elgatoloco
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domenica 31 agosto 2014
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grande sempre, ken russell
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Sembra un altro Ken Russell, rispetto a quello dei"Diavoli", di"L'altra faccia dell'amore", di"Gothic"etc, invece no: mostra l'assurdità"delirante"del reale, in questo film tratto da un testo teatrale di David Hines e ispirato(sembra)dai racconti di un taxista... La mostra, ricorrendo alla voce/presenza corporea di Theresa Russell, per nulla parente(è statunitense, Ken era inglese), bravissima nel suo ruolo. Da vedere-rivedere, meditare, è più efficace, contro la prostituzione e il ricorso alla stessa, di ogni inutile predica di preti e moralisti. Ci mostra una"tranche de vie", che però diventa, con intelligenza, una"tranche de tarte", per dirla con l'immagine fulminante di Alfred Hitchcock.
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Sembra un altro Ken Russell, rispetto a quello dei"Diavoli", di"L'altra faccia dell'amore", di"Gothic"etc, invece no: mostra l'assurdità"delirante"del reale, in questo film tratto da un testo teatrale di David Hines e ispirato(sembra)dai racconti di un taxista... La mostra, ricorrendo alla voce/presenza corporea di Theresa Russell, per nulla parente(è statunitense, Ken era inglese), bravissima nel suo ruolo. Da vedere-rivedere, meditare, è più efficace, contro la prostituzione e il ricorso alla stessa, di ogni inutile predica di preti e moralisti. Ci mostra una"tranche de vie", che però diventa, con intelligenza, una"tranche de tarte", per dirla con l'immagine fulminante di Alfred Hitchcock... El Gato
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weach
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venerdì 8 aprile 2011
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un letamaio che potrebbe essere rugiada
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Partiamo da una commento del grandissimo , compianto scrittore e giornalista Indro Montanalelli su Whoare dell' anno 1993 di questo sostanziale teneore :" anche in un letamaio bisogna entrarci senza pregiudizi .......potremmo scoprire anche qui della rugiada "
Da questa premessa ora entriamo in Whore di Ken Russell.
E' qualcosa di più di un documentario sulla professione più antica del mondo; pittosto esprima la libertà di un regista che non accetta mai compremessi nel suo modo di comuncare, forte , incisivo concreto, libero e senza condizionamenti.
Ci introduce Liz ,alias Theresa Russell ,sciorinando una casistica invidiabile di situazioni, con dovizia di immagini , perversioni, dipendenze , frustrazioni , povertà morali, pochezza in genere , solitudine anche , ancora mancanza di comunicazione ; poi aggiungerei tristezza , rassegnazione , schiavitù, ma anche dipendenza da una professione che dilapida un patrimonio energetico e spirituale sul patibolo di un materialismo quasi animalesco.
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Partiamo da una commento del grandissimo , compianto scrittore e giornalista Indro Montanalelli su Whoare dell' anno 1993 di questo sostanziale teneore :" anche in un letamaio bisogna entrarci senza pregiudizi .......potremmo scoprire anche qui della rugiada "
Da questa premessa ora entriamo in Whore di Ken Russell.
E' qualcosa di più di un documentario sulla professione più antica del mondo; pittosto esprima la libertà di un regista che non accetta mai compremessi nel suo modo di comuncare, forte , incisivo concreto, libero e senza condizionamenti.
Ci introduce Liz ,alias Theresa Russell ,sciorinando una casistica invidiabile di situazioni, con dovizia di immagini , perversioni, dipendenze , frustrazioni , povertà morali, pochezza in genere , solitudine anche , ancora mancanza di comunicazione ; poi aggiungerei tristezza , rassegnazione , schiavitù, ma anche dipendenza da una professione che dilapida un patrimonio energetico e spirituale sul patibolo di un materialismo quasi animalesco.
Liz, parla, riflette , assorbe tutto o quasi, oramai è solo Whore; Whore è dentro di lei e difficilmente troverà la luce che forse avrebbe meritato per tanto spavalderia,coraggio, autoironia , per la energia che diffonde nel proscenio, per la capacità acquisita di assorbire tutto .Purtoppo è imprigionata nel suo triste clichè.
Theresa Russell, splendida attrice , è forte e fragile : forte perché affronta , fragile perché non è felice pensando che la felictà non sia di questo mondo , tantomeno di sua spettanza
La Liz di Ken Russel. assorbe tutta la personalità libera , senza fronzoli,culturalmente indipendente del regista ;Liz , pur nel dolore riesce a vedre delle "rugiada" nella sua professione sofferta e difficile di Whore .........forse è un eccellente strumento di comuinicazione nel mercimonio dell umanità.
Bel film , breve , sostanzioso ,da vedere, merita quattro luccicanti stelle d'oro .
grazie
weach illuminati
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weach
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giovedì 7 aprile 2011
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whore che vorrebbe sorirdere ma che non può
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Whore di ken russell
è qualcosa di più di un docomentario sulla professione più antica del momdo; pittosto esprima la libertà di un regista che non accetta mai compremessi nel suo modo di comuncare, forte , incisivo concreto, libero e senza condizionamenti.
Ci introduce Liz ,alias Theresa Russell ,sciorinando una casistica invidiabile di situazioni, con dovizia di immagini , perversioni, dipendenze , frustrazioni , povertà morali, pochezza in genere , solitudine anche , ancora mancanza di comunicazione ; poi aggiungerei tristezza , rassegnazione , schiavitù, ma anche dipendenza da una professione che dimentica e, o meglio distrugge il se profondo, dilapidando un patrimonio energetico e spirituale sul patibolo di un materialismo quasi animalesco.
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Whore di ken russell
è qualcosa di più di un docomentario sulla professione più antica del momdo; pittosto esprima la libertà di un regista che non accetta mai compremessi nel suo modo di comuncare, forte , incisivo concreto, libero e senza condizionamenti.
Ci introduce Liz ,alias Theresa Russell ,sciorinando una casistica invidiabile di situazioni, con dovizia di immagini , perversioni, dipendenze , frustrazioni , povertà morali, pochezza in genere , solitudine anche , ancora mancanza di comunicazione ; poi aggiungerei tristezza , rassegnazione , schiavitù, ma anche dipendenza da una professione che dimentica e, o meglio distrugge il se profondo, dilapidando un patrimonio energetico e spirituale sul patibolo di un materialismo quasi animalesco.
Liz, parla, riflette , assorbe tutto , o quasi oramai Whore è dentro di lei e difficilmente troverà la luce che forse avrebbe meritato per la sua spavalderia, per la energia che diffonde nel proscenio , per il senso “autoironico” , per la capacità acquisita di assorbire tutto , per una voglia di essere felice ma che non può esprimere imprigionata come è in un triste clichè.
Theresa Russell, splendida attrice , è forte e fragile : forte perché affronta , fragile perché non è felice pensando che la felictà non sia di quetso mondo , tantomeno di sua spettanza
La sua Theresa .è parto di un sapiente Ken Russell ,sempre ispirato, che va diritto, dove lo porta il suo istinto di artista ,completamente libero dai condizionamenti di culture pervadenti.
Bel film , breve , sostanzioso ,da vedere, merita quattro luccicanti stelle d'oro .
grazie
weach illuminati
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cianoz
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lunedì 6 dicembre 2010
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film ridicolo
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"filmato con tono di premeditata e accanita sgradevolezza, cercando di rispecchiare con onestà la materia"
Ma quando mai? Il realismo di questo film è zero. Il linguaggio usato da prostituta e clienti è del tutto surreale, edulcorato a livelli tali da renderlo ridicolo. Invece di usare un linguaggio reale come è nella realtà si sentono frasi addolcite e termini ammorbiditi in ogni discorso, rendendo i film completamente distaccato dal mondo reale. Una ricostruzione sbagliata e fuorviante di qualcosa che più o meno tutti conosciamo essere molto, ma molto di più crudo e diretto. Pellicola da bruciare.
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paride86
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venerdì 15 ottobre 2010
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bello
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Non credo sia casuale un film su una prostituta dopo il successo dello zuccheroso e inverosimile "Pretty Woman". "Whore" è tutt'altro che sdolcinato, seppure non manchi di momenti ilari o sopra le righe; è un film-documentario, anche per via del continuo monologo di Liz, la protagonista, che racconta il suo mestiere senza incappare in banalità o facili sterotipi.
Mi è piaciuto molto, anche se il finale è un po' edulcorato.
Ottima Theresa Russel.
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venerdì 26 ottobre 2007
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