Triple Agent - Agente speciale

Alla vigilia della seconda guerra mondiale,Fedor e' una spia sovietica trapiantata in francia con la moglie greca pittrice di vita mondana.L donna ,sentendo tesi discordanti,sospetta che il marito sia in realta' una spia nazista,ma in verita' e' solo un doppio ,anzi,triplo giochista,che arrivera' a scomparire nel nulla fuggendo dalle autorita',ed infine la moglie verra' [...] Vai alla recensione »

Triple Agent di Eric Rohmer è un incantevole, spiritoso, intelligente e perfetto film di spionaggio, di Parigi anni Trenta con l’egemonia politica del Fronte Popolare e la guerra di Spagna, di generali russi bianchi esiliati, di sale da tè e complotti, di profezie:«Continuo a credere che il comunismo sia un’utopia che prima o poi crollerà da sola». Il regista si rifà alla storia vera del generale [...] Vai alla recensione »

Bellissima storia Anni Trenta di spionaggio e d'amore coniugale a Parigi, «Triple Agent» di Eric Rohmer è collocato nel disastro storico e nella deflagrazione morale intorno alla II Guerra Mondiale. Il regista intimista, per la seconda volta dopo «La gentildonna e il duca», si lascia portare anche dalla Storia, espressa da citazioni dei cinegiornali Pathè d'epoca.

In Triple agent, ai tempi del Fronte Popolare francese, l'ex-generale zarista Fiodor e sua moglie Arsinoe vivono a Parigi. Lui, funzionario di un'associazione di russi bianchi, è ferocemente anticomunista; lei inganna la noia dipingendo scene di strada dal salotto di casa, senza osare avventurarsi all'esterno. Ma la vita apparentemente regolata di Fiodor è una messa in scena, una partita a nascondino. [...] Vai alla recensione »

Eric Rohmer, una delle voci più gloriose del cinema francese, gli sta dedicando una nuova serie, quella dei drammi studiati in un contesto storico. L’aveva iniziata con «La nobildonna e il duca», nella Parigi del Settecento, alla vigilia della rivoluzione, la continua adesso con questo «Triple agent» ambientandola nella Francia anni Trenta, con il Fronte Popolare al potere, la guerra civile in Spagna [...] Vai alla recensione »

Triple Agent di Eric Rohmer, è una pellicola, la sua, che assorbendo una tradizione orale la cui veridicità non è mai stata delucidata, apre la porta a una storia di spionaggio e di tradimenti. Così, sotto una crosta narrativa che affastella mistificazioni e dissimulazioni, la vita privata di un uomo e di una donna entra in collisione con i grandi sconvolgimenti di un conflitto capace di allargarsi [...] Vai alla recensione »

Presentato alla vigilia della premiazione, Triple Agent di Eric Rohmer è un film che potrebbe rovesciare i pronostici inserendosi a buon diritto nella rosa dei candidabili all’Orso. Per chi ha in mente i racconti morali e stagionali - squisite digressioni sul tema dell’amore ambientate all’oggi - che hanno occupato gli ultimi ventritrè annidi operosità dell’ottantatreenne maestro francese, questa pellicola [...] Vai alla recensione »

L’anno è cruciale. II 1936, già i sta profilando il conflitto Mondiale e in Spagna è guerra civile. L’azione si svolge in Francia, dove opera Fiodor, ex generale dell’esercito dello zar di tutte le Russie. Fiodor non fa mistero del suo lavoro, è una spia. Molto più misterioso è capire per conto di chi stia operando. Per i suoi vecchi amici dell’armata bianca? Per conto di Stalin? O addirittura per [...] Vai alla recensione »

Riunione di cellula diretta dal segretario Rohmer: Triple Aqent è bellissimo finché i personaggi discutono di politica, fino allo sfinimento; è un po’ meno ispirato, ma sempre interessante, quando i personaggi parlano d’arte (la moglie del protagonista, il russo bianco Fjodor, è una pittrice); sprofonda nella totale inutilità appena si parla d’altro.

Qual è il segreto di Fiodor? Dove va durante le sue lunghe assenze da Parigi? Triple agent, di Eric Rohmer, mostra solo la parte visibile della vita di questo personaggio enigmatico. Generale dei “bianchi” durante la Rivoluzione bolscevica, ora (il film inizia nel 1936) è esule nella capitale francese, dove vive insieme alla dolcissima moglie Arsino è, pittrice di origine greca.

Racconta fatti storici, Triple agent - Agente speciale (Triple agent, Francia, 2004, 115’). Così si legge all’inizio del film di Eric Rohmer. E subito, con le im-magini in bianco e nero di vecchi cinegiornali, irrompe sullo schermo la Storia, quella ufficiale, che procede contando all’ingrosso le vite e le morti degli uomini e delle donne, certa che siano il giusto prezzo del proprio cammino.

Normale in un film di Hitchcock, un intrigo internazionale pare strano nel film del più filohitchockiano dei critici e antihitchockiano dei registi: Eric Rohmer. Nel suo Triple agent, infatti, come sempre non c’è azione; c’è però un’atmosfera economicamente quanto perfettamente evocata, quella della Parigi 1937-38. Capo degli esuli russi in Francia era allora il generale Miller, che agiva per restaurare [...] Vai alla recensione »

Molto snob, teatrale e colto, acuto, allusivo e sommesso. In tutta sincerità «Triple agent» è un film che sembrerà bellissimo solo agli adepti: non tanto del cinema d'arte e d'essai, quanto del tocco di Eric Rohmer, il più classico dei registi moderni e viceversa. Nel cruciale 1936, mentre si profilano le tragiche ombre del conflitto mondiale e in Spagna la ferocia della guerra civile anticipa l'inevitabili [...] Vai alla recensione »

A 85 anni suonati Eric Rohmer non finisce di sorprenderci. Esauriti i cicli con cui ci ha deliziati o annoiati (dipende dai gusti) per decenni, dai Racconti morali alle Commedie e proverbi fino ai film sulle stagioni, ha deciso di stupirci con effetti speciali non appena messo piede nel XXI secolo: La nobildonna e il duca (2001) rimane uno dei più straordinari esempi di uso filmico del digitale; Triple [...] Vai alla recensione »

Spie dai giochi multipli e linguistici nel conturbante Triplo agente di Eric Rohmer, già alla Berlinale 2004. Film di finzione basato su delitti politici avvenuti (e mai chiariti) nella Francia del fronte popolare. Se lo troverete noioso un po'della colpa è anche del doppiaggio che uccide il flusso delicato di un racconto che ha voci e sapori stratificati, sottili e «europei»: il greco, il russo, l'argot... [...] Vai alla recensione »