La tregua |
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Un film di Francesco Rosi.
Con Claudio Bisio, John Turturro, Massimo Ghini, Rade Serbedzija, Teco Celio.
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Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 126 min.
- Italia, Francia, Germania, Svizzera 1997.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 14 febbraio 1997.
MYMONETRO
La tregua
valutazione media:
3,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'Itaca disconosciutadi Markfener90Feedback: 0 |
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martedì 29 gennaio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Auschwitz, 27 gennaio 1997.Le truppe sovietiche sono penetrate in Polonia,giungendo alle porte di una delle sezioni del campo di concentramento nazista.Primo Levi e’ un chimico torinese che provvidenzialmente sopravvissuto alla strage,comincia il suo lunghissimo ritorno a casa,attraversando mezz’Europa.Lo aspetta una realtà sconcertante, segnata da sei lunghi anni di guerra.La compagnia di alcuni suoi connazionali dai tratti stereotipati e di un greco dalla mentalità concreta e disillusa presenta a Levi una società profondamente scossa e rivoluzionata,che a tratti assume peculiarità bizzarre e grottesche.La società che abbandona le vittime di tanta pazzia,intimamente alienate da una realtà a cui è impossibile reintegrarsi dopo gli orrori del genocidio.Fondamentali le scene di apertura in cui i russi liberano i prigionieri e in cui l’Ulisse di turno comincia il “nostos” nella speranza di tornare nella sua sedicente Itaca,che negli ultimi fotogrammi del film si rivelerà nient’altro che una trappola.Essi mostrano Levi nella sua casa, immerso nella presunta normalità, un’ordinarietà esasperata da svariati secondi di silenzio tombale,quasi un oscuro presagio dell’epilogo esistenziale del protagonista.Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Primo Levi e presenta talvolta qualche forzatura e riesce non del tutto a uniformarsi alla realtà descritta nel libro,molto più astratta e filosofeggiante,cedendo ad un intreccio forse troppo elaborato e superficiale.Tuttavia il regista Francesco Rosi,assegnando il ruolo principale ad un John Turturro alle prime armi ma già da allora immediato ed efficace,traspone in maniera accettabile un capolavoro della letteratura,prova inconfutabile di come l’irrazionalità e la follia di una strage muti in maniera latente l’assurda società che disconosce i propri figli.
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