marco
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lunedì 22 ottobre 2007
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i cartoni animati di nuovo per bambini
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Finalmente un film nella migliore tradizione che piace ai grandi e ai bambini.
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massimiliano di fede
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lunedì 22 ottobre 2007
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un vero capolavoro di animazione
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Rivederlo una seconda volta mi ha permesso di entrare e capire ancora meglio, la tecnica innovativa della Pixar che, con Ratatouille ha sicuramente sbaragliato concorrenti come la Dream Works animations (senza nulla togliere alla saga di Shrek).
La scelta di uscire a Ottobre, invece che nel canonico periodo natalizio, è stata dettata sicuramente dal fatto di non entrare in competizione con gli altri film d'animazione natalizi che, anche per quest'anno sembrano agguerriti. Il film ha una sceneggiatura che ha del geniale nella sua semplicità. Scorre piacevolmente, nelle sue quasi due ore di animazione, che vede la storia di un topo di nome Remy che sogna e avvera il suo desiderio di diventare cuoco, guidato da un imbranato umano (Linguini)e dal frutto dell'mmaginazione del piccolo topolino, il Migliore Chef di Francia, (ormai defunto),Gusteau, che crede nelle capacità del piccolo topolino, basandosi su un suo cavallo di battaglia che è "chiunque può cucinare".
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Rivederlo una seconda volta mi ha permesso di entrare e capire ancora meglio, la tecnica innovativa della Pixar che, con Ratatouille ha sicuramente sbaragliato concorrenti come la Dream Works animations (senza nulla togliere alla saga di Shrek).
La scelta di uscire a Ottobre, invece che nel canonico periodo natalizio, è stata dettata sicuramente dal fatto di non entrare in competizione con gli altri film d'animazione natalizi che, anche per quest'anno sembrano agguerriti. Il film ha una sceneggiatura che ha del geniale nella sua semplicità. Scorre piacevolmente, nelle sue quasi due ore di animazione, che vede la storia di un topo di nome Remy che sogna e avvera il suo desiderio di diventare cuoco, guidato da un imbranato umano (Linguini)e dal frutto dell'mmaginazione del piccolo topolino, il Migliore Chef di Francia, (ormai defunto),Gusteau, che crede nelle capacità del piccolo topolino, basandosi su un suo cavallo di battaglia che è "chiunque può cucinare". I colpi di scena si susseguono in continuazione, con moltissime situazione comiche che, tengono inchiodato lo spettatore sulla poltrona. Il finale naturalmente è pervaso dai buoni sentimenti, che ci fanno sognare lo scorcio di una bellissima e romantica Parigi, accompagnata da buon vino e naturalmente da uno dei protagonisti di questo film: il buon cibo
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copenaghi
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lunedì 22 ottobre 2007
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un altro capolavoro firmato pixar
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Ormai il marchio è una garanzia film coinvolgente e appassionante che ti trascina fino ai titoli dicoda senza dimenticare di fare sognare e divertire prerogativa dei filma Disnaey pixar!! CONSIGLIATO:SI!!!!
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helterskelter65
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domenica 21 ottobre 2007
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2nd chance
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vai rivedilo in italiano che magari capendo i dialoghi...
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francesina
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domenica 21 ottobre 2007
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per chi ama pargi,la magica città dell'amuùùùrrr..
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Sono appena tornata dal cinema e sono rimasta davvero soddisfatta(ma ANCHE SBALORDITA PER L'ACCURATEZZA DELLA GRAFICA) da quest'ultimo capolavoro della Pixar.Mi sono affezzionata subito a Remi.Anche le musiche(con una melodia che ci fa amare Parigi)mi hanno fatta sognare.Mi ha davvero lasciato qualcosa.Non sottovalutatelo come un film per bambini, perchè oltre ad essere divertente,ci insegna qualcosa.Non importa chi 6,ma dove arriverai e,dopotutto,"tutti possono cucinare"+
P.S.VIVE LA FRANCE!VIVE PARìS!
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anny baggins
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domenica 21 ottobre 2007
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la leggenda di un topo straordinario
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Un topo. In cucina. Un topo in cucina. HEY! Cosa ci fa un topo nella MIA cucina?!?! In cucina, niente topi. Cuochi, semmai. Grandi e piccoli chef. Così piccoli da potersi nascondere sotto un cappello. Così piccoli da poter dormire in una scatola di fiammiferi. Così piccoli da poter diventare il più grande cuoco di tutta la Francia. Se gli si desse un'occasione. L'occasione per sfondare un muro di pregiudizi e frasi fatte, l'occasione per mostrare il proprio talento. Per dimostrare la propria grandezza. Nel proprio piccolo. Un piccolo che poi è grande, perchè quel che conta non è il QUANTO, ma il COME. Come si pensa, come si ama, come si legge, come si capisce. Come si cucina. Certo. Come si cucina.
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Un topo. In cucina. Un topo in cucina. HEY! Cosa ci fa un topo nella MIA cucina?!?! In cucina, niente topi. Cuochi, semmai. Grandi e piccoli chef. Così piccoli da potersi nascondere sotto un cappello. Così piccoli da poter dormire in una scatola di fiammiferi. Così piccoli da poter diventare il più grande cuoco di tutta la Francia. Se gli si desse un'occasione. L'occasione per sfondare un muro di pregiudizi e frasi fatte, l'occasione per mostrare il proprio talento. Per dimostrare la propria grandezza. Nel proprio piccolo. Un piccolo che poi è grande, perchè quel che conta non è il QUANTO, ma il COME. Come si pensa, come si ama, come si legge, come si capisce. Come si cucina. Certo. Come si cucina. Perchè è di cucina che stiamo parlando. Di un topo in cucina. Ma di una cucina che è la vita. La vita con le sue gerarchie. Con la sua indifferenza per i talenti veri, costretti a sottostare alla logica di mercato. Per i sentimenti veri, quelli autentici: la riconoscenza, l'amore che non aspetta di essere riamato, la forza di volontà che può, deve, essere più grande di noi, l'affetto, la comprensione oltre ogni limite. Togliamoci tutti il cappello e facciamo un inchino a questo grande Piccolo Chef. Nella cucina che è la sua vita (o nella sua vita che è una cucina, fate voi) è riuscito ad abbattere un muro e proiettarsi dall'altro lato, con il coraggio di chi va avanti, sempre, ad ogni costo. Con il coraggio di chi sogna. Perchè noi e i sogni, lo sappiamo, siamo fatti proprio della stessa stoffa.
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[+] wiiììììììì!!!!!!!
(di francesina)
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floppus
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domenica 21 ottobre 2007
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finalmente!
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Finalmente un film che ti riconcilia con l'animazione. Tecnica sopraffina, storia curata, assenza di tutti quegli elementi "dreamworks" per ingraziarsi la facile risata (rutti, scoregge, ammiccamenti ovvi a film di successo). La pixar prosegue la sua strada quasi da integralista. Anche la durata del film (quasi 2 ore, meno spettacoli) fa capire che il botteghino non è il motivo principale per cui il film è fatto. ahhhhh era ora!
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joe mango
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domenica 21 ottobre 2007
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ratatouille di brad bird
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L'attesa era tanta e i riflettori puntati, vietato fallire. Ratatouille è sbarcato sui nostri grandi schermi con l'irruenza di una piccola atomica del cinema, ha calamitato l'attenzione di tutti, s'è preso la copertina del più diffuso settimanale per ragazzi...ed è esploso frantumando ogni pregiudizio, ogni più rosea aspettativa andando al di là, nell'Olimpo, tra gli dei, a conquistarsi un cantuccio piccolino fra Cenerentola e Fantasia. Perché le avventure del piccolo Remy sono Cinema, sono la nuova dimensione dell'animazione, sono un capolavoro. Un capolavoro rivoluzionario, una scarica elettrica che rivolta come un calzino tutte le misere convinzioni di casa Dreamworks; casa che, parrà strano ma è vero, sembrò avesse messo in crisi la baracca di zio Walt.
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L'attesa era tanta e i riflettori puntati, vietato fallire. Ratatouille è sbarcato sui nostri grandi schermi con l'irruenza di una piccola atomica del cinema, ha calamitato l'attenzione di tutti, s'è preso la copertina del più diffuso settimanale per ragazzi...ed è esploso frantumando ogni pregiudizio, ogni più rosea aspettativa andando al di là, nell'Olimpo, tra gli dei, a conquistarsi un cantuccio piccolino fra Cenerentola e Fantasia. Perché le avventure del piccolo Remy sono Cinema, sono la nuova dimensione dell'animazione, sono un capolavoro. Un capolavoro rivoluzionario, una scarica elettrica che rivolta come un calzino tutte le misere convinzioni di casa Dreamworks; casa che, parrà strano ma è vero, sembrò avesse messo in crisi la baracca di zio Walt. Tutte effimere impressioni spazzate vie dal più riuscito connubio di sempre: il fascino indiscusso e la maestria eterna della Disney con la genialità e i prodigi tecnici di Pixar. E ciò si deduce dall'animazione incantevole, dai panorami abbacinanti, dai piccoli gioielli di personaggi, dalla sceneggiatura mai prettamente umoristica ma sempre tesa a ricercare l'essenza del Cinema, ad uscire dai rigidi schemi predefiniti imposti dal passato,... Il capolavoro è elegantemente confezionato in una lussuosa sede: preceduto da "Lifted", il solito maledettamente impeccabile cortometraggio, è chiuso da una frizzante sigla che strizza l'occhio al 2D; infarcito, come se non bastasse, da una "morale" che morale non è, perché fantasma, perché non palesata e non abusata, perché semplicemente pone una facile scaletta verso nuovi significati, verso nuovi mondi, tutti da esplorare come la cucina di Remy. E io, accidenti, sono pronto.
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cinefilus
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domenica 21 ottobre 2007
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tutto il buono e bello della francia (mica facile!
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Ho trovato questo film meraviglioso, e questo nonostante ci sia giunto già pieno di aspettative (di solito resto sistematicamente alquanto deluso).
Non sono ovviamente nessuno per pontificare ma credo onestamente che chi non apprezza la poesia di questo film come la cura elegante nella ricerca dei dialoghi o delle ambientazioni come dei costumi per non parlare delle "Scenografie" di una Parigi mozzafiato, beh... o ha avuto una difficile infanzia che l'ha indurito o serba troppo rancore verso la vita e quindi anche il grande cinema, come la cucina, il vino, l'amicizia, l'amore, le belle macchine.
[+] entrambi amiamo parigi
(di francesina)
[ - ] entrambi amiamo parigi
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