Titolo originale | Novyi Vavilon |
Anno | 1929 |
Genere | Drammatico |
Durata | 72 minuti |
Regia di | Leonid Trauberg, Grigori Kozintsev |
Attori | Elena Kuzmina, Pyotr Sobolevsky, David Gutman, Sofiya Magarill, Sergey Gerasimov Jakob Zejmo, Vsevolod Pudovkin. |
Tag | Da vedere 1929 |
MYmonetro |
Condividi
|
ASSOLUTAMENTE SÌ
|
La Comune di Parigi, le sue origini, le sue vittorie, le sue lotte, viste attraverso la vita e la morte d'una commessa dei grandi magazzini (Elena Kuz'mina). "È a Zola che ci siamo maggiormente ispirati quando abbiamo girato la Nuova Babilonia. Ciascuno di noi aveva letto tutte le sue opere ", ha dichiarato l'attrice Kuz'mina.
Ecco come possiamo riassumere le otto parti del film: I. La guerra del 1870. Si apre a Berlino il Grande Magazzino con il suo reparto di cose esotiche giapponesi, i suoi pizzi. Il. Un caffè concerto, il cancan, un commesso troppo galante (V. Pudovkin), un giornalista (S. Gerasimov), una cantante di tipo Nana (S. Magarill). Viene annunciata la sconfitta. III. Gli ulani camminano nella neve verso Parigi, il popolo versa i suoi risparmi per l'acquisto dei cannoni, fraternizza con i soldati. La capitolazione. IV. Le donne riprendono i cannoni di Montmartre e marciano su Versailles. V. La vita durante la Comune, i cannoni di Versailles puntati su Parigi. IV. Si costruiscono le barricate, si hanno i primi morti, i primi incendi. VII. I comunardi arrestati vengono insultati dai borghesi. VIII. Le fucilazioni. Le immagini del film sono estremamente seducenti, prese una ad una nella loro ricercatezza e dopo il divertimento un po' ironico delle prime parti un soffio di viva e sincera emozione fa perdonare certe inesattezze- su certi particolari della vita francese. La regia è raffinata e lussuosa. Le migliori sequenze sono: il caffè concerto, la marcia dei tedeschi verso Parigi, i cannoni di Montmartre e di Versailles, il pianto sui primi morti, le esecuzioni. Un film importante, e troppo poco conosciuto, che contribuisce a dare maggiore rilievo e varietà alla fioritura del cinema sovietico muto: importante sia sul piano della ricostruzione scenografica e delle invenzioni registiche, sia per il sincero spirito rivoluzionario.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968