Le iene - Cani da rapina

Esordio alla regia di Quentin Tarantino,un film colto,allucinato e iperviolento un cast eccezionale e oltre a Keitel, Roth, Buscemi, Madsen ce anche Edward Bunker,lo scrittore maledetto, una fantastica colonna sonora con musiche degli anni'70.Un thriller violento.CULT!

Non discuto sulla genialità di Tarantino, ma in questo film secondo me non si raggiunge nessuna vetta, nè tantomeno si può parlare di capolavoro... Ho sbadigliato più volte mentre lo guardavo, e quando è arrivata la fine mi è venuto da dire:"tutto qui?"... Sarà perchè, al di là di qualche idea valida e dell'ottima interpretazione di alcuni attori, non ci ho trovato niente di speciale. Non basta un linguaggio volgarissimo dall'inizio alla fine e un'abbondante dose di violenza gratuita per creare un bel film. Tarantino però lascia la sua impronta

Tarantino power...film straordinario basato su una sceneggiatura tipica di Tarantino.Ottimo cast con tre attori straordinari: Harvey Keitel, Tim Roth, Michael Madsen.

Tarantino è un genio.Le Iene è il suo primo film,girato quasi interamente in un cappannone.Gli interpreti sono straordinari(Keitel e Madsen su tutti),e lo stile Tarantiniano ha reso una storia così semplice un capolavoro ricco di cinismo e spietatezza,senza mai abbandonare una grottesca ironia.Dialoghi da Oscar.

Del genere è la miglior pellicola esistente sul globo!!!!non capisco come diavolo si fa a dare tre stelle ad un film così!!anche PULP FICTION subisce la stessa sorte!!MAH!!!!!!!!!rivedere please.

Le iene entra di diritto nella mia top 10 dei film migliori che abbia mai visto, precisando che sono un accanito tarantiniano trovo che Le Iene (Reservoir Dogs) sia un film fuori dalle righe e per questo eccezionale....non aggiungo altro se non che la scena migliore è senza dubbio il sadico balletto di Michael Madsen sulle note di Stuck in the middle with you

Le Iene é il primo film di Tarantino, il film che lo lancia nel mondo del cinema. Le iene è il film che precede Pulp Fiction, col quale poi Tarantino si presenterà a tutto il mondo come il regista “nuovo”, quello capace di stravolgere gli schemi, dando inedite connotazioni al genere pulp, troppo spesso legato a modelli commerciali e goliardici da esporre alla massa, composta per lo più da giovani. Tarantino inaugura con questo film una lunga e innovativa stagione pulp, tutt’ ora presente con “La vita senza filtro”, ultimo film di Rodriguez (l’ amico di Quentin) recentemente nelle sale. Seppure vi siano aspetti positivi nelle “Iene”, si può considerare questo film come un esercitazione, un auto – apprendistato, utile al raffinamento del regista americano, il quale, troverà a nostro avviso la sua reale consacrazione, (non solo in termini di successo ma anche di creatività artistica) solo con Pulp Fiction, autentica pietra miliare del suo cinema pulp – noir – pop. [+]

Le Iene é il primo film di Tarantino, il film che lo lancia nel mondo del cinema. Le iene è il film che precede Pulp Fiction, col quale poi Tarantino si presenterà a tutto il mondo come il regista “nuovo”, quello capace di stravolgere gli schemi, dando inedite connotazioni al genere pulp, troppo spesso legato a modelli commerciali e goliardici da esporre alla massa, composta per lo più da giovani. Tarantino inaugura con questo film una lunga e innovativa stagione pulp, tutt’ ora presente con “La vita senza filtro”, ultimo film di Rodriguez (l’ amico di Quentin) recentemente nelle sale. Seppure vi siano aspetti positivi nelle “Iene”, si può considerare questo film come un esercitazione, un auto – apprendistato, utile al raffinamento del regista americano, il quale, troverà a nostro avviso la sua reale consacrazione, (non solo in termini di successo ma anche di creatività artistica) solo con Pulp Fiction, autentica pietra miliare del suo cinema pulp – noir – pop. Le “Iene” infatti anticipa aspetti caratteristici del celeberrimo film, ma lo fa con un tocco ancora grezzo e poco incisivo, gli assurdi e lunghissimi dialoghi (tanto amati da Tarantino) risultano talvolta stonati e un po’ noiosi, sembra manchi qualcosa al film, e forse la causa è da addebitare allo scarso budget a disposizione (film realizzato con soli 10000 dollari). Quindi “Le iene”, come detto, è un’ anticipazione di “Pulp Fiction”. Infatti anche questo film si basa su una sceneggiatura molto semplice (meno articolata di Pullp Fiction) che esprime la sua forza narrativa attraverso l’ intreccio. Anche qui l’ attenzione del regista è mirata sui soggetti (ancora più che in “Pulp Fiction”) e anche qui si fa uso dei famosi “capitoli”, i quali stavolta servono a presentare i personaggi (come in Sergio Leone nel “Il buono, il brutto e il cattivo”) che, in modo anomalo, prendono i nomi da colori. Perciò la struttura narrativa risulta simile a quella del successivo film di Quentin, ma si evolve con un andamento un po’ monotono e farraginoso, forse perché la vicenda si svolge in due o tre stanze – luoghi. Manca in sintesi quell’ elettrizzante vitalità che contraddistingue “Pulp Fiction”, nel copione vi è poca traccia delle mordaci battute alla Tarantino e il panorama filmico rimane arido. Tuttavia “Le Iene” è da considerare comunque la prima opera innovativa messa a segno dal regista americano che ha stupito tutti e continuerà a stupire. Per quanto riguarda gli attori le prestazioni restano sopra le righe, è presente lo stesso Tarantino in un ruolo meno importante, nei panni di Mr. Brown! [-]

Tarantino è veramente unico! Film bellissimo con un Michael Madsen veramente da brivido!

Chi uccide Eddy nel triangolo delle pistole finale? Il boss vecio spara a mr orange, già morente, mr white spara al boss vecio, Eddy spara a mr white... mr pink, quello che continua a decantare la sua professionalità, che ha da dire sulla mancia, che si lamenta del nome, alla fine sbuca dal sottorampa con una pistola in mano, prima di prendere i gioielli. E chi se n'era accorto?

E' impossibile inscatolare un film di Quentin Tarantino in un genere cinematografico,il tocco di genio che appare nei suoi film,permette l'evasione dagli schemi classici e rende il cineasta statunitense il più grande rivoluzionario, e forse genio incompreso,degli ultimi tempi.A partire dalle musiche,che adatta perfettamente ad ogni scena e situazione,possiamo intuire la non appartennza di Quentin a questo mondo medio-borghese e marerialista,ammiro immensamente Quentin e lo ringrazio per gli immensi capolavori che realizza per noi,che con entusiasmo ammiriamo