
|
domenica 20 settembre 2009
|
film sicuramente da evitare
|
|
|
|
Film noioso,inutile,insignificante, che non lascia alcun segno...insomma un film mediocre .Voto 5
|
|
[+] lascia un commento a dony64 »
[ - ] lascia un commento a dony64 »
|
|
d'accordo? |
|
vogliodirelamia
|
mercoledì 24 giugno 2009
|
non noleggiatelo
|
|
|
|
Il film è molto scarso, troppe pause, poca storia. In due parole è noioso.
|
|
[+] lascia un commento a vogliodirelamia »
[ - ] lascia un commento a vogliodirelamia »
|
|
d'accordo? |
|
paolo
|
lunedì 29 dicembre 2008
|
profondo
|
|
|
|
Un bel film con silenzi pieni di contenuto ...
|
|
[+] lascia un commento a paolo »
[ - ] lascia un commento a paolo »
|
|
d'accordo? |
|
aries
|
giovedì 27 novembre 2008
|
un pugno nello stomaco
|
|
|
|
Bellissimo, tristissimo.
Mi ha colpito come un pugno nello stomaco. Straordinaria la regia, perfetti gli attori, lacerante la storia.
|
|
[+] lascia un commento a aries »
[ - ] lascia un commento a aries »
|
|
d'accordo? |
|
|