
Oggi al Festival Unforgiven e Fly.
di Emanuele Sacchi
Non si tratta di un vero e proprio remake di Ghost, ma la trama lo ricorda: il cattivo uccide lui e importuna lei, ma lui torna dall'aldilà e si vendica per proteggerla. Solo che il fantasma di Patrick Swayze viene sostituito dalla sua versione induista e non occidental-cristiana, adeguandola alla metempsicosi. E così il fantasma diviene una mosca in Fly di SS Rajamouli, fantasy romance arricchito da forti dosi di CGI che conquista la prima serata del BIFF Theatre all'aperto. Ancora India, quindi, una delle nazioni più rappresentate in questa 18.ma edizione del BIFF, oltre a Irlanda e Canada, ambedue oggetto di specifici focus.
In relazione al primo nasce la Master Class odierna tenuta da Jim Sheridan, regista de Il mio piede sinistro e Nel nome del padre, a cui Busan rende omaggio con la proiezione speciale in prima serata allo Haneulyeon Theatre di In America - Il sogno che non c'era. Un'occasione per recuperare un'opera in qualche modo sottovalutata.
Per il Canada invece c'è un film che ha già fatto discutere per la notizia, a festival appena cominciato, dell'acquisto dei suoi diritti internazionali da parte della 108 Media. Il film è It Was You Charlie, il regista il debuttante Emmanuel Shirinian, e il Busan Film Festival l'aveva selezionato come prima mondiale prima che tutto ciò avvenisse. Puntando evidentemente sulla forza di una dark comedy spietatamente arguta, incentrata su un protagonista complesso e anti-eroico: Abner, un tempo scultore e insegnante di arte e ora custode di un cimitero, depresso e sull'orlo del suicidio, angosciato dai rimorsi e dai rimpianti. Almeno finché la tassista Zoe entra nella sua vita e lo porta a riconciliarsi con il suo passato, verso la sospirata rinascita.
Per la "Gala Presentation" passerella d'obbligo per Ken Watanabe, protagonista di Unforgiven, remake del classico di Clint Eastwood - Gli spietati - già passato Fuori Concorso alla 70. Mostra di Venezia. I cowboy diventano samurai, ma la riflessione sulla zona grigia di confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato resta. Il regista nippo-coreano Lee Sang-il (Hula Girls e l'ottimo Villain in faretra) sarà anche protagonista di un incontro con il pubblico insieme a Watanabe.
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