fabio
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sabato 31 maggio 2008
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Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo non è un film perfetto.
Possiede solo in parte il fascino degli episodi precedenti, dato dall'oggetto del "quest", dalle ambientazioni, dagli antagonisti.
Un altro difetto (e quello senza dubbio più grande) è quello di aver ceduto alla comodità della computer grafica, finendo, come appare ormai inevitabile, per abusarne.
Ricordo un intervista dove parlando di Indiana Jones e l'Ultima Crociata, si diceva che, senza computer, la scena girata doveva essere perfettamente come la si voleva, e che se in una inquadratura c'era un palo o un cavo o un'ombra di troppo, non si poteva fregarsene e levarla dopo con un software, ma bisognava ingegnarsi e nasconderla/toglierla realmente in qualche modo al momento delle riprese.
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Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo non è un film perfetto.
Possiede solo in parte il fascino degli episodi precedenti, dato dall'oggetto del "quest", dalle ambientazioni, dagli antagonisti.
Un altro difetto (e quello senza dubbio più grande) è quello di aver ceduto alla comodità della computer grafica, finendo, come appare ormai inevitabile, per abusarne.
Ricordo un intervista dove parlando di Indiana Jones e l'Ultima Crociata, si diceva che, senza computer, la scena girata doveva essere perfettamente come la si voleva, e che se in una inquadratura c'era un palo o un cavo o un'ombra di troppo, non si poteva fregarsene e levarla dopo con un software, ma bisognava ingegnarsi e nasconderla/toglierla realmente in qualche modo al momento delle riprese.
Per gli effetti speciali, il discorso è simile: una maggiore dipendenza dalle possibilità "reali" avrebbe probabilmente giovato all'atmosfera ed all'estetica di un film per sua natura "vintage" e sobriamente fuori dal tempo.
L'oggetto della ricerca è, per qualche motivo, meno affascinante di tutti gli altri. Sarà il suo design, sarà che viene ritrovato relativamente presto nella storia, sarà la mancanza di popolarità nell'immaginario comune.
I russi, per qualche motivo, non incutono tanto timore quanto i nazisti all'apice del loro potere e del loro delirio. Ma basta una semi-citazione di Indy stesso ("...russi!") per elevarli al loro ruolo di archetipici antagonisti, efficaci nonostante il l'affettato doppiaggio italiano.
Il fascino delle ambientazioni (un vero classico la scena nella tomba) è intaccato solo dalle esplosioni e crolli vari in CG, invero mai "così" esagerate ma giusto quel tanto che basta per renderle palesemente ricreate da un microprocessore e privarle in questo modo dello stupore meravigliato per un evento straordinario.
Nondimeno, una cosa non si potrà mai riprodurre al computer, ed è l'espressione irresistibile di un Harrison Ford senza età che si rialza ammaccato e si scrolla la polvere di dosso pensando a come portare sé stesso ed il proprio vecchio fedora oltre il prossimo fantasioso ostacolo.
I film di Indiana Jones, e questo ultimo episodio non fa eccezione, sono dei classici film di avventura come si facevano una volta, delle avventure fantastiche di un eroe che più umano non si può: un grande viaggio nella fantasia dove si sa benissimo che alla fine il protagonista trionferà ed i cattivi finiranno nella polvere (o "in" polvere), ed è proprio il superamento delle "prove" e delle difficoltà l'esperienza catartica e liberatoria che caratterizza il genere avventuroso e che lo spettatore vuole vivere entrando in empatia con il protagonista.
Muovere critiche di inverosimigianza a questo film, come agli altri, significa perdere di vista (o peggio ancora, ignorare), la natura stessa dell'opera.
Indiana Jones capitolo quarto non è un film perfetto, per i motivi elencati in apertura, ma è anche un film onesto, divertito e divertente, con tutti gli ingredienti tipici di un film di avventura vecchio stile, una serie di co-protagonisti efficaci quanto basta e qualche trovata da antologia.
Un film che farà la gioia di chi si ricorda cosa voleva dire, prima della nostra epoca del "been there, done that", andare al cinema per meravigliarsi ed uscirne con il sorriso in volto, sognando ancora per un po' di poter incrociare per strada quell'inconfondibile uomo col cappello ed esclamare "We meet again, Dr.Jones!".
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robertaj
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sabato 31 maggio 2008
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alla fine non puoi fare a meno di fischiettarlo...
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In effetti sarebbe stato meglio girare il film qualche anno prima lasciando intatto il sex appeal di Ford,ma passato il piccolo trauma ci si lascia trasportare da Indy che con il suo imperturbabile aplomb ci cattura nel suo mondo di eccitanti intuizioni,irresistibili battute e azioni sufficientemente veloci da non lasciare mai cadere l'atenzione dello spettatore.
Qualche dubbio sulla sceneggiatura in effetti subentra con l'introduzione dell'ipotesi della cultura umana a cui l'imput viene dato da divinità aliene,è già stato detto, già visto (vedi stargate)non riesco a capire se possa piacere fino in fondo;il sopranaturale nella saga c'è sempre stato ma è sempre terreno di una divinità sempre legata al'uomo.
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In effetti sarebbe stato meglio girare il film qualche anno prima lasciando intatto il sex appeal di Ford,ma passato il piccolo trauma ci si lascia trasportare da Indy che con il suo imperturbabile aplomb ci cattura nel suo mondo di eccitanti intuizioni,irresistibili battute e azioni sufficientemente veloci da non lasciare mai cadere l'atenzione dello spettatore.
Qualche dubbio sulla sceneggiatura in effetti subentra con l'introduzione dell'ipotesi della cultura umana a cui l'imput viene dato da divinità aliene,è già stato detto, già visto (vedi stargate)non riesco a capire se possa piacere fino in fondo;il sopranaturale nella saga c'è sempre stato ma è sempre terreno di una divinità sempre legata al'uomo.Una cultura precolombiana quasi primitiva guidata da extrterrestri con la mania del collezionismo sembra un pò una fozatura della trama.
Qualcuno potrebbe infastidirsi con la morale riassumibile nel "chi troppo vuole, nulla stringe" ma in fondo i due non troppo antipatici personaggi che soccombono alle loro bramosie ci rassicurano;in fondo si può arrivare a godere dello svelamento di un mistero dell'umanità come Indiana Jones,senza farsi coinvolgere troppo!
Intanto lui è lì che si gode lo spettacolo in cima al mondo, e anche noi sulla poltrona del cinema ci chiediamo se in fondo un pizzico di verità possa esserci anche in questa storia...io trasognata alla fine di film così, ho finito per studiare archeologia,e sugli scavi un motivetto così non puoi fare a meno di fischiettarlo!
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fabio
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sabato 31 maggio 2008
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Prima di compiacersi della propria sagacia, suggerirei al recensore di affilare un po' meglio la penna...
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mirko
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venerdì 30 maggio 2008
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un vero peccato
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Un film da tre stelle, niente di più- Un primo tempo scorrevole che vorrebbe ancora raccontare qualcosa, ed un seconto tempo da catacombe, senza mistero, senza scontro che inizia e termina da solo in un modo lento, con un vano tentativo di riprende l'ultima crociata con Jones che si salva grazie al suo intuito ed il nemico che si uccide da solo, ma quell'agente russo fa proprio schifo, trasmette solo l'idea di una lavoratrice da circo. Assolutamente imparagonabile agli altri 3, compreso il tempio maledetto che a me è piaciuto molto, sotto alcuni punti di vista migliore degli altri 2 perchè usciva da una trama "religiosa" emigrando nelle sette indiane, con quelle ambientazioni bellissime del dirupo e della cava, che danno l'idea di un eroe non impossibile, ma con due palle giganti! Uniche s
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Un film da tre stelle, niente di più- Un primo tempo scorrevole che vorrebbe ancora raccontare qualcosa, ed un seconto tempo da catacombe, senza mistero, senza scontro che inizia e termina da solo in un modo lento, con un vano tentativo di riprende l'ultima crociata con Jones che si salva grazie al suo intuito ed il nemico che si uccide da solo, ma quell'agente russo fa proprio schifo, trasmette solo l'idea di una lavoratrice da circo. Assolutamente imparagonabile agli altri 3, compreso il tempio maledetto che a me è piaciuto molto, sotto alcuni punti di vista migliore degli altri 2 perchè usciva da una trama "religiosa" emigrando nelle sette indiane, con quelle ambientazioni bellissime del dirupo e della cava, che danno l'idea di un eroe non impossibile, ma con due palle giganti! Uniche scene che si salvano del 4: l'inizio dell'area 51, in vecchio stile con Indy che non casualmente scala come niente delle casse da 5 metri, e la scena del primo cimitero
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lupin
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venerdì 30 maggio 2008
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film divertente,ma che non regge al confronto
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Indiana Jones e' un film che si va a vedere carichi di aspettative.Per un verso e' un film divertente ed al passo con i tempi(effetti speciali),dall'altro e' un film povero per quanto riguarda la trama,sembra quasi voler finire in fretta il suo compito con una fine un po' pacchiana..
Tuttavia,senza voler fare paragoni con il passato,e' un film le cui 2 ore passano velocemete fra scene rocambolesche.
Quello che manca forse e' l'approccio un po' naif dei vecchi episodi e quello humor che li pervadeva.
Discreto e nulla piu'.
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bia
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venerdì 30 maggio 2008
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gita della terza eta' nella giungla.
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Il primo tempo riesce a reggere il confronto con lo spirito di Indiana Jones, anche se invero qualche dubbio, sulle capacita' dell'archeologo piu' amato del mondo di sfuggire al fungo nucleare a bordo di un frigorifero, ci era gia' venuto...
La seconda parte purtroppo, e' un'accozzaglia di temi e gags improbabili, senza piu' l'essenziale ironia che circondava il protagonista.
Gl'interpreti oltrepassano quasi tutti ampiamente la cinquantina e si troverebbero piu' a loro agio in scene d'interni, che non a spasso nella foresta vergine a scalare piramidi mesoamericane con un fiato alla gola cosi' evidente, che anche gli spettatori sono colpiti da crisi asmatiche...
E le formiche assassine?? Davvero Spielberg non riusciva a trovare nulla di piu' convincente?
E l'astronave che se ne va? Ma vogliamo approfondire il tema della civilta' perduta invece dei facili vaneggiamenti roswelliani.
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Il primo tempo riesce a reggere il confronto con lo spirito di Indiana Jones, anche se invero qualche dubbio, sulle capacita' dell'archeologo piu' amato del mondo di sfuggire al fungo nucleare a bordo di un frigorifero, ci era gia' venuto...
La seconda parte purtroppo, e' un'accozzaglia di temi e gags improbabili, senza piu' l'essenziale ironia che circondava il protagonista.
Gl'interpreti oltrepassano quasi tutti ampiamente la cinquantina e si troverebbero piu' a loro agio in scene d'interni, che non a spasso nella foresta vergine a scalare piramidi mesoamericane con un fiato alla gola cosi' evidente, che anche gli spettatori sono colpiti da crisi asmatiche...
E le formiche assassine?? Davvero Spielberg non riusciva a trovare nulla di piu' convincente?
E l'astronave che se ne va? Ma vogliamo approfondire il tema della civilta' perduta invece dei facili vaneggiamenti roswelliani.
No, una quarta parte cosi' melensa e sdolcinata, con un co-protagonista che palesemente rimarra' tarato da un complesso edipico irrisolto, solo per far riposare sugli allori Harrison Ford, non ci serviva proprio...
Comunque gli affezionati della serie troveranno conforto nel riascoltarne almeno il tema.
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[+] un genio
(di fra)
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palanca
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venerdì 30 maggio 2008
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solo effetti esageratamente spettacolari
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E' un film che vuole stupire per gli effetti speciali e ci riesce. E' la solita storia per inguaribili sognatori.
A parte qualche battuta i dialoghi non sono entusiasmanti. C'e' speranza che non facciano un sequel visto l'età e gli acciacchi di Harrison Ford.
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gabbro85
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venerdì 30 maggio 2008
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critiche inutili
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la gente che critica indiana jones perchè fa cose inverosimili o perchè non perde mai il cappello allora non sa chi è indiana jones o non ha mai visto nessun film della serie
[+] purtroppo la critica è un altra
(di franzi)
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fiocco
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venerdì 30 maggio 2008
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fa schifo sto film
hanno rovinato un mito
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franzi
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venerdì 30 maggio 2008
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ritorno riuscito a metà
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Anni 50, guerra fredda, russi... poi un cappello che cade, un ombra fin troppo famosa, l'inizio racchiude tutto il film. Già perchè in esso sono presenti tutti i pregi e i difetti di questo Indiana Jones: Indy è invecchiato, il tempo degli avventurieri spacca montagne è finito e purtroppo le mitiche reliquie bibliche sono già state trovate. Il film in se è carino, e forse proprio questo è il suo peggior difetto: Indiana Jones è e deve essere Il Film d'avventura, non un qualsiasi blockbuster preestivo, gli effetti speciali devono essere funzionali alla trama (nel tempio maledetto ce n'erano?), non c'è più bisogno di impressionare nessuno, tutti sanno ciò che stanno vedendo e questo, purtroppo, Spielberg non l'ha del tutto capito deludendo molti fan.
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Anni 50, guerra fredda, russi... poi un cappello che cade, un ombra fin troppo famosa, l'inizio racchiude tutto il film. Già perchè in esso sono presenti tutti i pregi e i difetti di questo Indiana Jones: Indy è invecchiato, il tempo degli avventurieri spacca montagne è finito e purtroppo le mitiche reliquie bibliche sono già state trovate. Il film in se è carino, e forse proprio questo è il suo peggior difetto: Indiana Jones è e deve essere Il Film d'avventura, non un qualsiasi blockbuster preestivo, gli effetti speciali devono essere funzionali alla trama (nel tempio maledetto ce n'erano?), non c'è più bisogno di impressionare nessuno, tutti sanno ciò che stanno vedendo e questo, purtroppo, Spielberg non l'ha del tutto capito deludendo molti fan. A mio parere (anche se dal cadreghino del cinema è troppo facile muovere le critiche) sarebbero bastate due modifiche per rendere la storia molto più avvolgente: togliere gli alieni (Steven: è IJ, non ET) e soprattutto una fastidiosissima, inverosimile e quantomai inutile bomba atomica (vedere per credere). Ma ormai il film è fatto, non è al livello dei suoi predecessori (e nemmeno avrebbe potuto mai esserlo), ma si lascia guardare; passano due ore divertenti di cinema, con l'alternanza di qualche spavalderia di troppo (cascata...)e di piccole perle (guardate la scena finale del cappello...). Un ritorno quasi riuscito, rovinato da un attesa di 20 anni...
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[+] oibo
(di marvelman)
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