Vincitori e vinti |
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Un film di Stanley Kramer.
Con Spencer Tracy, Burt Lancaster, Richard Widmark, Marlene Dietrich, Maximilian Schell.
continua»
Titolo originale Judgement at Nuremberg.
Drammatico,
b/n
durata 178 min.
- USA 1961.
MYMONETRO
Vincitori e vinti
valutazione media:
4,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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PODEROSOdi Luigi ChiericoFeedback: 36971 | altri commenti e recensioni di Luigi Chierico |
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sabato 23 aprile 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo oltre 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ci viene riproposto questo poderoso e coraggioso film prodotto appena 13 anni dopo dal terzo processo svoltosi nel 1948 a Norimberga contro 4 giudici tedeschi accusati di aver contribuito con le loro sentenze al genocidio e alla pulizia etnica antiebraica con la condanna alla sterilizzazione di massa e con la condanna, anche senza processo,alla deportazione nei famigerati campi di concentramento,divenuti di sterminio.Vedendo questo poderoso “Vincitori e vinti”siamo chiamati ad esprimere un giudizio sul film,sulla Storia di quel periodo,sulla Civiltà dell’intera umanità.La Germania ha vissuto la pagina più nera della sua Storia,ha calpestato ed offeso i suoi geni: Beethoven, Wagner,Kant,Goethe, Freud ed Einstein,mentre i nomi di Himmler Goebbels,Goering sono destinati ad essere dimenticati.La Storia citerà il nome del caporale austriaco andato al potere per coprire di vergogna la Germania.Durante la proiezione del film più volte il presidente del tribunale si chiede, come tutti,perché mai gli imputati,quattro illustri magistrati,non si siano ribellati,obbedendo ciecamente ad un pazzo.La stessa domanda tuttavia ce la facciamo ancora tutti noi,certo non si immaginava fin dove arrivavano le atrocità, tuttavia nulla hanno fatto i popoli civili e la Chiesa per evitare sul nascere che il male si diffondesse.I protagonisti di questo spettacolare film testimoniano in modo ineccepibile la tragedia vissuta,i dubbi e le responsabilità di cui sopra.Il grande regista Stanley Kramer ha messo di fronte una serie di così grandi attori ad accusarsi,a difendersi,a giustificarsi,ad ammettere che non è possibile fare una graduatoria di merito.Il presidente del tribunale Dan Haywood,americano,è interpretato dal grandissimo Spencer Tracy che con la sua pacatezza,distaccato dagli eventi,va alla ricerca di una spiegazione,quella a cui mai nessuno è giunto:”ma perché”.La sua interpretazione è in conflitto con quella dei 4 giudici tedeschi che è stato chiamato a giudicare:Ernest Janning,Emil Hahan, Warner Lampe e Friederich Hastatter,come lo è con l’americano colonnello Tad Lawson che sta all’accusa e con l’avv.Hanhs Rolfe che difende E.Janning.Burt Lancaster è l’imputato su cui maggiormente si sofferma l’accusa, una interpretazione sublime del giudice imputato E.Janning,sconvolgente la sua parte che vive anche fisicamente quando dirà:”fece della mia vita escremento”.All’accusa Richard Widmark,accanito sostenitore della responsabilità dell’intero popolo tedesco offre uno spettacolo che fa rabbrividire,ma purtroppo vero ed è spontaneo chiedersi“Chi è immune da colpa nell’intera Umanità Civile?”.Bravissimo come sempre.La parte più difficile dell’avv.Hanhs Rolfe,che deve difendere l’indifendibile è stata data all’ottimo Maximilian Schell,che non solo compie benissimo e strategicamente il compito di difensore,trasformandosi in accusatore verso tutte le nazioni che non sono scevre da gravi colpe e trascuratezze o di coinvolgimento,ma lo fa benissimo come attore protagonista al punto da conquistare l’ambita statuetta,l’Oscar.Ancora un altro indimenticabile attore della vecchia Holliwood è Montgomery Clift nella parte di Rudelph Petersen,per lui e la sua vicenda non ho parole.Ottima la presenza della bellezza misteriosa di Marlene Dietrich.Il bianco e nero è di rigore e la foto durante un incontro tra il giudice e la signora Bertholt(M.Dietrich)pone il contrasto in maniera perfetta: tutto è bianco tutto è nero.
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