Brutti sporchi e cattivi |
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Un film di Ettore Scola.
Con Nino Manfredi, Marcella Michelangeli, Marcella Battisti, Claudio Botosso, Silvia Ferluga.
continua»
Commedia,
durata 115 min.
- Italia 1976.
MYMONETRO
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Cinismo e Povertà
di ParsifalFeedback: 25718 | altri commenti e recensioni di Parsifal |
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lunedì 5 febbraio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il Maestro Scola, nel 1977, anno di grandi sommovimenti nazionali ed internazionali, per alcuni versi non certo indolori ed anche decisamente traumatici, realizza con il fido amico e collaboratore Maccari alla sceneggiatura, un film che fu accolto ottimamente dal pubblico mentre venne sezionato impietosamente da i critici dell'epoca , che non vedevano la necessità di realizzare un affresco del degrado metropolitano della capitale , in tal guisa come venmne fatto. Infatti, benchè il film appartenga a tutti gli effetti al filone della commedia all'italiana è ben più e ben oltre che una semplice commedia, destinata a d intrattenere piacevolmente lo spettatore; a tratti è un vero pugno nello stomaco, con la caratterizzazione dei personaggi così ben delineata e priva di qualsivoglia compiacimento istrionico da risultare iperrealistica e dunque estremamente graffiante. La vicenda si svolge quasi interamente nella zona di MOnte Ciocci, ove aveva sede un insediamento spontaneo, fatto di baracche e spelonche, nel quale vivono i disederati della metropoli, a due passi da vie residenziali dove abitano i borghesi. In una delle suddette baracche vi è una famiglia numerosissima, capeggiata dal patriarca Giacinto ( insuperabile Manfredi) muratore attempato , padre di numerosissimi figli e nonno di latrettanti nipoti. Abbrutito dall'alcol e dalle miserie della vita , ha appena ricevuto un indennizzo monetario dall'assicurazione per un infortunio sul lavoro ( perdita di un occhio). La somma di un milione ( Bonaventura Docet) fa gola a tutta la sua progenie, che non si fa scrupolo nel tentare di sottrargli la somma , senza però riuscirci. NUmerose scene , tratteggiate con cinica ironia, sottolineano la mancanza di scrupoli di entrambe le parti, pu rdi raggiungere i propri obietttivi. Trucchi sporchi, sgambetti, cattiverie e colpi bassi di ogni genere non vengono risparmiati. UN giorno Giacinto si innamora di una giovane e florida prostituta ,Iside e comincia a dedicarle tutte le sue attenzioni. Temendo che la somma possa estinguersi e mossa dal desiderio di vendetta, la moglie raduna tutta la famiglia e decide di uccidere il tiranno. Ora la narrazione diventa a tinte fosche, ma i colpi di scena non mancheranno... Affresco duro ed implacabile di realtà suburbane che diede molto fastidio ai perbenisti. Ben realizzato e portato a termine con estrema onestà intellettuale.
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