....
|
venerdì 1 settembre 2006
|
orribile
|
|
|
|
questo film è una cagata pazzesca,la metà delle persone in sala sono fuggite,io ho voluto dare fiducia ma avrei fatto meglio ad andarmene..anche il finale orribile!!era noioso,volgare,storia x niente interessante...non ci sarà mai questo film nella mia videoteca
[+] per tutti i fans di johnny depp
(di piratessa)
[ - ] per tutti i fans di johnny depp
[+] siete solo degli ignoranti!!!
(di libertina93)
[ - ] siete solo degli ignoranti!!!
|
|
[+] lascia un commento a .... »
[ - ] lascia un commento a .... »
|
|
d'accordo? |
|
nerofelix
|
mercoledì 23 agosto 2006
|
torbido capolavoro
|
|
|
|
I giudizi su questo film vanno dalla totale stroncatura all'esaltazione quasi incondizionata: non conoscono mezze misure. E "io non conosco mezze misure" lo dice anche John Wilmot (un Depp strepitoso, come quasi sempre) in una battuta della sceneggiatura. E se i giudizi corrispondono alla dichiarazione di fede del protagonista della pellicola, suscitando di volta in volta disprezzo ed ammirazione, mi vien da pensare che il film sia perfettamente riuscito. E difatti lo penso. A me è piaciuto davvero molto. Non un solo momento di noia, si va dal disappunto alla pietà con straordinari salti che ad alcuni sono sembrate voragini nella sceneggiatura, che invece a me sembrano studiati espedienti per brutalizzare le coscienze degli spettatori.
[+]
I giudizi su questo film vanno dalla totale stroncatura all'esaltazione quasi incondizionata: non conoscono mezze misure. E "io non conosco mezze misure" lo dice anche John Wilmot (un Depp strepitoso, come quasi sempre) in una battuta della sceneggiatura. E se i giudizi corrispondono alla dichiarazione di fede del protagonista della pellicola, suscitando di volta in volta disprezzo ed ammirazione, mi vien da pensare che il film sia perfettamente riuscito. E difatti lo penso. A me è piaciuto davvero molto. Non un solo momento di noia, si va dal disappunto alla pietà con straordinari salti che ad alcuni sono sembrate voragini nella sceneggiatura, che invece a me sembrano studiati espedienti per brutalizzare le coscienze degli spettatori. Alcuni passaggi possono essere dei pugni sullo stomaco per un pubblico educato al film in costume tipo "Orgoglio e pregiudizio" o con il palato assuefatto alla rarefatta eleganza di James Ivory. Qui prevalgono i toni cupi, le nebbie della Londra del XVII secolo invece degli interni assolati delle aristocrazie terriere, niente cottages, solo quinte teatrale illuminate dalla luce incerta delle candele. Qui c'è del marcio, si vede, si sente, quasi ci disgusta... ma ci affascina. Calpestiamo i piedi nel fango, come tutti i personaggi di questo bel film... e capiamo che si tratta allora di una metafora costante del fango che ricopre gli animi umani. Bravissimo Dunmore, fa vibrare e tremolare le inquadrature come la luce dei ceri... e spesso gli angoli dello schermo scompaiono inghiottiti dal buio... come alla fine nel buio scompare anche John Wilmot (Depp), allucinato, mentre rivolgendosi a noi spettatori chiede conferma se ci è piaciuto. E si legge quel tormento negli occhi e nella voce che nega così la catarsi finale cui lo spettatore si era ormai abbandonato nel saperlo convertito e redento. Un finale bellissimo, di grande intensità e di grande efficacia emotiva. Da conservare nelle nostre videoteche.
[-]
[+] wow
(di dela)
[ - ] wow
|
|
[+] lascia un commento a nerofelix »
[ - ] lascia un commento a nerofelix »
|
|
d'accordo? |
|
manu85
|
domenica 20 agosto 2006
|
johnny colpisce ancora...
|
|
|
|
Sensazionale dall'inizio alla fine. Un depp al di sopra dgli Academy Awards. Al di sopra di qualsiasi premio potrebbero mai dargli. Un Depp cge spaventa, che turba, maleducato, ma senza ombra di dubbio un gentiluomo contemporaneo. Il film mi è piaciuto tantissimo, l'ambientazione xfetta( chi voleva un film luminoso con musica dei Green Day di sottofondo ha sbagliato tutto...) costumi divini, e scdeneggiatura magistrale. vOLGARE? nO REALISTICO. Maleducato? Così era il conte Wilmot. Samantha Morton brava, la Pilcher superba. Johnny Depp Indiscutibilmente il numero 1 ancora una volta. A chi dice "di una noia mortale" io rispondo "Di una bellezza MORTALE".
[+] sintesi perfetta
(di nerofelix)
[ - ] sintesi perfetta
[+] brava..
(di angydepp)
[ - ] brava..
|
|
[+] lascia un commento a manu85 »
[ - ] lascia un commento a manu85 »
|
|
d'accordo? |
|
jago77
|
mercoledì 2 agosto 2006
|
la moderazione del genio
|
|
|
|
Trasgressivo come non andare a messa la domenica mattina per dormire, piatto come un foglio di carta di riso, "The Libertine" cela sicuramente la regia di Luciano Ligabue, sotto lo pseudonimo di Laurence Dunmore: battute spuntate come selce del paleolitico, non saprebbero inquietare un'educanda, ma soprattutto non rivelano la minima traccia di elaborazione cerebrale: nulla dello spirito genuinamente satirico di Wilmot. è proprio l'anacronistica e ossessiva ricerca dello scandaloso che rende il film scandalosamente mediocre, sacrificando ogni minimo spessore psicologico dei personaggi, ridotti a convenzionali maschere da farsa, sull'ara di uno pseudodecadentismo fine a se stesso. l'unica battuta degna di menzione non è pronunciata da Depp-Wilmot, ma contro lo stesso (dal neofita dell'accolita che ha studiato al King's College, a riprova dell'efficacia di un'educazione tradizionale), e senza peraltro ottenere una risposta altrettanto sagace.
[+]
Trasgressivo come non andare a messa la domenica mattina per dormire, piatto come un foglio di carta di riso, "The Libertine" cela sicuramente la regia di Luciano Ligabue, sotto lo pseudonimo di Laurence Dunmore: battute spuntate come selce del paleolitico, non saprebbero inquietare un'educanda, ma soprattutto non rivelano la minima traccia di elaborazione cerebrale: nulla dello spirito genuinamente satirico di Wilmot. è proprio l'anacronistica e ossessiva ricerca dello scandaloso che rende il film scandalosamente mediocre, sacrificando ogni minimo spessore psicologico dei personaggi, ridotti a convenzionali maschere da farsa, sull'ara di uno pseudodecadentismo fine a se stesso. l'unica battuta degna di menzione non è pronunciata da Depp-Wilmot, ma contro lo stesso (dal neofita dell'accolita che ha studiato al King's College, a riprova dell'efficacia di un'educazione tradizionale), e senza peraltro ottenere una risposta altrettanto sagace. Le uniche, profetiche parole del povero poeta (fu anche questo, benché dal film non si evinca) che restano impresse, sono le prime che pronuncia: "Non vi piacerò". Eppure di solito gli ubriaconi sono ottimi compositori. Forse allora è proprio questo il merito del film: riuscire a sganciare l'etilismo dalla poesia: finalmente un anticonvenzionale inno alla moderazione!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jago77 »
[ - ] lascia un commento a jago77 »
|
|
d'accordo? |
|
giulietta :o)
|
venerdì 28 luglio 2006
|
non aveva alcuna intenzione di piacerci...
|
|
|
|
Non aveva alcuna intenzione di piacerci...
Fortunatamente non mi è mai capitato di incontrare un individuo come il secondo conte di Rochester, eppure il fascino emanato dal personaggio (probabilmente alimentato dal carisma di Depp) sin da quel meraviglioso prologo è innegabile!
L' intera storia è pervasa dal senso di malinconia, di morte, che attraversava quella metà del diciasettesimo secolo in cui l' essere umano si poteva ancora definire "antico", ma tuttavia diventava schiavo di quei vizi tipici della società moderna.
Spicca così la figura di un poeta, forse deluso dalle indecisioni della sua epoca, da guerre inutilmente intraprese, da un re che sembra comportarsi quasi come una marionetta per compiacere i sovrani francesi.
[+]
Non aveva alcuna intenzione di piacerci...
Fortunatamente non mi è mai capitato di incontrare un individuo come il secondo conte di Rochester, eppure il fascino emanato dal personaggio (probabilmente alimentato dal carisma di Depp) sin da quel meraviglioso prologo è innegabile!
L' intera storia è pervasa dal senso di malinconia, di morte, che attraversava quella metà del diciasettesimo secolo in cui l' essere umano si poteva ancora definire "antico", ma tuttavia diventava schiavo di quei vizi tipici della società moderna.
Spicca così la figura di un poeta, forse deluso dalle indecisioni della sua epoca, da guerre inutilmente intraprese, da un re che sembra comportarsi quasi come una marionetta per compiacere i sovrani francesi...
complimenti vanno al regista in grado di rappresentare il passato senza scadere nel trash e soprattutto al grande Johnny Depp capace di interpretare un uomo che "voleva sentirsi vivo", quasi riscattandosi dal torpore del vino e della finzione teatrale che lentamente andavano distruggendo la sua vita, nonchè l' intera società inglese.
Non credo ci sia una particolare morale nella drammatica storia di John (che probabilmente verrebbe banalizzata); eppure come non riflettere su un uomo distrutto dai propri vizi (come ci appare nell' ultima scena) ma che ha vissuto pienamente la propria esistenza,secondo la propria volontà, che in punto di morte trova il coraggio di invocare Dio (dopo averlo rinnegato per così tanto tempo), che abbraccia teneramente la moglie dopo averla più volte abbandonata e che dalle porte dell' inferno (o del paradiso?!) riesce ancora a guardare con aria sorniona l' intera umanità?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giulietta :o) »
[ - ] lascia un commento a giulietta :o) »
|
|
d'accordo? |
|
fpol!
|
lunedì 24 luglio 2006
|
una sola parola...
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a fpol! »
[ - ] lascia un commento a fpol! »
|
|
d'accordo? |
|
xxxtoxicxxx
|
domenica 23 luglio 2006
|
il miglior lavoro di depp!
|
|
|
|
lo so...nn è convenzionale e meno che mai commerciale! può sembrare pieno di volgarità gratuita ma è fedele alla realtà e al modo di parlare e scrivere di John Willmot conte di Rochester...sn stata davvero entusiasta di questo lavoro di Johnny Depp ed è uno dei suoi migliori ( lo so bene perchè sn una sua accanita fan ) ha scelto un ruolo molto coraggioso che molti attori avrebbero rifiutato e l'ha interpretata alla perfezione fino alla fine!!
nn è certo un film consigliabile alle famiglie ma se siete cineasti incalliti nn ve lo perderete sicuramente e io ne so qualcosa dato che ho fatto i salti mortali per vederlo ( ho solo 14 anni :__)
SE AMATE IL CINEMA NN PERDETEVELO!!!!!!!!
toccanti davvero le scene in cui il protagonista comincia a soffrire di sifilide.
[+]
lo so...nn è convenzionale e meno che mai commerciale! può sembrare pieno di volgarità gratuita ma è fedele alla realtà e al modo di parlare e scrivere di John Willmot conte di Rochester...sn stata davvero entusiasta di questo lavoro di Johnny Depp ed è uno dei suoi migliori ( lo so bene perchè sn una sua accanita fan ) ha scelto un ruolo molto coraggioso che molti attori avrebbero rifiutato e l'ha interpretata alla perfezione fino alla fine!!
nn è certo un film consigliabile alle famiglie ma se siete cineasti incalliti nn ve lo perderete sicuramente e io ne so qualcosa dato che ho fatto i salti mortali per vederlo ( ho solo 14 anni :__)
SE AMATE IL CINEMA NN PERDETEVELO!!!!!!!!
toccanti davvero le scene in cui il protagonista comincia a soffrire di sifilide...ho sofferto tanto a vedere quelle scene.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a xxxtoxicxxx »
[ - ] lascia un commento a xxxtoxicxxx »
|
|
d'accordo? |
|
alex
|
domenica 16 luglio 2006
|
senza parole
|
|
|
|
non voglio spendere tante parole per questa porcheria...
[+] assurdo!
(di xxxtoxicxxx)
[ - ] assurdo!
|
|
[+] lascia un commento a alex »
[ - ] lascia un commento a alex »
|
|
d'accordo? |
|
stefi
|
domenica 9 luglio 2006
|
the libertine: una poesia sublime
|
|
|
|
Johnny Depp ha colpito un'altra volta...Geniale,superbo,sincero,amante della vita,tipico intellettuale che ha perso l'aureola.Ambientato nel XVII secolo, John Wilmot,secondo conte di Rochester è un uomo alla corte di Carlo II, un libertino, che si abbandona al sesso, al vino, ma soprattutto allo scrivere versi leggiadri, che lo fanno distaccare dal mondo di apparenze a cui appartiene.John è amato dai suoi contemporanei per il suo essere sincero,schietto,non temente il giudizio altrui, che dichiara apertamente la sua vita da libertino. Fino a quando conosce sulla scena una attrice che gli fa perdere la testa,che gli ruba il cuore attraverso il suo recitare sublime,la sua passione,che diventa anche
la passione di John, fino a diventare un'unica cosa.
[+]
Johnny Depp ha colpito un'altra volta...Geniale,superbo,sincero,amante della vita,tipico intellettuale che ha perso l'aureola.Ambientato nel XVII secolo, John Wilmot,secondo conte di Rochester è un uomo alla corte di Carlo II, un libertino, che si abbandona al sesso, al vino, ma soprattutto allo scrivere versi leggiadri, che lo fanno distaccare dal mondo di apparenze a cui appartiene.John è amato dai suoi contemporanei per il suo essere sincero,schietto,non temente il giudizio altrui, che dichiara apertamente la sua vita da libertino. Fino a quando conosce sulla scena una attrice che gli fa perdere la testa,che gli ruba il cuore attraverso il suo recitare sublime,la sua passione,che diventa anche
la passione di John, fino a diventare un'unica cosa.Il teatro diventa il loro mondo, ma non si tratta di un mondo fittizio, ma di un mondo dove rifugiarsi dalla falsità e dalla ipocrisia della società circostante.Purtoppo però una personalità realmente onesta,pura, volenterosa di provare tutti i piaceri e dolori della vita,che confessa di non volere piacere alla gente, creando così un distacco tra sè e la folla,non può certamente durare a lungo, o per il "caso" avverso o per l'invidia di qualcun'altro. Nella vita di John, lo stesso re ha tentato di mettere la sua testa su una lancia, ma senza riuscirci, frenato dalla grandezza del conte, dal suo animo inquieto, dalla sua passione,dalla sua diversità,che poi si rivela essere la vera normalità,normalità dalla quale ognuno cerca di nasconedersi, montando delle false apparenze.Questa volta però il gioco è tenuto dal caso, infatti John dopo avere salvato il re e dopo avere concluso la sua opera,viene rapito dalla sifilide, malattia che lo punisce
per la vita condotta, spingendolo così verso l'ignoto.Ora però non si tratta di una fuga dalle mani del re o da quel mondo fittizio, si tratta di un viaggio senza ritorno, viaggio che verrà riportato sulla scena per ringraziare un uomo che ha saputo non essere codardo e geloso del proprio essere, uomo che richiama per la sua eleganza e la sua arte il Petronio del mondo latino;si tratta di uomini che si sono distinti anche nella morte, l'uno morto da saggio stoico, tagliandosi e ricucendosi le vene, recitando versi esili ad un banchetto di corte; l'altro morendo su un letto, convertito sul punto di morte con il desiderio che i suoi versi possano rimanere nella memoria.
[-]
[+] non credo che vi piacero e non ci tengo a farlo!
(di alby)
[ - ] non credo che vi piacero e non ci tengo a farlo!
[+] boh?!?
(di cura ludovico)
[ - ] boh?!?
|
|
[+] lascia un commento a stefi »
[ - ] lascia un commento a stefi »
|
|
d'accordo? |
|
|