TRAMA:UN viandante arriva in una locanda su cui,però,grava la sinistra minaccia di un anziana donna-vampiro che mira a impossessarsi di due giovani ragazze...COMMENTO:Il grande regista danese ha realizzato questo film basandosi su un racconto di Sheridan Le Fou e si tratta,senza dubbio,di un piccolo(o grande?)classico del cinema horror che potrebbe entrare,a buon diritto,in quella cerchia ristretta di film che hanno dato inizio al filone vampiresco(tra i quali NOSFERATU di F.W.Murnau).
La pellicola di C.T.Dreyer possiede il suo principale fascino nell'atmosfera cupa,ammaliante(probabilmente insuperabile ancora oggi)e,in alcuni tratti,quasi onirica che lo pervade dal primo all'ultimo fotogramma.
I dialoghi sono ridotti all'osso e il gioco di luci e ombre(solo apparentemente ingenuo e datato)è uno dei principali punti di forza di alcune sequenze del film.
Alcuni trucchi scenici(come lo"sdoppiamento"del protagonista dal suo corpo per poi vedere se stesso dentro la bara)possono apparire,in chiave simbolica,particolarmente incomprensibili.
La perfezione tecnica dell'intera sequenza,comunque,suscita un emozione tale da lasciare sconcertati per come riesce,con il passare degli anni,a mantenere intatta la sua inquietante forza espressiva facendo apparire l'attuale cinematografia horror per quello che è diventata:una perdita di tempo.
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