Il negoziatore

sembrava un film inedito perchè non è mai andato al cinema
e invece il negoziatore è un film action di notevole portata,
osservandosi le dinamiche ci s'accorge che è anche moderno,
dunque non si può parlare di dinosaurico movie action, per cominciare
non vi è nessun ritorno al passato probabile non contano neanche
le teorie della seconda guerra mondiale e neanche il mitico
sbarco in normandia, parla di un agente perseguitato interpretato
da un attore afro... jacskon, asserragliato da qualche parte perchè
tratto in arresto, per le tante anomalie dei
fondi rubati pensionistici, cominciando così un controllo a
ritroso per identificare il reale colpevole delle
malefatte, e complici, che più aspettano. [+]

sembrava un film inedito perchè non è mai andato al cinema
e invece il negoziatore è un film action di notevole portata,
osservandosi le dinamiche ci s'accorge che è anche moderno,
dunque non si può parlare di dinosaurico movie action, per cominciare
non vi è nessun ritorno al passato probabile non contano neanche
le teorie della seconda guerra mondiale e neanche il mitico
sbarco in normandia, parla di un agente perseguitato interpretato
da un attore afro... jacskon, asserragliato da qualche parte perchè
tratto in arresto, per le tante anomalie dei
fondi rubati pensionistici, cominciando così un controllo a
ritroso per identificare il reale colpevole delle
malefatte, e complici, che più aspettano... e più dovranno
pagare..., notando con attenzione il film in questo caso
ci s'accorge che in modo esatto arrestano un
colpevole, e il comandante della swatt
che in collaborazione con l'fbi sorprende quando a un certo punto
dice, ora non siamo nel palazzo..., il caso torna
sotto il mio comando, fantastico, e l'fbi strizza quasi
l'occhiolino al comandante, e gli proferisce senza dir parola,
nella fase terminale il principale sospettato ferito a una gamba
frost cade a terra... fratturato, con la sua cricca di
sottospecie di altolocati arbitrari inetti e perdenti e senza l'anima così e senza sapere
di potere... perdere ed in qualunque momento
osservato dai colleghi di tutta l'operazione e non soltanto,
e il comandante dopo averlo identificato con una pallottola nelle gambe
dice, non te la cavi così facilmente..., quasi a dirgli che è
fritto, ma non glielo dice, perchè perde il posto di lavoro, magari
vorrebbe dirgli d'essere già morto, anch'egli, però non vorrebbe che lo
licenzino di colpo per poter dare spazio a chi è più abile a certe mansioni...
il resto si direbbe male o bene si sa, sebian dell'altra parte della città che ha
risolto il caso negoziando applicando le tattiche di guerriglia urbana
e di investigazone internazionale, controllando col negoziatore i nominativi
e i fondi pensionistici a ritroso scovando i mandanti e ciascun
colpevole di grettezze e dell'operazione deprecabile, palermo è contento di aver
rosicato lo stuzzicadente... e alucni indegni per il momento
pagano per le loro inettitudini,, film di griso, 8 mila scene action,
e il funzionamento dell'ordine quantomeno triplicato in
efficenza e formazione, con migliaia di
delinquenti oppure agenti dell'ordine a seguire, e l'occhio sovrannaturale ufficiale
e riconosciuto in tutto il mondo, prescelto dal fato tanto declamato ha dato così
dimostrazione delle sue imperfezioni... delle forze speciali ottimo.

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"The Negotiator"(F.Gary Gray, scritto da James DeMonaco e Kevin Fox, 1998), vede un negotiator, poliziotto da sempre impegnato a risolvere i casi di negoziazione quando c'è di mezzo un rapimento, incastrato, del tutto inguistamente, dopo che gli hanno ammazzato il collega e amico, come se fosse lui stesso il responsabile dell'omicidio e come se avesse eseguito l'azione criminosa per coprire un furto relativo ai fondi di pensione della polizia, eseguito invece da chi è"in alto loco"e anzi dovrebbbe vigliare, in quanto addetto alla vigilanza; nel momento più drmmatico, nel quale prenderù egli stesso degli ostaggi per dimostrare la propria innocenza, gli verrà assegnato un ulteiore negoziatore, che però non risponderà come un"automa"agli origini ricevuti. [+]

"The Negotiator"(F.Gary Gray, scritto da James DeMonaco e Kevin Fox, 1998), vede un negotiator, poliziotto da sempre impegnato a risolvere i casi di negoziazione quando c'è di mezzo un rapimento, incastrato, del tutto inguistamente, dopo che gli hanno ammazzato il collega e amico, come se fosse lui stesso il responsabile dell'omicidio e come se avesse eseguito l'azione criminosa per coprire un furto relativo ai fondi di pensione della polizia, eseguito invece da chi è"in alto loco"e anzi dovrebbbe vigliare, in quanto addetto alla vigilanza; nel momento più drmmatico, nel quale prenderù egli stesso degli ostaggi per dimostrare la propria innocenza, gli verrà assegnato un ulteiore negoziatore, che però non risponderà come un"automa"agli origini ricevuti.....Tipico, se vogliamo, film sulll'inigiustizia di cui è vittima un innocente, il film sviluppa tale tema con un parossismo a tratti decisamente efficace: non potendo"gridare la propria innocenza", il"negotiator"deve ricorrere a mezzi decisamente estremi, con conseguenze tragiche, almeno in parte, per dimostrare la propria innocenza e far valere i propri diritti calpestati. Certo un film nel quale da un lato Samuel L.Jackson e dall'altro Kevin SPacey riescono a far emergere la propria bravura di interpreti prestati anche a"film estremi", ammesso che tale deifnizione riesca a desginare efficacemente ciò di cui si parla. Anche il tema della corruzione della polizia, volendo, è "classico"da sempre nelle filmografia USA, con l'agginta, però, in questo caso, oltre all'estremizzazione"iperbolica"del problema, del coinvolgimento dell'FBI, presentato come una sorta di"superpolizia"(cosa che in effetti è e viene ad essere in molte occasioni)che non esita a ricorrere ad ogni mezzi concepibile per far valere "diritti"che spesso non sono per nulla tali. Nel panroama del tardo 1900 un film di indubbia efficacia anche spettacolare, dove l'abilità del regista sta nel cogliere il gioco campo-controcampo in modo ineccepibile. non sempre con la pretesa di una"novità assoluta"(del resto impossibile ma anche, ormai, "inconcepibile"), ma indubbiamente con la violenza dell'immagine, che corrisponde alla concezione del cinema come"arte immediata"(secondo la definizione, ormai classica, di Walter Benjamin). El Gato [-]