paride86
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lunedì 27 gennaio 2014
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magnifico
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Grottesco e intrigante film di Martin Scorsese che mostra le assurde peripezie di Paul, tutte vissute in una sola, torbida notte.
Sicuramente è una delle pellicole più riuscite del Maestro
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fedson
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giovedì 7 novembre 2013
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la notte di paul hackett
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Dopo l'inspiegabile insuccesso (almeno al botteghino) di "Re Per Una Notte", Scorsese tenta di rilanciarsi tramite una più che geniale commedia a tratti thriller e a tratti noir. Il protagonista della sfortunata e bizzarra vicenda è Paul Hackett, programmatore di computer di una società informatica di New York. Un giorno conosce una ragazza e i due decidono di incontrarsi una sera. Da quella che doveva essere una semplice uscita con una ragazza, per Paul si rivelerà asurdamente un'infernale catena di sinistre e stravaganti situazioni che lo vedranno coinvolto dalla testa ai piedi. Il povero Paul sembra riassumere l'emblema del tipico newyorkese: lavoratore, frettoloso, nervoso, arrabbiato, nonché abitante di una metropoli che, almeno la notte, sembra non risparmiare nessuno.
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Dopo l'inspiegabile insuccesso (almeno al botteghino) di "Re Per Una Notte", Scorsese tenta di rilanciarsi tramite una più che geniale commedia a tratti thriller e a tratti noir. Il protagonista della sfortunata e bizzarra vicenda è Paul Hackett, programmatore di computer di una società informatica di New York. Un giorno conosce una ragazza e i due decidono di incontrarsi una sera. Da quella che doveva essere una semplice uscita con una ragazza, per Paul si rivelerà asurdamente un'infernale catena di sinistre e stravaganti situazioni che lo vedranno coinvolto dalla testa ai piedi. Il povero Paul sembra riassumere l'emblema del tipico newyorkese: lavoratore, frettoloso, nervoso, arrabbiato, nonché abitante di una metropoli che, almeno la notte, sembra non risparmiare nessuno. Girato in sole otto settimane (in orari puramente notturni) in un periodo in cui lo stesso Scorsese fu costretto ad avvalersi di una piccola produzione indipendente per mancanze economiche, Fuori Orario raffigura quel sinistro periodo in cui lo stesso Scorsese si è ritrovato come lo stesso Paul: sfortunato nei suoi tentativi di riscattarsi, ma carico di voglia di vivere (come dirà il protagonista in una piccola scena di ballo). Ed è un protagonista, questo, che si immerge completamente, nella sua vulnerabilità e paura, in una serie di (dis)avventure che si avvalgono di microscopici dettagli che accattivano l'attenzione dello spettatore verso una miriade di personaggi controcorrente che proporanno (casualmente e non) alcuni oggetti di natura simbolica al solitario Paul. La banconta da venti dollari, le chiavi del suo appartamento, la statua, il fermacarte, sono tutti elementi artefici di coincidenze che condurranno lo spettatore a porsi, a fine film, infinite domande prive di risposta. Ed è proprio questo il vero gusto del film. Ci si immerge completamente nella lunga notte dell'immensa metropoli che prenderà di mira il braccato e bagnato Paul; ci si immedesima in quest'ultimo e nella sua angoscia nei confronti della giornata storta; ci si incarna totalmente nella vicenda grazie anche a musiche e motivi che richiamano costantemente il rumore delle lancette di un'orologio intento a correre senza mai fermarsi, come se non vuole darci la possibilità di tornare indietro e capire i sottili perché di questo gioiello scorsesiano che vale veramente la pena vedere più di una volta.
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tiamaster
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martedì 28 agosto 2012
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surreale, magnifica black-comedy
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Angosciante,surreale,cinico e straripante di umorismo nero, fuori orario è uno dei tanti capolavori di uno dei miei registi preferiti: Martin Scorsese!!! Regia, sceneggiatura, montaggio e recitazione arrivano a livelli altissimi. Film ricco di personaggi e scene memorabili,ricche di ironia e stile.Un film che trasmette un genuino senso di angoscia e claustrofobia (he già.....anche una commedia può avere queste caratteristiche!!!), che più volte,grazie al suo stile folle e originale, sembra un sogno.Film che verrà sicuramente ricordato,una delle migliori commedie anni 80'.Indimenticabile e irriverente.
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francesco2
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martedì 21 agosto 2012
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qualche considerazione
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A scanso di equivoci, è un film godibile, (abbastanza) a tratti persino significativo; e ci può stare un Oscar alla REGIA.
Tuttavia, l'intreccio resta macchinoso, ed è troppo facile rispondermi che girando un film "Tutto in una notte")Titolo, ovviamente, della più convincente pellicola di Landis), non poteva che essere così. Ma c'è qualcos'altro che non funziona.
Ecco: le donne di questo film. Esagero se scrivo che, sotto sotto, l'ultimissima è l'unica che si salva? Persino il personaggio della scultrice, interpretato dalla Fiorentino, ha un che(Sic!) di bizzarro, nel farsi derubare in casa da alcuni amici.
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A scanso di equivoci, è un film godibile, (abbastanza) a tratti persino significativo; e ci può stare un Oscar alla REGIA.
Tuttavia, l'intreccio resta macchinoso, ed è troppo facile rispondermi che girando un film "Tutto in una notte")Titolo, ovviamente, della più convincente pellicola di Landis), non poteva che essere così. Ma c'è qualcos'altro che non funziona.
Ecco: le donne di questo film. Esagero se scrivo che, sotto sotto, l'ultimissima è l'unica che si salva? Persino il personaggio della scultrice, interpretato dalla Fiorentino, ha un che(Sic!) di bizzarro, nel farsi derubare in casa da alcuni amici. Per il resto, una galleria di nevrotiche, finte ingenue (Si pensi a quella che tenderà una trappola al protagonista). Come siamo solidali, invece, noi uomini: come il barista, per esempio, o i due inquilini, che credono a Dunne solo dopo vere visto le chiavi, ma che comunque non mi pare trasmettano la stesso senso di instabilità.
Questa galleria di figurine, al di là della discutibilità "Morale", incide anche e soprattutto sul risultato estetico del film.
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davidalcor
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venerdì 11 maggio 2012
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non capisco...
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Non capisco come questo film possa avere una media di 4 stellette...
Posso apprezzare il significato metaforico, posso apprezzare alcuni movimenti di cinepresa e alcune inquadrature, ma mi chiedo se questo basta per bilanciare gli aspetti negativi del film, una storia che non coinvolge essendo assurda fin dall'inizio senza essere divertente nè impressionante, un montaggio a dir poco fastidioso per il non rispetto della continuità e i tanti errori di posizionamento degli attori...
Forse basta il nome del regista a garantire 4 stellette?
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(di francesco2)
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break
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venerdì 16 dicembre 2011
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gustoso
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Grottesco puro! firmato Scorsese, senza dubbio il più originale dei suoi film.
Accade tutto in una notte, dove il protagonista vive una serie di avvenimenti e coincidenze inverosimili.
Un film insolito e geniale che merita a mio parere le 5 stelle. Nel suo genere è un capolavoro.
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amarolucano
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mercoledì 16 febbraio 2011
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godibilissimo
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Un film che inizialmente non sembra avere nulla da dire, poi con il correre dei minuti la storia prende corpo e il film diventa decisamente accattivante. Tra disavventure e sfortunate coincidenze, con tanta ironia e freschezza, questo film alla fine convince completamente e merita un voto altissimo...
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andrea b
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martedì 26 ottobre 2010
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una divertente commedia
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Un tecnico di computer capita per caso in un quartiere newyorkese,Soho,dove gli accadrà una disavventura dopo l' altra.Una commedia molto ironica ma che non sfocia mai nel banale.Nasce come film senza troppe pretese, ma diventa più di una piacevole operetta che ci mostra la sfortunata serie di eventi di Paul Hackett con un buona colonna sonora.Un personaggio capitato a sua insaputa in un mondo caotico che si oppone alla sua ordinaria vita priva di qualsiasi colpo di scena.Senz' altro una delle migliori commedie degli ultimi tempi.
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luca scialò
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domenica 5 settembre 2010
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un quartiere impazzito raccontato in salsa ironica
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Paul Hackett è un programmatore informatico, dalla vita tranquilla e forse anche monotona. In un bar conosce una ragazza molto carina, Marcy, che fa apprezzamenti sul libro che sta leggendo; lo invita a passare da una sua amica in serata, dove troverà anche lei. Giunto a destinazione, troverà un ambiente alquanto strambo, quasi impazzito e comincerà una serie di disavventure e assurde coincidenze; per una notte che sembra non voler terminare mai...
Film di Martin Scorsese, che ci presenta le viscere di uno dei tanti quartieri americani non con il delirio di Taxi Driver o la schizzofrenia di Mean Streets, bensì in chiave ironica; presentando allo spettatore un incubo che in fondo ognuno di noi ha fatto almeno una volta nella propria vita: quello di voler tornare disperatamente a casa, ma che per una serie di eventi assurdi pare non riuscirci mai.
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Paul Hackett è un programmatore informatico, dalla vita tranquilla e forse anche monotona. In un bar conosce una ragazza molto carina, Marcy, che fa apprezzamenti sul libro che sta leggendo; lo invita a passare da una sua amica in serata, dove troverà anche lei. Giunto a destinazione, troverà un ambiente alquanto strambo, quasi impazzito e comincerà una serie di disavventure e assurde coincidenze; per una notte che sembra non voler terminare mai...
Film di Martin Scorsese, che ci presenta le viscere di uno dei tanti quartieri americani non con il delirio di Taxi Driver o la schizzofrenia di Mean Streets, bensì in chiave ironica; presentando allo spettatore un incubo che in fondo ognuno di noi ha fatto almeno una volta nella propria vita: quello di voler tornare disperatamente a casa, ma che per una serie di eventi assurdi pare non riuscirci mai.
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chriss
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domenica 5 settembre 2010
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capolavoro metafisico by night...
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Fuori Orario (After Hours) è il capolavoro metafisico by night di Martin Scorsese. E' un film assurdo, quasi surreale. La sua trama, perfettamente circolare, fa pensare più ad un incubo notturno (e metropolitano) che ad altro. Sembra fatto apposta per gli insonni o per chi, come il protagonista, è in cerca di avventure galanti. Paul Hackett, un programmatore di computer, fa amicizia in un bar/ristorante con la bella biondina Marcy (Rosanna Arquette). La ragazza, che gradisce la sua compagnia, gli lascia il numero di telefono della sua amica Kiki, una scultrice che vive nel quartiere di Soho. Sono le 23e32 quando Paul esce di casa. Prende un taxi, guidato a gran velocità da un folle conducente.
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Fuori Orario (After Hours) è il capolavoro metafisico by night di Martin Scorsese. E' un film assurdo, quasi surreale. La sua trama, perfettamente circolare, fa pensare più ad un incubo notturno (e metropolitano) che ad altro. Sembra fatto apposta per gli insonni o per chi, come il protagonista, è in cerca di avventure galanti. Paul Hackett, un programmatore di computer, fa amicizia in un bar/ristorante con la bella biondina Marcy (Rosanna Arquette). La ragazza, che gradisce la sua compagnia, gli lascia il numero di telefono della sua amica Kiki, una scultrice che vive nel quartiere di Soho. Sono le 23e32 quando Paul esce di casa. Prende un taxi, guidato a gran velocità da un folle conducente. Gli unici 20 dollari che ha, gli volano via dal finestrino: un caso? No! E' il simbolo delle sfortune e delle stranezze che capiteranno al ragazzo. I personaggi del film sono grotteschi, surreali ed incomprensibili. Kiki è una scultrice masochista, sempre imbrattata, mentre la sua amica Marcy, che ha un marito ed un fidanzato, è stata recentemente violentata. E' ossessionata dalle creme per le bruciature. La cameriera, che odia il suo lavoro, mette trappole per topi sotto i piedi del letto. Una signora, venditrice ambulante di gelati, lo ospita a casa, apparentemente per medicargli la ferita che le ha procurato. Invece di medicarlo, si mette a leggere il pezzetto di giornale appiccicato sul braccio del ragazzo. Telefona, ma lei, in un certo senso, glielo impedisce. Paul le parla, ma lei non ascolta. Il buttafuori lo vuole far pelare da alcuni ragazzi della discoteca. Il tassinaro gli ruba i soldi rimediati da una scultura. Viene scambiato per un ladro e per questo inseguito da una folla di gente inferocita. Nemmeno il bigliettaio della metro o la polizia stessa lo ascoltano. Per finire in bellezza assiste ad un omicidio (il suicidio, non dico di chi, lo aveva già visto). Tornerà a casa per volere della sorte: dentro una scultura rubata da Neal e Pepe, due ladri incalliti. Alcune scene (proprio come l' ultima di Taxi Driver) sono velocizzate, come se il regista volesse sottolineare le angosce del protagonista. In effetti il film è ansiogeno, allucinante. A prima vista sembrerebbe senza senso: il senso, invece, c' è. Paul Hackett non riesce a tornare a casa, a prendere un taxi o la metro. Non riesce a parlare con la polizia o con la gente che ha conosciuto. E' un film sull' incomunicabilità dell' uomo moderno e sul vuoto e la falsità che lo circonda e lo opprime. Paul non viene capito non per volere di Scorsese o di Joseph Minion (soggetto e sceneggiatura), ma per l' insignificanza e la banalità degli altri. Il film non è violento, ma è come se, ad una persona normale, gli venisse fatta una specie di violenza psicologica. I personaggi che 'sfiora appena' sono ottusi e non vogliono ascoltare. Anche Paul, schiacciato forse dalla monotonia della vita e catapultato in un mondo non suo, finisce per perdersi in questo strano mondo notturno: affascinante, ma paralizzato e paralizzante. Davvero un grande incubo, assolutamente da vedere e collezionare. Una commedia nera e grottesca su 'le mal de vivre'. Cinque stelle d' oro a Scorsese ed ad uno dei miei film più cari. E' entrato, di diritto, nella mia personale collezione privata di film. Palmieri Christian...
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