Riff Raff |
||||||||||||
Un film di Ken Loach.
Con Robert Carlyle, Emer McCourt, Jimmy Coleman, Peter Mullan, Ricky Tomlinson.
continua»
Commedia,
Ratings: Kids+16,
durata 94 min.
- Gran Bretagna 1991.
- Bim Distribuzione
MYMONETRO
Riff Raff ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||
|
||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un buon film e allo stesso tempo semplice. Tra ironia e tragedia Loach mostra una visione realistica della Gran Bretagna sotto la signora Thatcher attraverso la metafora di un cantiere edile.
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tiziano Sossi
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() Un buon film e allo stesso tempo semplice. Tra ironia e tragedia Loach mostra una visione realistica della Gran Bretagna sotto la signora Thatcher attraverso la metafora di un cantiere edile. Il protagonista è Steve che, uscito di galera, va a lavorare a Londra. Gli altri operai lo accolgono bene e lo aiutano a trovare alloggio in una casa popolare. Conosce una ragazza. I problemi di cantiere sono molti: dalla mancanza di igiene all'assenza di sicurezza. Ci sono un arresto e un licenziamento entrambi ingiusti e quando un'impalcatura cede e muore un operaio, la vendetta sarà pesante. Ottima la colonna sonora di Stewart Copeland, autore già di Rusty il selvaggio di Coppola ed ex batterista dei Police. ![]()
|
|
|||||||||||||||||||||||||||
|
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Loach un poeta dei nostri giorni
martedì 19 novembre 2019
di giulio andreetta
Anche se forse non un capolavoro, questo film mi ha emozionato. Loach dimostra di inserirsi pienamente in quel filone del cinema d'autore di denuncia sociale, come aveva già fatto qualche anno addietro il grande Pasolini, solo per citarne uno. La vita dei reietti, degli emarginati, è protagonista del suo cinema. Qui come in molte altre sue pellicole narra la vita del sottoproletariato londinese. Un cantiere edile che non rispetta le norme di sicurezza, e che diventa la quinta teatrale continua » |
||
DVD | Riff RaffUscita in DVD
Disponibile on line da mercoledì 12 dicembre 2007
|
di Enzo Siciliano
Ken Loach, il regista di Poor Cow, un film del '68: lo ricordate? Loach buon regista inglese, accanito, aggressivo, dotato di quello humour sarcastico di cui certi drammaturghi e sceneggiatori britannici sanno fare uso altalenando climax e anticlimax quasi con indifferenza: un cazzotto nello stomaco e una risata, una risata e un cazzotto nello stomaco? Torna Ken Loach con Riff-Raff, un film su un gruppo di operai edili, raccogliticci, sottopagati, che lavorano a Londra in un vecchio ospedale da ristrutturare come condominio di lusso. » |
di Walter Veltroni
Grande regista, Ken Loach. Ricordo un suo film di tanti anni fa. Un film duro e scioccante sulla malattia mentale. Si chiamava Family Life e dal momento in cui lo vidi, vent’anni fa, non ho più cancellato dalla mente la tremenda violenza delle sequenze sull’elettroshock che producevano, negli spettatori, un dolore quasi fisico. Ken Loach ora parla di un’altra durezza, quella prodotta nella vita dei più deboli dai rigori della politica thatcheriana. La critica inglese, cinematografica o letteraria o musicale, ha prodotto una serie di opere immerse in quel tempo, in quei freddi anni Ottanta. » |
|