germinal
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lunedì 8 ottobre 2007
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il doppio volto dei vanzina
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Il cinema dei fratelli Vanzina ha senza dubbio un duplice volto, l'uno antitetico all'altro. Da un parte, almeno in questo film ma se non erro in molti altri, gli autori sparano, azzeccandola, qualche cartuccia contro il razzismo classista di una facilmente identificabile borghesia gentilizia della capitale, qui incarnata dalla gens Covelli col figlio gay-chic di ritorno dal master negli Stati uniti o
col figlio telesportdipendente (segue il campionato di football americano su canale 5). Dalla parte opposta trovate assai modeste, di comicità fine a se stessa, a volte decisamente poco divertente per via del taglio improntato a un escusivismo domestico d'alta borghesia. In questa parte della barricata troviamo
gli indizi che ci lasciano intuire come, dopotutto, i Vanzina sposino quel modello di società neocapitalistica, zuccona, razzistella attraversata da una spensieratezza che si traduce in un mal dissimulato spleen esistenziale.
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Il cinema dei fratelli Vanzina ha senza dubbio un duplice volto, l'uno antitetico all'altro. Da un parte, almeno in questo film ma se non erro in molti altri, gli autori sparano, azzeccandola, qualche cartuccia contro il razzismo classista di una facilmente identificabile borghesia gentilizia della capitale, qui incarnata dalla gens Covelli col figlio gay-chic di ritorno dal master negli Stati uniti o
col figlio telesportdipendente (segue il campionato di football americano su canale 5). Dalla parte opposta trovate assai modeste, di comicità fine a se stessa, a volte decisamente poco divertente per via del taglio improntato a un escusivismo domestico d'alta borghesia. In questa parte della barricata troviamo
gli indizi che ci lasciano intuire come, dopotutto, i Vanzina sposino quel modello di società neocapitalistica, zuccona, razzistella attraversata da una spensieratezza che si traduce in un mal dissimulato spleen esistenziale. E la loro carta debole, troppo inconsistente per riscattare nel complesso la sostanza
già deficitaria della commedia di costume. Eppoi a mio modesto avviso segnalo il dato che forse incute maggiore timore: la romanità subdola dei due fratelli autori, parzialmente giustificata dalle origini settentrionali del padre (Steno).
Raccontano la Roma gagliarda ma imborghesita della squadra di calcio (il goleador Roberto Pruzzo viene citato un paio di volte) cantata dall'aedo capitolino Antonello Venditti (parararà ... pararararararà-pararararararàràrà ...) ma le simpatie vanno alla milaneseria levantina. Una brutta condotta che col passare degli anni si tramuterà in collaborazionismo con l'occupante meneghino, ben rappresentato dal sommo cumenda con lo stendardo del biscione comprato all'ingrosso.
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simone
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sabato 16 giugno 2007
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che figata
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una figata!!! è un film che mi ricorda i miei 10 anni circa...lo vedo e rivedo talmente tante volte che è sempre bello! il periodo migliore? a Natale nturalmente!
[+] finalmente qualcuno che ha capito il film !
(di alexscorpio)
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franceso1987
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mercoledì 7 marzo 2007
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vanzina de vacuitate
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Credo di essere stato fin troppo generoso nella mia valutazione: il cinema di Vanzina, a partire da questo "film" (anche se mi risulta imbarazzante definirlo così) è diventato sinonimo di sottoprodotto della sottocultura massificata, di volgarità crassa e prosaica, di assoluta mancanza di spessore artistico, di patetismo stereotipato e parossismo caricaturale, privo della sagacia della sapiente ironia o del pungente sarcasmo. Offesa al pubblico decoro e alla comune intelligenza, non tanto per i dialoghi vuoti, insignificanti, quanto per l'assurda parodia dell' homo italicus, dei suoi vizi ed abusi, che alla sorniona pseudodenuncia sociale non fa corrispondere alcun tentativo di rinnovo, nè prospetta alcuna soluzione (sia essa costruttiva o pessimistica), e dunque ricade tout court nella greve mediocritas profanae levitatis.
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Credo di essere stato fin troppo generoso nella mia valutazione: il cinema di Vanzina, a partire da questo "film" (anche se mi risulta imbarazzante definirlo così) è diventato sinonimo di sottoprodotto della sottocultura massificata, di volgarità crassa e prosaica, di assoluta mancanza di spessore artistico, di patetismo stereotipato e parossismo caricaturale, privo della sagacia della sapiente ironia o del pungente sarcasmo. Offesa al pubblico decoro e alla comune intelligenza, non tanto per i dialoghi vuoti, insignificanti, quanto per l'assurda parodia dell' homo italicus, dei suoi vizi ed abusi, che alla sorniona pseudodenuncia sociale non fa corrispondere alcun tentativo di rinnovo, nè prospetta alcuna soluzione (sia essa costruttiva o pessimistica), e dunque ricade tout court nella greve mediocritas profanae levitatis. Fortunatamente, la breve durata dell'opera rende sostenibili, sopportabili le laide sequenze kitsch e la penosa recitazione delle "dramatis personae" (nel significato latino di maschere, che della complessa ambiguità psicologica pirandelliana conservano un'evanescente parvenza di credibilità), tristemente assurte a emblemi dell'immaginario eroico collettivo, come spesso succede a chi fa dell'insostenibile leggerezza di pensiero il proprio modus vivendi. Un tempo, per "divertire" la mente (ricorro ancora al significato latino di "divertere") c'erano maestri come Monicelli e Risi, artisti come Totò e De Filippo, la comicità possedeva una pregnante carica riflessiva, con tutta la sapidità del giusto amaro. Ora c'è il salto nell'abisso della totale vacuità, che di amaro lascia la mesta consapevolezza dell'inarrestabile sfacelo culturale contemporaneo. E del resto l'unico merito riconoscibile a Vanzina è quello di aver realizzato il prodotto adatto al quoziente intellettivo medio attuale. Non ho pretese che qualcuno possa condividere le mie meditationes: se ciò piace al "vulgus profanum", ognuno ha quel che si merita, de gustibus non disputandum! Chiedo soltanto che non si parli, a proposito di tale pellicola, di nostalgico ricordo dei "favolosi anni '80": parafrasando Schopenhauer, se questa è la migliore delle favole da raccontare, non vorrei essere il cantasorie!
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[+] codice penale
(di perdabona)
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[+] ma parla , come mangi !!!
(di alexscorpio)
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[+] la libidine è qui, sole whisky e pole position!
(di vic fontaine)
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simone
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sabato 29 luglio 2006
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un cult
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Con il senno di poi...UN CULT
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eternal
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martedì 15 febbraio 2005
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che nostalgia!!
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Mi viene sempre una lacrimuccia a vedere qto film..Che ricordi dei mitici anni 80!!!
E che colonna sonora!!
Fantastico!!
[+] gli anni 80!
(di giusy)
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[+] anche a me eternal !!!
(di alexscorpio)
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billo
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giovedì 10 febbraio 2005
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amarcord
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E' semplicemente uno dei tanti splendidi ricordi dei miei mitici anni'80 che mi hanno visto prima adolescente da scuola media e poi studente universitario. La colonna sonora è assolutamente splendida (ancora oggi vado a caccia di alcune delle canzoni), le battute sono assolutamente indimenticabili (Marilù Tolo che esclama di vedere la Madonna e jerry Calà che le risponde "Va bene che faccio miracoli, però...) ed odio dal più profondo di me i classici benpensanti che lo etichettano come film-spazzatura. Amo il cinema, da autentici cult tipo C'era una volta i America o alcuni meno noti (avete mai visto Julia di Fred Zinneman, vi assicuro che è assolutamente splendido) fino a pellicole come queste.
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E' semplicemente uno dei tanti splendidi ricordi dei miei mitici anni'80 che mi hanno visto prima adolescente da scuola media e poi studente universitario. La colonna sonora è assolutamente splendida (ancora oggi vado a caccia di alcune delle canzoni), le battute sono assolutamente indimenticabili (Marilù Tolo che esclama di vedere la Madonna e jerry Calà che le risponde "Va bene che faccio miracoli, però...) ed odio dal più profondo di me i classici benpensanti che lo etichettano come film-spazzatura. Amo il cinema, da autentici cult tipo C'era una volta i America o alcuni meno noti (avete mai visto Julia di Fred Zinneman, vi assicuro che è assolutamente splendido) fino a pellicole come queste. Direi, piuttosto che "trash" sono i numerosi (ed inutili) tentativi di imitazione ancora oggi in vita...
W Vacanze di Natale, W Sapore di mare (entrambi), W Vacanze in America
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[+] un ebete come te...2...
(di dido93)
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[+] ma che stai a dire
(di iamcult)
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[+] anche questo è cinema , cari miei !
(di alexscorpio)
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anonimo
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giovedì 14 ottobre 2004
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il ricordo di tutti noi
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chi non ha mai sentito parlare di questo film alzi la mano. si può anche non averlo visto ma è uno di quei b-movie del quale si sente parlare tra gli amici che ricordano a memoria le battute. dinanzi a cotanto clamore o si resta indifferenti, o si è alternativi, o ci si immerge calorosamente.
vacanze di natale, il primo di una lunga serie, è il film culto di questi anni che racconta in fondo la nostra giovinezza.
tutti i personaggi ruotano, con sapiente scelta di tempo, in una ricca Cortina patria di ricconi. e se non sei ricco a Cortina..
le battute sono da ricordare ma mi piace ricordare di questo film due cose in particolare:
il cameo regalato da una indimenticabile Moana Pozzi;
la scena di De Sica che viene trovato a letto con il ragioniere e si proclama "moderno".
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chi non ha mai sentito parlare di questo film alzi la mano. si può anche non averlo visto ma è uno di quei b-movie del quale si sente parlare tra gli amici che ricordano a memoria le battute. dinanzi a cotanto clamore o si resta indifferenti, o si è alternativi, o ci si immerge calorosamente.
vacanze di natale, il primo di una lunga serie, è il film culto di questi anni che racconta in fondo la nostra giovinezza.
tutti i personaggi ruotano, con sapiente scelta di tempo, in una ricca Cortina patria di ricconi. e se non sei ricco a Cortina..
le battute sono da ricordare ma mi piace ricordare di questo film due cose in particolare:
il cameo regalato da una indimenticabile Moana Pozzi;
la scena di De Sica che viene trovato a letto con il ragioniere e si proclama "moderno".
il film ha, come gli altri di Vanzina, preso in giro un modo di pensare e vivere di quei tempi.
probabilmente a chi non piace non va giù l'essere preso in giro.
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[+] hai centrato in pieno il film !!!
(di alexscorpio)
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claudio vergara
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martedì 30 marzo 2004
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da non perdere bravissimi gli attori
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[+] ogni secondo è memorabile !!!
(di alexscorpio)
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dylan dog
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lunedì 8 settembre 2003
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un natale di risate
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un cult-movie anni 80 solo chi guarda questo film può capire meglio quegli anni dove l'eterno scontro tra borghesi e burini dove dalle descrizioni del regista lo spettatore sceglie di essere dalla parte del burino perkè più sincero
grande de sica una spanna sopra tutti
lui e la colonna sonora(tutte hit's di quegli anni) reggono il film
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