dandy
|
venerdì 29 maggio 2020
|
in vacanza alle.....caiman...
|
|
|
|
Ultima parte della trilogia horror-esotica iniziata con "La montagna del dio cannibale" e "L'isola degli uomini pesce",dal quale riprende la splendida Bach e il lesso Cassinelli.Decisamente il tassello più debole.Se col primo si poteva contare su efferatezze varie e trashate dal buon ritmo col secondo,qui i limiti di budget si fanno sentire troppo.Il coccodrillone,o meglio il grande caimano,è un brutto pupazzaccio di cui si salvano solo i primi piani delle mascelle,e se le vittime sono parecchie,il sangue latita.E la storia è il solito pistolotto ecologista con vaghe reminiscenze di "Lo squalo",col puntuale pezzo grosso che fa finta di niente finchè non è troppo tardi.
[+]
Ultima parte della trilogia horror-esotica iniziata con "La montagna del dio cannibale" e "L'isola degli uomini pesce",dal quale riprende la splendida Bach e il lesso Cassinelli.Decisamente il tassello più debole.Se col primo si poteva contare su efferatezze varie e trashate dal buon ritmo col secondo,qui i limiti di budget si fanno sentire troppo.Il coccodrillone,o meglio il grande caimano,è un brutto pupazzaccio di cui si salvano solo i primi piani delle mascelle,e se le vittime sono parecchie,il sangue latita.E la storia è il solito pistolotto ecologista con vaghe reminiscenze di "Lo squalo",col puntuale pezzo grosso che fa finta di niente finchè non è troppo tardi.Così come i protagonisti sono i soliti stereotipi ambulanti(eccetto la bambina impertinente interpretata dalla Collatina).Inutile il personaggio del missionario impazzito.Gli indigeni scatenati salvano dal piattume,ma non basta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
henry parker
|
mercoledì 2 febbraio 2011
|
una delusione completa
|
|
|
|
Per completare la sua trilogia horror-esotica Martino non poteva fare di peggio; il film è infatti orrendo sotto tutti gli aspetti: la trama è scheletrica e priva di suspense, la sceneggiatura banale quanto i dialoghi di una soap televisiva, gli attori ridicoli e stereotipati, gli effetti speciali inguardabili (il caimano fa paura quanto un bambolotto di cicciobello e il sangue sembra vernice fresca sciolta nell'acqua), la fotografia insipida e tutt'altro che suggestiva (nonostante la location!), le musiche riciclate e il messaggio ecologista insignificante. Non si salva nulla; tra l'altro è quasi impossibile inquadrarlo in un genere dati i contenuti (non è nè horror, nè thriller, nè avventura, nè fantasy!).
[+]
Per completare la sua trilogia horror-esotica Martino non poteva fare di peggio; il film è infatti orrendo sotto tutti gli aspetti: la trama è scheletrica e priva di suspense, la sceneggiatura banale quanto i dialoghi di una soap televisiva, gli attori ridicoli e stereotipati, gli effetti speciali inguardabili (il caimano fa paura quanto un bambolotto di cicciobello e il sangue sembra vernice fresca sciolta nell'acqua), la fotografia insipida e tutt'altro che suggestiva (nonostante la location!), le musiche riciclate e il messaggio ecologista insignificante. Non si salva nulla; tra l'altro è quasi impossibile inquadrarlo in un genere dati i contenuti (non è nè horror, nè thriller, nè avventura, nè fantasy!). Noioso e tranquillamente evitabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a henry parker »
[ - ] lascia un commento a henry parker »
|
|
d'accordo? |
|
raffaele palazzo
|
lunedì 7 gennaio 2008
|
fiume del grande caimano
|
|
|
|
Martino è un regista molto vario, ha girato horror, commedie scollacciate e polizieschi. Il film rientra nella categoria di film in cui quando la natura si ribella scaglia contro le sue vecchie maledizioni ed in particolare il dio caimano, un coccodrillo curato abbastanza bene con solo alcune scene diciamo mooolto low-budget così come nelle esplosioni si nota moltissimo nelle scene in cui il coccodrillo attacca.
Il film vorrebbe essere un’accusa contro le popolazioni bianche che invadono paradisi naturali e instaurano la loro “tirannia” sfruttando e inquinando.
Infatti Martino non si concentra solo sul mostro ma sulla vendetta della popolazione aborigena che comincia vista la minaccia ad uccidere tutti i turisti.
[+]
Martino è un regista molto vario, ha girato horror, commedie scollacciate e polizieschi. Il film rientra nella categoria di film in cui quando la natura si ribella scaglia contro le sue vecchie maledizioni ed in particolare il dio caimano, un coccodrillo curato abbastanza bene con solo alcune scene diciamo mooolto low-budget così come nelle esplosioni si nota moltissimo nelle scene in cui il coccodrillo attacca.
Il film vorrebbe essere un’accusa contro le popolazioni bianche che invadono paradisi naturali e instaurano la loro “tirannia” sfruttando e inquinando.
Infatti Martino non si concentra solo sul mostro ma sulla vendetta della popolazione aborigena che comincia vista la minaccia ad uccidere tutti i turisti.
Finale happy end come capita nella maggior parte delle volte.
Il cast è omogeneo come al solito: Barbara Bach, Claudio Cassinelli, Mel Ferrer,Richard Johnson.
Prodotto dagli americani, il film rimane comunque godurioso e anche se con qualche sbavatura nella messa in mostra riesce comunque ad essere un buon thriller.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a raffaele palazzo »
[ - ] lascia un commento a raffaele palazzo »
|
|
d'accordo? |
|
|