steffa
|
martedì 14 novembre 2023
|
tedio
|
|
|
|
stento a credere che esistano persone tanto idiote quanto il protagonista
|
|
[+] lascia un commento a steffa »
[ - ] lascia un commento a steffa »
|
|
d'accordo? |
|
parsifal
|
venerdì 10 novembre 2023
|
viaggio al termine della notte
|
|
|
|
Lungometraggio del 1985 del Maestro M.Scorzese, incentrato su una narrazione metropolitana, come il precedente “ Taxi Driver” ma in chiave comico- grottesca. Il protagonista, in questo caso , non è R.De Niro, ma G. Dunne, che possedeva i diritti sulla sceneggiatura originale e questo influì in maniera determinante sull’attribuzione del ruolo. Paul Hackett, programmatore informatico, conduce una vita regolare e a tratti noiosa e decide di dare una scossa al suo vivere, contattando una ragazza appena conosciuta in un caffè notturno. La ragazza, P.Arquette, si mostra disponibile ad un incontro m arivela sin da subito la sua natura ondivaga, ambigua e contraddittoria con la quale Paul, fin troppo razionale, non riesce ad essere empatico.
[+]
Lungometraggio del 1985 del Maestro M.Scorzese, incentrato su una narrazione metropolitana, come il precedente “ Taxi Driver” ma in chiave comico- grottesca. Il protagonista, in questo caso , non è R.De Niro, ma G. Dunne, che possedeva i diritti sulla sceneggiatura originale e questo influì in maniera determinante sull’attribuzione del ruolo. Paul Hackett, programmatore informatico, conduce una vita regolare e a tratti noiosa e decide di dare una scossa al suo vivere, contattando una ragazza appena conosciuta in un caffè notturno. La ragazza, P.Arquette, si mostra disponibile ad un incontro m arivela sin da subito la sua natura ondivaga, ambigua e contraddittoria con la quale Paul, fin troppo razionale, non riesce ad essere empatico. Decide di andarsene, dopo uno scatto d’ira. Il gesto, apparentemente innocuo , procurerà una serie di reazioni a catena, anche estreme e cruente, che proietteranno Paul in una dimensione lui sconosciuta e molto difficile da gestire. Una serie di peripezie lo metteranno a dura prova; fughe notturne, metrò svanito, baristi di grande bontà ma solo in apparenza, donne isteriche che gli daranno la caccia e via dicendo, senza esclusione di colpi. Il film doveva essere diretto da T.Burton, inizialmente. Scorzese appare in un cameo, nella scena girata in un locale notturno, durante una serata dedicata ai Mohawak. Gradevole e pungente commedia nera, sempre attuale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
giulio andreetta
|
martedì 18 agosto 2020
|
film indimenticabile
|
|
|
|
L'atmosfera onirica di questo film mi ha sempre affascinato. Innazitutto Fuori Orario è ambientato in una notte, e, si sa, la notte è misteriosa, enigmatica, oscura, e dunque estremamente seducente. Ma la bellezza sconfinata di una fotografia che coglie della notte gli elementi più bizzarri fa sognare lo spettatore come se egli effettivamente fosse il protagonista di questo racconto. Tutto inizia con un incontro casuale tra un distratto e indeciso informatico e una donna misteriosa con la passione per la letteratura. Si incontreranno una seconda volta, sempre nella stessa notte, ma in questa occasione vi saranno sviluppi imprevedibili.
[+]
L'atmosfera onirica di questo film mi ha sempre affascinato. Innazitutto Fuori Orario è ambientato in una notte, e, si sa, la notte è misteriosa, enigmatica, oscura, e dunque estremamente seducente. Ma la bellezza sconfinata di una fotografia che coglie della notte gli elementi più bizzarri fa sognare lo spettatore come se egli effettivamente fosse il protagonista di questo racconto. Tutto inizia con un incontro casuale tra un distratto e indeciso informatico e una donna misteriosa con la passione per la letteratura. Si incontreranno una seconda volta, sempre nella stessa notte, ma in questa occasione vi saranno sviluppi imprevedibili... Il film, diretto da Martin Scorsese, riesce a tenere desta l'attenzione dello spettatore senza l'ausilio di molti artifici tecnici. Ad incuriosire lo spettatore è anche la concezione filmica del tempo della narrazione, che quasi si identifica con il tempo della durata del film. Bravo, estremamente bravo, è l'attore principale, Griffin Dunne, che interpreta un uomo fragile, indeciso e introverso, che si metterà nei guai. Brave anche le due attrici principali, che impersonano due donne che condividono un attico a Soho. Accosterei questa pellicola ad un'altra opera curiosa, anch'essa ambientata di notte, I guerrieri della notte di Walter Hill. 5 stelline.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giulio andreetta »
[ - ] lascia un commento a giulio andreetta »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
mercoledì 25 luglio 2018
|
grande film, ironico e claustrofobico
|
|
|
|
Se passate un momento no, in cui il mondo vi fa schifo e voi anche, questo è il film adatto a voi. Trascinato da un ritmo incalzante e non ripetitivo, il film si gioca tutto su una serie di assurdità e di situazioni grottesche in cui lo spettatore si trova precipitato senza possibilità di togliere lo sguardo. Tutto in notturna in una New York da Guerrieri della notte, il film è pervaso da una linea surreale e ironica in cui i luoghi comuni sono sempre ribaltati e lo schema del gioco continuamente rimaneggiato.
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
maurito91
|
mercoledì 24 febbraio 2016
|
mozzafiato
|
|
|
|
Paul Hackett,programmatore informatico,una sera si ritrova in un bar a leggere per l'ennesima volta "Tropico Del Cancro" di Henry Miller ,il quale cattura l'attenzione di una ragazza di nome Marcy,la quale dopo una breve conversazione le fornisce il numero dell'amica Kiki,che vende fermacarte a forma di panino al formaggio.Conversando con questa ragazza,Paul si accorge attraverso indizi che ha subito ustioni e violenze dal ragazzo,versione che poi Marcy confermerà.L'intreccio del film si inizia a creare dal momento in cui Marcy e Paul fumano insieme della marijuana , quest'ultimo improvvisamente perde il controllo e maltratta verbalmente Marcy andandosene.Infatti Paul inizia ad arrivare in ritardo ovunque ;entra in un bar e la casa del proprietario che voleva dargli i soldi per tornare a casa si blocca,lui allora va a prendergli le chiavi ma viene rallentato dalla fuga di due ladri;vedendo Kiki legata va a sincerarsi di cosa fosse successo e scopre che la sua amica Marcy si è suicidata,lui pensa a causa sua.
[+]
Paul Hackett,programmatore informatico,una sera si ritrova in un bar a leggere per l'ennesima volta "Tropico Del Cancro" di Henry Miller ,il quale cattura l'attenzione di una ragazza di nome Marcy,la quale dopo una breve conversazione le fornisce il numero dell'amica Kiki,che vende fermacarte a forma di panino al formaggio.Conversando con questa ragazza,Paul si accorge attraverso indizi che ha subito ustioni e violenze dal ragazzo,versione che poi Marcy confermerà.L'intreccio del film si inizia a creare dal momento in cui Marcy e Paul fumano insieme della marijuana , quest'ultimo improvvisamente perde il controllo e maltratta verbalmente Marcy andandosene.Infatti Paul inizia ad arrivare in ritardo ovunque ;entra in un bar e la casa del proprietario che voleva dargli i soldi per tornare a casa si blocca,lui allora va a prendergli le chiavi ma viene rallentato dalla fuga di due ladri;vedendo Kiki legata va a sincerarsi di cosa fosse successo e scopre che la sua amica Marcy si è suicidata,lui pensa a causa sua. Torna al bar e lo ritrova chiuso,ci ritorna e lo ritrova aperto,e capisce che il proprietario del bar è il fidanzato di Marcy,dato che ha il portachiavi a forma di teschio,come il tatuaggio della donna.Arriva in ritardo all'appuntamento con Kiki in discoteca ,dato che ha trovato morta Marcy,incontra Julie,insoddisfatta del proprio lavoro,che finisce per urtare la sensibilità di Paul mostrandogli il fermacarte a forma di panino;Paul reagisce male e Julie gli promette vendetta:infatti attacca il ritratto che aveva fatto precedentemente a Paul con la scritta ladro sugli alberi,finendo per convincere un gruppo di persone tra cui Gail,che prima vuole soccorrere e poi diventa persecutrice di Paul,avendo visto il ritratto.Da qui c'è un plateau di emozioni negative che vanno dal senso di colpa per il non arrivare mai in orario all'angoscia dell'essere braccati e inseguiti,riconducibili al paragone fatto da parte di Paul tra la statua di cartapesta e "l'urlo" di Munch ,che sta a simboleggiare angoscia e terrore.La ciclicità della statua di cartapesta è evidente :presente all'inizio,presente anche alla fine ,questa volta come mezzo di salvezza per Paul,il quale viene ricoperto da carta e colla da June,riuscendo così a passare inosservato alla folla inferocita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maurito91 »
[ - ] lascia un commento a maurito91 »
|
|
d'accordo? |
|
soter25
|
venerdì 2 ottobre 2015
|
che ansia!
|
|
|
|
Un uomo è assediato dalle stramberie. Succede in un giorno qualsiasi dopo il lavoro, anzi, in una notte. L’ oscurità è macabra cornice d’ una città semidesertica e accidentalmente ostile, mentre all’inizio della storia si prospettavano cose di ben’ altra natura: il mezzo flirt con una ragazza al bar, l’invito a casa sua... Su un altro piano le ombre della notte simboleggiano la foschia del senso e l’ accesso in un onirismo allucinante, asfittico, dove il protagonista si ritrova bloccato in una stanza con un morto. Le emozioni sopraffanno le scelte razionali; quest’ uomo vorrebbe una via d’uscita ma non può trarsi fuori dal corso degli eventi, motivo per cui è costretto “a ballare”.
[+]
Un uomo è assediato dalle stramberie. Succede in un giorno qualsiasi dopo il lavoro, anzi, in una notte. L’ oscurità è macabra cornice d’ una città semidesertica e accidentalmente ostile, mentre all’inizio della storia si prospettavano cose di ben’ altra natura: il mezzo flirt con una ragazza al bar, l’invito a casa sua... Su un altro piano le ombre della notte simboleggiano la foschia del senso e l’ accesso in un onirismo allucinante, asfittico, dove il protagonista si ritrova bloccato in una stanza con un morto. Le emozioni sopraffanno le scelte razionali; quest’ uomo vorrebbe una via d’uscita ma non può trarsi fuori dal corso degli eventi, motivo per cui è costretto “a ballare”. “ Voglio tornare a casa, ma proprio non ci riesco” - è una frase emblematica...sebbene il protagonista non si mostri più preoccupato di me, quanto innervosito, indisposto e lieto, infine, di rientrare al lavoro di sempre dietro la scrivania. Questa realtà, ovvero la dipendenza dalla vita ordinaria e schematica, e il fatto di rimpiangerla in momenti inconsueti, fuori orario appunto – pensandoci - , è sicuramente la parte più grottesca del film. Un film per lo più allusivo. Incubo metropolitano, claustrofobico Martin Scorsese alla David Lynch.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a soter25 »
[ - ] lascia un commento a soter25 »
|
|
d'accordo? |
|
tarantinofan96
|
lunedì 13 aprile 2015
|
after hours
|
|
|
|
FUORI ORARIO è forse uno dei film meno conosciuti di Scorsese, o comunque un film di cui si parla poco, realizzato a basso budget.
Paul Hackett (Griffin Dunne) è un programmatore di computer, è single e svolge una vita tranquilla. Un giorno incontra una ragazza al bar e le chiede di uscire la sera stessa, ma da lì in poi la serata di Paul si trasformerà in una nottata all'insegna della follia in un susseguirsi di malintesi, situazioni imbarazzanti, omicidi e altro ancora.
[+]
FUORI ORARIO è forse uno dei film meno conosciuti di Scorsese, o comunque un film di cui si parla poco, realizzato a basso budget.
Paul Hackett (Griffin Dunne) è un programmatore di computer, è single e svolge una vita tranquilla. Un giorno incontra una ragazza al bar e le chiede di uscire la sera stessa, ma da lì in poi la serata di Paul si trasformerà in una nottata all'insegna della follia in un susseguirsi di malintesi, situazioni imbarazzanti, omicidi e altro ancora.
Fuori orario è un incubo apparentemente senza fine, un film che mostra un semplice programmatore (il lavoratore americano medio in generale) alle prese con la vita notturna e grezza di una New York cupa e angosciante.
La maestria di Scorsese ci regala una pellicola grottesca, piena di humor nero, con una regia sublime e un'ambientazione che riesce a rendere le situazioni allo stesso tempo divertenti e terrificanti.
Fuori Orario è un'opera circolare, una discesa negli spazi più bui della quotidianità che inizia e finisce nello stesso luogo; un film che ricorda Taxi Driver nel raccontare i pericoli e le assurdità della vita notturna americana, anche se, in questo caso, Scorsese ha usato più leggero e con più ironia.
Un film forse troppo snobbato, che si colloca tranquillamente tra le opere migliori del regista.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tarantinofan96 »
[ - ] lascia un commento a tarantinofan96 »
|
|
d'accordo? |
|
dario
|
martedì 6 maggio 2014
|
prevedibile
|
|
|
|
Il sospetto che Scorsese sia un regista sopravvalutato si rafforza con questo film, dove tutto è prevediile. Le cose si sanno molto tempo prima, il colpo di scena è telefonato. La storia risulta quindi incredibile, pretestuosa, inutile, poco suggestiva. Regia lenta, involuta, quasi compiaciuta e recitazione modesta. Griffin Dunne inadatto al ruolo.
|
|
[+] lascia un commento a dario »
[ - ] lascia un commento a dario »
|
|
d'accordo? |
|
noia1
|
sabato 3 maggio 2014
|
spunto affascinante
|
|
|
|
Un ragazzo accetta l’invito di una misteriosa ragazza, inizia una folle notte all’insegna di nevrosi e contrattempi.
Non c’è molto da dire, Scorzese è perfetto come sempre nel dirigere e se si dovessero cominciare ad elencare i suoi meriti non basterebbe la pagina corrente.
La storia è originalissima, tutta svolta in una sola notte in quel lasso di tempo che da sempre affascina tutti, fuori orario e cioè troppo tardi per star svegli, il punto della notte dove la città è ferma e nel quale ci si può aspettare qualsiasi tipo di stravolgimento nel corso delle cose. Una serie di dialoghi scanditi da una trama non priva di guizzi e tensione, il protagonista si trova nel corso dello svolgimento ad avere a che fare con personaggi sempre più fuori luogo al centro di situazioni sempre più grottesche e piene di sorprese stravaganti ricche di humour e tensione.
[+]
Un ragazzo accetta l’invito di una misteriosa ragazza, inizia una folle notte all’insegna di nevrosi e contrattempi.
Non c’è molto da dire, Scorzese è perfetto come sempre nel dirigere e se si dovessero cominciare ad elencare i suoi meriti non basterebbe la pagina corrente.
La storia è originalissima, tutta svolta in una sola notte in quel lasso di tempo che da sempre affascina tutti, fuori orario e cioè troppo tardi per star svegli, il punto della notte dove la città è ferma e nel quale ci si può aspettare qualsiasi tipo di stravolgimento nel corso delle cose. Una serie di dialoghi scanditi da una trama non priva di guizzi e tensione, il protagonista si trova nel corso dello svolgimento ad avere a che fare con personaggi sempre più fuori luogo al centro di situazioni sempre più grottesche e piene di sorprese stravaganti ricche di humour e tensione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a noia1 »
[ - ] lascia un commento a noia1 »
|
|
d'accordo? |
|
molinari marco
|
domenica 9 febbraio 2014
|
il gioiellino del cinema mondiale
|
|
|
|
Si è soliti affermare che la strada che conduce all’inferno sia lastricata da buone intenzioni. E basterebbe seguire la vicenda di Paul Hackett per averne conferma. Infatti, nonostante il protagonista di questo film ci provi in tutti i modi a fare la cosa giusta - nei rapporti interpersonali (la gentilezza e la solidarietà con cui si approccia a tutti gli strambi esseri che incrocia lungo il suo cammino) come nelle semplici azioni (lo sciacquone del bagno, la statua sottratta ai ladri, la liberazione di Kiki dalla sua tenuta bondage)- non riesce mai ad azzeccarne una, finendo col cacciarsi nell’occhio del ciclone per opera delle sue stesse mani. Questo perché non riesce a capire che nel mondo in cui si ritrova costretto a vivere per una sola interminabile notte, vigono regole ben diverse dal mondo yuppie in cui conduce la sua esistenza ordinaria.
[+]
Si è soliti affermare che la strada che conduce all’inferno sia lastricata da buone intenzioni. E basterebbe seguire la vicenda di Paul Hackett per averne conferma. Infatti, nonostante il protagonista di questo film ci provi in tutti i modi a fare la cosa giusta - nei rapporti interpersonali (la gentilezza e la solidarietà con cui si approccia a tutti gli strambi esseri che incrocia lungo il suo cammino) come nelle semplici azioni (lo sciacquone del bagno, la statua sottratta ai ladri, la liberazione di Kiki dalla sua tenuta bondage)- non riesce mai ad azzeccarne una, finendo col cacciarsi nell’occhio del ciclone per opera delle sue stesse mani. Questo perché non riesce a capire che nel mondo in cui si ritrova costretto a vivere per una sola interminabile notte, vigono regole ben diverse dal mondo yuppie in cui conduce la sua esistenza ordinaria. Una di queste regole, sembra suggerirci Scorsese, è che chiedere scusa non serve praticamente a nulla. Semmai solo a peggiorare le cose. E Paul non fa altro che chiedere scusa a tutti coloro in cui si imbatte, nel disperato tentativo di poter ottenere un briciolo di comprensione, forse perché inconsciamente consapevole del fatto di trovarsi fuori luogo. O fuori orario per l’appunto. Stando così le cose, Paul appare completamente incapace di vivere perché nel momento stesso in cui si ritrova a dover affrontare il presente, rappresentato da un nuovo incontro, lui è ancora impegnato col fare i conti con il suo recentissimo passato. E quando finalmente incontra un uomo che è disposto a stare ad ascoltare tutta la sua storia e che potrebbe rappresentare la fine di tutti i suoi guai, non è in grado di lasciarsi tutto alle spalle e alla prima occasione, quasi inspiegabilmente, torna indietro sui suoi passi, consegnandosi nelle mani della sua carnefice. Non sarà di certo un caso se Paul terminerà la sua odissea notturna in una forma che non gli permette di compiere il minimo movimento, trasformandosi in una sorta di opera d’arte postmoderna che altro non rappresenta se non l’angoscia esistenziale dell’individuo. Un’arte che, lungi da avere potenzialità salvifiche, sembra solo essere in grado di spingere l’individuo nel baratro della follia. Tutto questo fa di Fuori orario un film dal fascino irresistibile e intramontabile. Un film che non ci si stanca mai di vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a molinari marco »
[ - ] lascia un commento a molinari marco »
|
|
d'accordo? |
|
|