Il film del 1988, una delle tante trasposizioni cinematografiche di The Fall of the House of Usher di Edgar Allan Poe, diretto da Alan Birkinshaw e che ricorda per la scenografia, i colori accesi e la location, la serie dei Dracula anni ’70 con Christopher Lee, non è per nulla fedele al testo originario del racconto e se ne discosta per eccesso con una trama inutilmente arzigogolata in cui la protagonista, Romy Windsor, è costretta ad un continuo andirivieni attraverso innumerevoli passaggi segreti per le stanze del castello fino alla noia totale o in alternativa al ridicolo. Oliver Reed e Donald Pleasence, nella parte dei due fratelli assassini uno più pazzo dell’altro, non riescono a risollevare le sorti di un film che non va oltre il B-movie di genere.