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domenica 23 dicembre 2007
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francesco zennaro
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martedì 23 ottobre 2007
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l'umanità del fare e l'umanità dell' arraf-fare
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Diceva Madre Teresa di Calcutta: "Dai al mondo il meglio di te e il mondo ti prenderà a calci. Non importa: dai il meglio di te".
Vedete, esiste un'umanità del FARE (molto esigua) e un'umanità dell' ARRAF-FARE (molto più ampia).
La prima mette amore nelle cose che fa; la seconda è intenta solo ad arraffare avidamente tutto ciò che trova. E - beffa delle beffe - non perde occasione per umiliare, bistrattare, deridere coloro che fanno.
E a morire - in questo mondo profondamente ingiusto - sarà proprio colui che mette infinito amore in ogni cosa che fa. Vatel!
Gli unici ad apprezzarlo rappresentano (comunque) il meglio della società: una magnifica donna e nientedimeno che il Re Sole che però - Dio lo fulmini - ha vinto Vatel a carte.
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Diceva Madre Teresa di Calcutta: "Dai al mondo il meglio di te e il mondo ti prenderà a calci. Non importa: dai il meglio di te".
Vedete, esiste un'umanità del FARE (molto esigua) e un'umanità dell' ARRAF-FARE (molto più ampia).
La prima mette amore nelle cose che fa; la seconda è intenta solo ad arraffare avidamente tutto ciò che trova. E - beffa delle beffe - non perde occasione per umiliare, bistrattare, deridere coloro che fanno.
E a morire - in questo mondo profondamente ingiusto - sarà proprio colui che mette infinito amore in ogni cosa che fa. Vatel!
Gli unici ad apprezzarlo rappresentano (comunque) il meglio della società: una magnifica donna e nientedimeno che il Re Sole che però - Dio lo fulmini - ha vinto Vatel a carte.
Un film magnifico, che spiega mirabilmente le due facce di questa maledetta umanità.
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taniservice
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sabato 11 agosto 2007
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quando il cinema raggiunge la storia
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Per quanto la critica comune non lo abbia valutato come un capolavoro, ritengo che Vatel sia molto di più di un film.
Vatel ci immerge appieno nella storia raccogliendo e proponendo ai nostri sguardi gesti, colori, sotterfugi e realtà che solo un appassionato di storia potrebbe afferrare.
L'interpretazione di Gerard Depardieu, senza togliere niente al resto del cast, è la conferma di quel grande attore che già in precedenza si era intravisto. Vedendo questo film capiamo che film come Cyrano o la serie televisiva Il Conte di Montecristo erano solo la preparazione.
Attore giusto per personaggio giusto anche se non capiamo dove finisca l'uno e cominci l'altro.
L'ambientazione è coerente e non cade nel ridocolo del troppo o troppo poco.
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Per quanto la critica comune non lo abbia valutato come un capolavoro, ritengo che Vatel sia molto di più di un film.
Vatel ci immerge appieno nella storia raccogliendo e proponendo ai nostri sguardi gesti, colori, sotterfugi e realtà che solo un appassionato di storia potrebbe afferrare.
L'interpretazione di Gerard Depardieu, senza togliere niente al resto del cast, è la conferma di quel grande attore che già in precedenza si era intravisto. Vedendo questo film capiamo che film come Cyrano o la serie televisiva Il Conte di Montecristo erano solo la preparazione.
Attore giusto per personaggio giusto anche se non capiamo dove finisca l'uno e cominci l'altro.
L'ambientazione è coerente e non cade nel ridocolo del troppo o troppo poco. Alla fine, se si va a vedere a fondo cosa ha di lodevole questo film lo potremmo ridurre in una smplice parola: coerenza.
Bello, da non perdere e da guardare almeno due volte.
Consigliato a tutte le età e a tutti quelli che guardano al passato come "i tempi migliori". Una scossa che serve.
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kalo86
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lunedì 5 marzo 2007
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un piacere da guardare,gustare,sentire...
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un film confezionato con cura maniacale, musiche azzeccate, un immenso gerard depardieu e una ricovstruzione titanica della francia di luigi XIV.
film che ha il potere di rapire lo spettatore e incantarlo.
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ilaria tenace
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sabato 6 dicembre 2003
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film elegante
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secondo me vatel è un film elegante ma sono anche stata molto colpita dal omportamento che avevano le persone a quei tempi nessuno di loro è gradevole.
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luigi de grossi
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giovedì 11 luglio 2002
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un film mancato
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Vatel è un film sontuoso ed elegante, ricco di scenografie che sono all'altezza dei tempi che descrive (l'età dell'Assolutismo al massimo del suo fulgore durante il regno di Luigi XIV),ma il racconto è privo di qualsiasi coinvolgimento emotivo e tantomeno ideologico. E' un film senza anima, scritto dal pur grande Tom Stoppard in stile freddo e distaccato, come per onorare una buona committenza. Depardieu si aggira tra le cucine di corte, le stanze, le cantine, spaesato e svogliato, immergendo troppe volte il dito in creme sughi e budini, consapevolmente e visibilmente fuori parte. Il Re Sole, un imbellettato Julian Sands, e la sua corte sono marionette che vestono sontuosi costumi freschi di amido e di sartoria e la cortigiana Uma Thurman non si comprende perché debba amare Vatel e Vatel lei.
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Vatel è un film sontuoso ed elegante, ricco di scenografie che sono all'altezza dei tempi che descrive (l'età dell'Assolutismo al massimo del suo fulgore durante il regno di Luigi XIV),ma il racconto è privo di qualsiasi coinvolgimento emotivo e tantomeno ideologico. E' un film senza anima, scritto dal pur grande Tom Stoppard in stile freddo e distaccato, come per onorare una buona committenza. Depardieu si aggira tra le cucine di corte, le stanze, le cantine, spaesato e svogliato, immergendo troppe volte il dito in creme sughi e budini, consapevolmente e visibilmente fuori parte. Il Re Sole, un imbellettato Julian Sands, e la sua corte sono marionette che vestono sontuosi costumi freschi di amido e di sartoria e la cortigiana Uma Thurman non si comprende perché debba amare Vatel e Vatel lei.La disperazione del cuoco di corte è inesistente e il suo suicidio finale appare perciò incomprensibile. Ma l'idea base del film rimane buona: un grande maestro di cerimonie che crede, a ragione, di essere un creatore dell'effimero ed un artista dell'intrattenimento si accorge troppo tardi di essere in realtà una marionetta, un trastullo nelle mani dei potenti,Luigi XIV e il Principe di Condé, obbligato a produrre lussi e divertimenti che non gli appartengono in un mondo fatuo di cartapesta e girandole rutilanti. Peccato! Un buon film mancato.
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