palombaro
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mercoledì 19 marzo 2008
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la farfalla non vola
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Banale.Noioso.Stereotipato. Troppi luoghi comuni - flashback su passerelle di moda, auto di lusso, famiglia da Mulino Bianco ,amante capricciosa -ambientazione in una clinica modello dove improbabili terapiste/infermiere stile modelle accorrono a ogni suo battito di ciglia . Se proprio Schnabel sentiva l'urgenza di fare un film sull'argomento, perchè non scegliere casi più emblematici di una società dove l'assistenza sanitaria è ben altra cosa ?
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e.
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lunedì 10 marzo 2008
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un film che lascia senza parole ...
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...se due mesi prima di vederlo hai perso tuo padre per una malattia molto simile (ma più terribile) a quella del protagonista della storia. Intenso, vero, realistico e senza mielosità. L'essermi ritrovata in tutto e per tutto nella storia, significa solo che il film è un capolavoro. Dovrebbero farlo vedere nelle scuole, negli ospedali, ovunque si possa far riflettere su un tema tanto forte come solo la malattia sa essere.
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torricelli giuseppe
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mercoledì 5 marzo 2008
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un film vero
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Un film toccante, vero, che ti porta a riflettere su quanto possa essere fragile l'equilibrio della vita.In questo caso l'equilibrio viene spezzato da una malattia che imprigiona il corpo ma che lascia libera la mente e quindi i ricordi, la fantasia e soprattutto la sofferenza. Una sofferenza che paga, che va alla ricerca, anche se disperata, di un nuovo equilbrio. Un film che inchioda allo schermo.
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gina
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martedì 4 marzo 2008
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toccante
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Un film da vedere, che lascia senza fiato e che porta lo spettatore a immedesimarsi a tal punto che le lacrime sopraggiungono con estrema facilità.
Perchè privata del proprio corpo la persona sente che la sua vita non ha più un significato, non si può più esprimere...la ragione che la spinge ad andare avanti è la memoria di una vita passata e ancora vicina, e soprattutto la libertà dell'immaginazione, che può andare molto oltre i confini temporali e fisici che solitamente consideriamo normali e parte integrante della nostra esistenza.
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kaipi
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martedì 4 marzo 2008
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consigliato
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non pensavo fosse così bello, lo consiglio vivamente.
l'immagine più bella quella del credo ghiacciaio perenne della Patagonia, (perito Moreno?).
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sassolino
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giovedì 28 febbraio 2008
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le ali della libertà
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Un ingorgo di emozioni difficili da gestire dove a farla da padrona è l'immaginazione e il talento visivo del regista, capaci in egual misura di regalare allo spettatore un film intensissimo, commovente, straziante e delizioso allo stesso tempo, sia quando è lo scafandro a prendere il sopravvento sia quando è la farfalla a volare leggera sulla libertà sprigionata dalla fantasia.
Fantasia visibile nelle vertignose inquadrature, nelle nebbie dell'occhio che batte incerto, nel sogno di una giovane ragazza in abiti settecenteschi e persino nelle onde del mare. Ultima apparizione per il sottovalutato Jean pierre cassel a cui è dedicato il leggiadro necrologio finale. Talmente bello da essere sfuggente.
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Un ingorgo di emozioni difficili da gestire dove a farla da padrona è l'immaginazione e il talento visivo del regista, capaci in egual misura di regalare allo spettatore un film intensissimo, commovente, straziante e delizioso allo stesso tempo, sia quando è lo scafandro a prendere il sopravvento sia quando è la farfalla a volare leggera sulla libertà sprigionata dalla fantasia.
Fantasia visibile nelle vertignose inquadrature, nelle nebbie dell'occhio che batte incerto, nel sogno di una giovane ragazza in abiti settecenteschi e persino nelle onde del mare. Ultima apparizione per il sottovalutato Jean pierre cassel a cui è dedicato il leggiadro necrologio finale. Talmente bello da essere sfuggente.
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mac_ki
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giovedì 28 febbraio 2008
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provare sensazioni vere
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grande interpretazione per raccontare un'esperienza unica e forte.
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pigolagas
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giovedì 28 febbraio 2008
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magnifico
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Entrando in sala per lo scafandro e la farfalla non mi sarei mai aspettata un film così sconvolgente, intenso e poetico...già dalle prime sequenze , grazie alle quali possiamo immedesimarci e sentirci anche noi come Jean-Dominique,improvvisamente scaraventati e intrappolati in un corpo "scafandro", si capisce che sta per cominciare un percorso inaspettato, qualcosa che lascerà il segno e che ci permetterà di guardare con occhi nuovi il senso dell'esistenza, della sofferenza e della speranza.
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nadia
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mercoledì 27 febbraio 2008
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quando il cinema è arte
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Capolavoro di introspezione psicologica che,però,non è filtrata come in altri casi da sponde più o meno "accreditate".E' il suo pensiero che ci parla fin dalle prime battute e la sua voce è così nitida da sembrarci vera.Questa voce ha un suono malinconico,a volte ironico ma MAI lamentoso ed è questa caratteristica mantenuta egregiamente dal doppiaggio che ci fa "volare" insieme alla farfalla che si libra nel cielo dei ricordi,dei desideri,utopici ma utili a superare la realtà (anche solo per un attimo).Si tratta,in ultima analisi,di un'esperienza tragica ma straordinaria perché capitata ad un uomo straordinario,capace di riscrivere la propria vita "alla luce dell'infermità che lo ha riavvicinato a se stesso più di quando,cieco e sordo a tutto,non lo fosse mai stato prima".
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Capolavoro di introspezione psicologica che,però,non è filtrata come in altri casi da sponde più o meno "accreditate".E' il suo pensiero che ci parla fin dalle prime battute e la sua voce è così nitida da sembrarci vera.Questa voce ha un suono malinconico,a volte ironico ma MAI lamentoso ed è questa caratteristica mantenuta egregiamente dal doppiaggio che ci fa "volare" insieme alla farfalla che si libra nel cielo dei ricordi,dei desideri,utopici ma utili a superare la realtà (anche solo per un attimo).Si tratta,in ultima analisi,di un'esperienza tragica ma straordinaria perché capitata ad un uomo straordinario,capace di riscrivere la propria vita "alla luce dell'infermità che lo ha riavvicinato a se stesso più di quando,cieco e sordo a tutto,non lo fosse mai stato prima".Unico.
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