
Un documentario elegante e pacato, che però è anche grido d'allarme. Dal 17 maggio al cinema.
Per tre anni, Jean-Michel Cousteau e i suoi figli Céline e Fabien, con la loro squadra, hanno viaggiato dalle Fiji alle Bahamas alla scoperta degli oceani e della loro microfauna, spettacolare come un universo segreto e minacciata da quello dell'uomo.
Laggiù dove l'uomo non è e non deve essere il centro del mondo, ma solo un ospite Cousteau ha toccato con mano e registrato coi propri occhi la minaccia causata dalla plastica riversata in mare dall'uomo e dal riscaldamento globale.
Un grido di allarme, urgente e accorato, ma lanciato da un luogo sconosciuto e poco frequentato, da una terra di pace e di silenzio, che ha bisogno del cinema per raggiungere un vasto pubblico.