Le iene - Cani da rapina

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Un film di Quentin Tarantino. Con Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn.
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Titolo originale Reservoir Dogs. Hard boiled, durata 105 min. - USA 1992. - Paco Pictures uscita martedì 26 giugno 2012. MYMONETRO Le iene - Cani da rapina * * * 1/2 - valutazione media: 3,94 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
tiamaster mercoledì 28 settembre 2011
99 minuti in un garage Valutazione 5 stelle su cinque
20%
No
80%

esordio eccellente quello ottenuto da tarantino,in un film dove c'è tutto il suo spirito pulp in uno dei film più belli dell'anno,bravissimi attori come l'eccellente harvey keitel,dando il via a uno stile che ai tempi spacco in due la critica con tematiche che tarantino bene o male ficca in ogni suo film:la violenza,la criminalità ecc. e i suoi tocchi personali come l'humor nero di certe scene,dialoghi ricchi di parolaccie,monologhi brillanti.un esordio come se ne vedono pochi,la genesi di un garnde regista,un film indimenticabile.

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the reservoir dude martedì 21 giugno 2011
il debutto alla regia dell'andy warhol del cinema. Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

Il cinema è un'arte. I registi sono artisti. Questo film è arte. Che si riallaccia ad un filone ben preciso: Pop Art. Si sente il peso di Andy qui. Tarantino ormai è un marchio di fabbrica. Ne "Le Iene" descrive il suo punto di vista dell'America e dei suoi abitanti. Rappresenta l'americano medio, non molto lontano da Homer Simpson. Ricco di citazioni e rimandi, "Reservoir Dogs" mostra la violenza, anzi la analizza. Senza dichiararsi a favore o contro essa. La sequenza cult della tortura, quella del taglio dell'orecchio del povero Marvin (nome porta-sfortuna), è profonda, perché nasce da pulsioni insite nello stomaco. Il torturatore ne ha bisogno, ma non lo ammette. Ha fame di violenza. E Tarantino analizza questa pulsione, mostrando come nasce, come si sviluppa e le sue conseguenze. [+]

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sixy89 giovedì 5 maggio 2011
sopravvalutato Valutazione 3 stelle su cinque
56%
No
44%

Un thriller come tanti altri. Forse il mio giudizio è dettato dal fatto che ho visto il film nel 2011 e non nel 1992 quando è uscito e il panorama cinematografico era molto diverso, fatto sta che non l'ho trovato un film speciale, non mi ha colpita in nessun senso. Un thriller discreto, da vedere, ma come tanti altri.

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mario73 domenica 24 aprile 2011
il folgorante esordio Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Nell'anno 1992, all'età di 29 anni, Quentin Tarantino, ex commesso di un videonoleggio, onnivoro di cinema, sforna un autentico capolavoro, in Italia passato assolutamente inosservato finanche nella seconda distribuzione (avvenuta successivamente all'uscita di "Pulp Fiction", sull'onda del successo di quest'ultima pellicola).
"Le Iene" è diventato poi, direi per fortuna, con il passare del tempo, un cult-movie. Meritandoselo.
Dal folgorante incipit in cui i sei componenti della banda messa su dall'anziano boss -i sei non si conoscono tra di loro ed usano nomi fittizi- parlano in una tavola calda, prima della rapina, del significato di "Like a vergin" di Madonna e di mance alle cameriere, si passa al post-raipna, finita in un massacro, con due rapinatori uccisi, uno gravemente ferito e vittime anche tra poliziotti e passanti. [+]

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andrea b venerdì 15 aprile 2011
esordio straordinario Valutazione 4 stelle su cinque
44%
No
56%

Dopo aver fallito una repina ad una gioielleria,dove Mr. Blue e Mr. Brown trovano la morte, i superstiti si ritrovano in un deposito con Mr. Orange gravemente ferito.Uno di loro è però un infiltrato.L' esordio di Tarantino alla regia è un film che subito diventò un cult introducendolo nell' olimpo dei migliori registi di tutti i tempi.E' una pellicola a basso costo dove la violenza è usata in modo intelligente e soprattutto non fine a se stessa.Una storia cruda che non ammette citazione perbeniste dove non ci sono vincitori.Grande la colonna sonora e degna di nota la fantastica scena della tortura del poliziotto da parte di Mr. Blond.Il branco,marchio di fabbrica dell' autore, sarà presente in quasi tutte le opere del regista italo-americano.

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pier lorenzo pisano venerdì 1 aprile 2011
una grande prima prova, cinica e violenta Valutazione 3 stelle su cinque
93%
No
7%

Il primo lungometraggio di Tarantino presenta molte tematiche che ritorneranno sempre: la violenza (qui ancora realistica e non ridicola, la formidabile sceneggiatura dai dialoghi ironici e sferzanti, un’esasperato citazionismo e in particolare un grosso debito col cinema orientale(al quale attinge pesantemente, basti pensare a “City on Fire”). La vicenda tratta essenzialmente di una rapina andata male, per colpa di un infiltrato: ma l’attenzione è posta sui dialoghi e le differenti psicologie dei personaggi; la scena della rapina non verrà mai rappresentata sullo schermo, mentre attraverso vari flashback conosceremo gradualmente i retroscena e dettagli sui rapinatori. La sequenza iniziale sintetizza l’essenza stessa del film: un gruppo di persone in un caffè, discutono di musica e di altri argomenti generici. [+]

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bella earl! mercoledì 16 marzo 2011
in una parola: stellare! Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Non avrei mai pensato di poterlo dire. Ma ci sono alcuni passaggi, alcune atmosfere, alcune interpretazioni che mi fanno favorire questo film d'esordio (ci tengo a sottolineare quel termine) al seguente Pulp Fiction. Prendiamo, come esempio, l'interpretazione di Steve Buscemi. Alcuni passaggi facevano venire l'ansia. Provavo quello che provava lui. Nella scena del bagno (per intenderci il discorso con Harvey Keitel) il nostro Buscemi, o Mr. Pink che dir si voglia, mi ha trasmesso la voglia di scoprire e impallinare l'autore del tradimento. E' solo quando alla fine si scopre chi è questo traditore che la voglia m'è passata (ma per favoritismi in quanto sono un vero fan dell'attore che interpreta il traditore). [+]

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alex_23 sabato 19 febbraio 2011
buon film Valutazione 3 stelle su cinque
73%
No
27%


Ma definirlo capolavoro mi sembra un tantino esagerato.

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alex41 venerdì 11 febbraio 2011
la rivoluzione del cinema Valutazione 5 stelle su cinque
45%
No
55%

Quentin Tarantino realizza il suo primo lungometraggio senza neanche accorgersi che ha già creato un cult, una vera e propria novità nel cinema: il regista infatti prende una classica storia dei ladri e di una spia nel gruppo (ispirata a "Rapina a mano armata" di Stanley Kubrick), e invece di annoiare lo spettatore con le solite sequenze della rapina andata male, mette gli attori su un unico palco, cioè il deposito. Viene fuori un film quasi teatrale con battute fenomenali, per di più la violenza in questo film è la ciliegina sulla torta: la tortura del poliziotto è già da antologia e Tarantino si merita di salire sul podio dei grandi registi degli ultimi anni. Grande film. Ottimi Keitel, Roth, Buscemi e Madsen. [+]

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ultimoboyscout martedì 8 febbraio 2011
semplicemente mostruoso! Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Il film che segna l'esordio del mito Tarantino.: e che esordio! Pellicola che non lascia troppo spazio a chiacchiere o a disquisizioni varie, almeno secondo me: è prossochè perfetto, magnifico, maestoso, bestiale, ad un passo piccolo piccolo dalla quinta stella! Un cast stellare, in cui le stelle non stanno a guardare: anzi agiscono e danno tutto quello che hanno trascinando anche grazie a una fantastica regia la storia in maniera fluida, scorrevole e senza intoppi, nonostante a qualcuno possa venir il mal di testa a furia di salti temporali continui. E tra le tante stelle quella che magari non ti aspetti o forse ti aspetti di meno è quelle che colpisce forte e brilla di più: Micheal Madsen! Tornando alla regia è tipicamente tarantiniana, ragionata ma psichedelica, con i già citati salti spazio-temporali che diventeranno un marchio di fabbrica del regista, crudeltà, sadismo e violenza in quantità ma mai gratuita o fine a se stessa. [+]

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