mercoledì 24 ottobre 2007 - Rubriche
Ma in Italia Heroes fa fatica a esplodere
Il pluripremiato
Heroes ha catturato l'attenzione del pubblico televisivo, soprattutto dei giovani, candidandosi a essere un avvenimento cult assolutamente di primo piano, grazie agli ascolti importanti fatti registrare in patria. Narra le vicende di un gruppo di ragazzi e ragazze che, in giro per il mondo, scoprono di avere dei superpoteri. Saranno braccati da una società segreta che vuole studiarli; un serial killer gli dà la caccia mentre un ricercatore va in giro per il mondo a cercare una cura. Da più parti si sono sollevate delle voci per criticare una certa, forse eccessiva, somiglianza con un mito del fumetto americano e mondiale, gli "X-Men" pensati da
Stan Lee che, per caratteristiche, assomigliano, e non poco, agli "eroi". In Italia d'altra parte, malgrado un buon risultato assoluto di Auditel (in media circa 2 milioni di spettatori),
Heroes perde regolarmente le battaglie di prima serata, con una programmazione che ha suscitato le ire dei tanti appassionati.
L'ideatore
È Richard Timothy "Tim" Kring, un cinquantenne di El Dorado County in California. Un personaggio dalla grande esperienza nella tv americana. I più attenti avranno notato che circa 20 anni fa, Kring sviluppò e riuscì a far produrre una serie molto simile a Heroes: intitolata
Misfits of Science (in Italia arrivò semplicemente come
Misfits) aveva fra i suoi protagonisti una giovanissima
Courteney Cox – la Monica di
Friends - e raccontava le vicende di una squadra di uomini e donne con superpoteri. Insomma, il buon Tim sembra aver girato attorno all'argomento per diverso tempo. Se non basta, segnaliamo come sia stato tra gli autori di una delle serie più amate della tv degli ultimi 20 anni:
Supercar, conosciuto negli States con il titolo di
Knight rider e con protagonista
David Hasselhoff, che all'epoca ancora non aveva indossato il costume da bagnino e non conosceva
Pamela Anderson e
Carmen Electra.
Simboli e simbolismo
Sono alcune delle chiavi per entrare nel mondo di
Heroes. Il simbolismo è molto importante e contribuisce ad alimentare un'aura di misticismo intorno alla serie. Fondamentalmente sono tre i simboli ricorrenti in
Heroes. Il primo, definito genericamente proprio "il simbolo", assomiglia a una lettera "f" più elaborata; non sembra corrispondere a una logica narrativa in quanto tutti i personaggi prima o poi vi si imbattono; ha alimentato molte discussioni su internet e, la più gettonata, sostiene che si tratti di un'elica di RNA.
L'eclissi è un altro dei momenti chiave della serie anche se non ne è stato ancora svelato il significato. Nel primo episodio tutti i personaggi assistono, in diverse parti del mondo, a un'eclisse solare, mentre, proprio l'immagine della luna che oscura il sole appare nel logo del
telefilm.
Infine una cicatrice che compare spesso sul collo dei personaggi, causata, sembra, da una siringa pneumatica che serve a iniettare isotopi radioattivi utilizzati per rintracciare, ovunque si trovino, gli "heroes".
Spin off
Il primo episodio di
Heroes è andato in onda il 25 settembre 2006 sulla NBC. I 22 episodi successivi hanno raccolto una media di 14 milioni e 300 mila spettatori. La seconda stagione è iniziata il 24 settembre 2007 sempre sulla NBC ed è composta da 24 episodi più uno spin-off, una mini-serie di sei episodi chiamata
Heroes Origins, che andrà in onda durante le pause della serie principale e sarà composta da storie autoconclusive, in ognuna delle quali verrà presentato un nuovo personaggio, e da una serie pubblicata su internet dal titolo
Heroes Inside.
In Italia, la trasmissione di
Heroes è iniziata il 2 settembre e al momento è difficile capire se saranno acquisiti i diritti anche sulla successiva, visti i risultati non brillantissimi dell'Auditel.
Personaggi e interpreti
La
serie è strutturata in modo abbastanza complesso. Ogni personaggio porta avanti vicende proprie che a volte si collegano a quelle degli altri "eroi". Ovviamente le loro storie si intrecciano con quelle più generali del pianeta, di una sorta di congiura che vuole nascondere e limitare i poteri degli eroi, oltre a salvaguardare "la salute pubblica" dato che alcuni dei personaggi hanno un potere in grado di distruggere la Terra – è il caso di Ted Sprague, praticamente una bomba nucleare ambulante.
Tra gli attori, due si segnalano per precedenti esperienze.
Milo Ventimiglia (Peter Petrelli) ha interpretato Robert Balboa nell'
ultimo film della
serie di Rocky, e Jess Mariano, il fidanzato di Rory in
Gilmore girls, conosciuto in Italia con il titolo di
Una mamma per amica.
Zachary Quinto è il misterioso killer Sylar, lo abbiamo già visto nella terza serie di
24 ed è stato a lungo indicato come il prossimo Dottor Spock nell'ultimo
Star Trek cinematografico.
Curiosità in giro per il mondo
Gli autori hanno seminato qua e là le più disparate citazioni, alcune autoreferenziali. È il caso del fumetto chiamato "9th Wonders", pubblicato da Isaac: la storia è la stessa del
telefilm. Lo vediamo nel primo episodio, quando in copertina compare un eroe di spalle (presuribilmente Hiro) mentre affronta un mostro di nome Uluru dall'aspetto roccioso. Lo stesso disegno di Uluru compare anche come screensaver sul computer di Hiro. Un altro esempio di autocitazione è l'indirizzo del sito internet di Niki, cioè http://lasvegasniki.com, che in realtà conduce ad un sito dedicato alla serie.
Sono presenti riferimenti al mondo del cinema e a un classico come
Matrix. Nella puntata numero 16, Peter ferma dei proiettili sparati contro di lui, un po' come fa Neo nel primo film della saga. Nel quarto episodio, le vicende al tavolo da gioco di Hiro e il suo amico Ando a Las Vegas (un'altra serie della NBC è ambientata proprio nella città del gioco in Nevada e ne porta il nome) sono chiaramente ispirate a
Rain Man. Nel ventunesimo episodio la scena in cui la madre di Sylar danza sotto la neve creata dal figlio è una citazione di
Edward mani di forbice.
Prezioso il cameo di
Stan Lee nel sedicesimo episodio quando il creatore dell'
Uomo Ragno, gli X-Men, Hulk e molti altri di casa Marvel, appare per pochi secondi, in veste di conducente di autobus.