Ritorno al Futuro - Parte III

Se pensaba, como muchos saben, que"Back to future"de Zemeckis fuera una pelicula"unitaria", quiere decir capaz de tener juntos tiempos diferentes en una sola pelicula, pero, como se vio'despues, la cosa no se realizo'y entonces va muy bien esta Part III, donde el "fisico del futuro"se enamora y su joven amigo lo busca y va ser amigo en cada situacio'n. Muy simpatica la parodia del"West"muy selvage, con la figura del bandido pistolero muy brutal, verdadera"bestia"y tambie'n la idea que Michael J.,Fox, alias Mc Fly se haga pasar de Cloint Eastwood, como imagen simbolica prototipica del"nuevo tiempo"donde "the Old West"se puede ver solamente al cine o en la TV. [+]

Se pensaba, como muchos saben, que"Back to future"de Zemeckis fuera una pelicula"unitaria", quiere decir capaz de tener juntos tiempos diferentes en una sola pelicula, pero, como se vio'despues, la cosa no se realizo'y entonces va muy bien esta Part III, donde el "fisico del futuro"se enamora y su joven amigo lo busca y va ser amigo en cada situacio'n. Muy simpatica la parodia del"West"muy selvage, con la figura del bandido pistolero muy brutal, verdadera"bestia"y tambie'n la idea que Michael J.,Fox, alias Mc Fly se haga pasar de Cloint Eastwood, como imagen simbolica prototipica del"nuevo tiempo"donde "the Old West"se puede ver solamente al cine o en la TV.  Toda la pelicula no es menos importante che la primera o la segunda parte, si estamos(como se dee hacer, de toda manera)a la estrucutra existente.   Los actores actuan muy bien, incluida Mary Steenburgen, que es una"new entry".   Eiugen [-]

"Back To Future Part III"(Robert Zemeckis, anche soggetto e sceneggiatura in collaborazione, 1990), muovendosi nell'ambito della trilogia, non poteva contenere elementi di originalità"totale"rispetto alle prime due partiperaltro originariamente, doveva esserci un film unico e conclusivo, racchiuso nella Prt II, poi, però, questione di lunghezza eccessiva del racconto, hanno indotto anche i produttori a prevedere un"nuero III"); in ogni caso riesce a non essere banale rispetto alle prime due"puntate"; A)funziona il tema "on the road in the time", dove l'ispirazione della"time machine"di H.G.Wells si lega alla teoria della relatività einsteiniana B) muovendosi, qui, tra 1955 e 1885(con un"rinculo"nel tempo, evidentemente, rispetto al 1985, che doveva essere il punto di partenza), qui si ha la parodia del genere western, con tanto di bandito veramente"sporco e cattivo"(lo erano anche gli eroi. [+]

"Back To Future Part III"(Robert Zemeckis, anche soggetto e sceneggiatura in collaborazione, 1990), muovendosi nell'ambito della trilogia, non poteva contenere elementi di originalità"totale"rispetto alle prime due partiperaltro originariamente, doveva esserci un film unico e conclusivo, racchiuso nella Prt II, poi, però, questione di lunghezza eccessiva del racconto, hanno indotto anche i produttori a prevedere un"nuero III"); in ogni caso riesce a non essere banale rispetto alle prime due"puntate"; A)funziona il tema "on the road in the time", dove l'ispirazione della"time machine"di H.G.Wells si lega alla teoria della relatività einsteiniana B) muovendosi, qui, tra 1955 e 1885(con un"rinculo"nel tempo, evidentemente, rispetto al 1985, che doveva essere il punto di partenza), qui si ha la parodia del genere western, con tanto di bandito veramente"sporco e cattivo"(lo erano anche gli eroi.antieroi di Sergio Leone, perlattro, anche se con qualche eccezione), con il vecchietto del saloon, lo sceriffo un po'suonato ma tutto sommato accettabile, la maestrina che arriva nel luogfo di destinazione e di cui s'innamora lo"scienziato un po'pazzo"(Christopher Lloyd)e il suo giovane"assistente"(Michael Fox)gli"regge la corda". Che poi qui lo scienziato"in the wild West"sia un maniscalco è un'altra storia, anch'essa non indifferente nell'economia della vicenda complessiva, certo. Tra le interpreti femminili, Mary Steenbugen e Michael Fox fanno la loro parte non solo con diligenza, ma decisamente di più, contribuendo a quel progetto di Zemeckis, che per molti rimane solo o quasi(e sarebbe un grande errore considerarlo solo tale)di"Forrest Gump"e di qualche film precedente, mentre in tutta la sua ricca filmografia ha saputo essere originale e coerente con le proprie premesse di un cinema"divertente"mai banale. El Gato [-]

E' una pellicola che, pur inferiore a mio avviso rispetto ai due precedenti episodi della saga, continua a mantenere una sua freschezza espressiva e una meravigliosa capacità di incantare lo spettatore, di farlo sognare. L'idea del viaggio nel tempo, pur se ripresa da moltri altri film, è declinata con originalità ed estrema perizia tecnica e di sceneggiatura. Anche la scenografia e la fotografia sono curate con grande sapienza e intuito. Tuttavia non me la sento per questo episodio di assegnare il massimo punteggio, proprio a causa di un confronto con i due precedenti capitoli, che rasentano la perfezione ad ogni livello di osservazione. [+]

E' una pellicola che, pur inferiore a mio avviso rispetto ai due precedenti episodi della saga, continua a mantenere una sua freschezza espressiva e una meravigliosa capacità di incantare lo spettatore, di farlo sognare. L'idea del viaggio nel tempo, pur se ripresa da moltri altri film, è declinata con originalità ed estrema perizia tecnica e di sceneggiatura. Anche la scenografia e la fotografia sono curate con grande sapienza e intuito. Tuttavia non me la sento per questo episodio di assegnare il massimo punteggio, proprio a causa di un confronto con i due precedenti capitoli, che rasentano la perfezione ad ogni livello di osservazione. Anche per questo film, ad ogni modo, si può sottolineare l'ottimo livello della recitazione degli attori protagonisti, che non esitano ad interpretare i personaggi con leggerezza ed estrema ironia. Del resto si tratta pur sempre di un genere cinematografico di intrattenimento, e la pellicola è confezionata per sedurre l'interesse della gran parte del pubblico. E purtuttavia i personaggi appaiono ben delineati, anche se ovviamente in modo volutamente caricaturale viste le tematiche fantastiche che si affrontano. Un (quasi-)capolavoro a mio giudizio.

terzo episodio, il più sensato e avventuristico, un capolavoro d'ingegneria d'holliwood,
istruttivo e diretto... mettendo al bando le cance e buffonate, anche se gli effetti speciali
di 20 anni fa non potevano competere ancora con le tecniche e l'apporto migliore... che, solo il progresso
odierno... hanno potuto fornire, con trovate pirotecniche e avventure inaspettate... il doc che
prepara la macchina e impartisce tutte le istruzioni,
guardando con perplessità il pubblico tramite l'obbiettivo... nel prescrivere il
futuro è spettacolo scienza e cultura,
peccato poi per il morbo di parkinson e le vicissitudini che hanno colpito fox, questo è cmq il migliore della saga.

La recensione del Morandini è blasfemia. Poverino, deve essere redento.....

rispetto al due che era un po fiacco non ce paragone,molto meglio ora bella l'idea della fantascienza nel western,scene divertenti come alla fine sul treno,coinvolgente e con molte trovate interessanti dopo il primo il più bello della saga,un film che ancora sorprende e di cui il divertimento lo valorizza una degna dconclusione di una trilogia memorabile la cui bellezza oggi è difficilmente raggiungibile.i dizionari sempre ingiusti con zemeckis,che è assolutamente bravissimo.

Splendido:è l'unico aggettivo che mi viene in mente per descrivere il terzo capitolo di una saga fantascentifica e ridicola allo stesso tempo.Come sempre Zemeckis(appoggiato da uno spielberg in forma produttiva)ridefiisce i ruoli dei protagonisti senza però cambiare gli aspetti di base.Con un Marty meno sentimentale e con un Doc meno razionale il risultato è sempre lo stesso dei primi due film:divertimento e avventura garantiti!

In linea con gli altri 2 capitoli, forse un po' sottotono perchè non universalizza ma si focalizza solo sullo sfondo western ma per il resto è un'ottimo film che diverte, e conclude degnamente una trilogia come ce ne sono ben poche in giro...

come tutta la trilogia. in effetti la trilogia si potrebbe considerare come un film unico lungo 6 ore...

E col finale della trilogia si va nel vecchio west! Buona idea per i film un po' fumettistici (non in senso negativo!) come la serie di "Ritorno al futuro". Ho definito "fumettistici" questi films perchè questi viaggi nel tempo avanti e indietro si trovano spesso anche interpreteti da Topolino e Pippo non solo nei fumetti recenti di autori italiani, ma anche in vecchi fumetti anni'50 scritti e disegnati da Floyd Gottfredson (l'inventore di Eta Beta) in cui Topolino andava avanti e indietro nel tempo con l'inventore della macchina: uno zio di Pippo scienziato svitato! Quindi portare il finale delle trilogia nel vecchio west la ritengo una buona idea! Colpisce che il western a cui fa riferimento sia "Per un pugno di dollari" del nostro Sergio Leone (di cui si vedeva una piccola sequenza anche in "Ritorno al futuro II")specialmente nella nella scena della corazza nascosta sotto il poncho. [+]

E col finale della trilogia si va nel vecchio west! Buona idea per i film un po' fumettistici (non in senso negativo!) come la serie di "Ritorno al futuro". Ho definito "fumettistici" questi films perchè questi viaggi nel tempo avanti e indietro si trovano spesso anche interpreteti da Topolino e Pippo non solo nei fumetti recenti di autori italiani, ma anche in vecchi fumetti anni'50 scritti e disegnati da Floyd Gottfredson (l'inventore di Eta Beta) in cui Topolino andava avanti e indietro nel tempo con l'inventore della macchina: uno zio di Pippo scienziato svitato! Quindi portare il finale delle trilogia nel vecchio west la ritengo una buona idea! Colpisce che il western a cui fa riferimento sia "Per un pugno di dollari" del nostro Sergio Leone (di cui si vedeva una piccola sequenza anche in "Ritorno al futuro II")specialmente nella nella scena della corazza nascosta sotto il poncho. Tenera l'idea del vecchio scenziato che si innamora della giovane maestra appassionata di Giulio Verne; buona l'idea dei nonno e bisnonni dei personaggi interpretati dagli stessi attori dei loro nipoti e pronipoti. Un po' da suspence la fuga finale sul treno con le acrobazie della maestra sulla locomotiva! La macchina del tempo a vapore è poi proprio disneyana, specialmente quando ritira le ruote e vola! Degna di Archimede Pitagorico! Comunque un piacevole terzo episodio e puona la morale della trilogia: "Costruire il nostro futuro dipende da noi!" (Io ci aggiungerei:" magari con un po' di aiuto da parte della dea bendata!"). [-]