Ehrengard |
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Un film di Emidio Greco.
Con Jean-Pierre Cassel, Lea Padovani, Audrey Matson, Caterina Boratto, Alessandro Haber.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 96 min.
- Italia 1982.
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Paolo D'Agostini
La Repubblica
Se cercate un film d'azione avete sbagliato strada. Se avete voglia di un cinema raffinato, letterario, extracolto avete fatto la scelta giusta. Avvertiamo che Ehrengard è dell'82, e torna ora in circolazione dopo vent'anni. Il regista è Emidio Greco, uno di quei trentaquarantenni degli anni Settanta ai quali non si sa se essere più grati per aver elevato il tono di un cinema italiano che cominciava a scadere penosamente, o se condannarli per averlo reso troppo élitario e distante dal pubblico. Un regista, però, che tra fortune e sfortune e facendo spesso ricorso, come Roberto Faenza suo coetaneo, a fonti letterarie ha sempre garantito uno standard alto alla sua produzione: esempio Una storia semplice da Sciascia con Volonté.
Forse più intellettuale e uomo di cultura che artista. Ehrengard è un racconto di Karen Blixen, l'autrice che ai tempi già furoreggiava tra i lettori raffinati delle collane Adelphi. Adattato con tocco sicuro allo schermo dalla preziosa collaborazione di Enrico Filippini, il film è scandito in tre momenti o "movimenti" musicali. Si tratta di un immaginario regno mitteleuropeo di due secoli fa, di una regina che si preoccupa per la discendenza, di un erede che dapprima sembra tutto spirito e ingenuità e poi invece fa rischiare lo scandalo a corte per la gravidanza troppo precoce della sua nuova sposa, del pittore di corte che trama è ha il chiodo fisso della seduzione, infine della fanciulla Ehrengard chiamata accanto alla principessamamma per proteggere il segreto fin che i tempi non saranno maturi all'annuncio, e dal pittore puntata come prossima "vittima".
Ma ciò che importa davvero è il gusto della confezione di un oggetto delicato e rivolto a soddisfare un piacere sottile, e quello del gioco intellettuale della seduzione che ironicamente si rovescia contro il seduttore.
Da La Repubblica, 05 luglio 2003
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