Minority Report |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Tom Cruise, Samantha Morton, Max von Sydow, Colin Farrell, Peter Stormare.
continua»
Fantascienza,
durata 145 min.
- USA 2002.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 27 settembre 2002.
MYMONETRO
Minority Report
valutazione media:
3,42
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Spielberg rilegge Dick ma non sgarra.di Oblivion7isFeedback: 2023 | altri commenti e recensioni di Oblivion7is |
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sabato 24 settembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le atmosfere pseudo-noir di Dick, rese benissimo in quel capolavorone di "Blade Runner" di Scott, qui rimangono solo un lontanissimo ricordo. Ma un ricordo di cui sentiamo la mancanza? Non troppo, per me. Infatti possiamo annoverare questo film tra i migliori di Spielberg, regista la cui specialità è produrre filmini quasi moralisti con una montagna di soldi ed un happy ending, magari, a volte, scopiazzando lo stile altrui ("Schindler's List" è stilisticamente uguale a "Rusty il Selvaggio" di Coppola), ma che quando prova a fare un film diverso, ci riesce, e bene. Prove sono i suoi due film migliori, a mio parere, che casualmente sono entrambi di fantascienza: questo e soprattutto "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo". Ma poi sono più che discreti anche "Duel", "Lo Squalo", "Salvate il Soldato Ryan", "The Terminal", la saga di Indiana Jones, "1941" e "L'Impero del Sole", mentre il resto non lo voglio commentare (benché non si raggiunga essenzialmente mai l'assoluta insufficienza). Comunque questa pellicola Dickiana è considerata, da molti dei suoi quasi-detrattori (tra i quali me ed un paio di miei amici), come uno dei suoi migliori e meno banali. Comincio con i meriti tecnici: la regia sempre straordinaria, caro Steven; la fotografia, la scenografia e gli effetti speciali pure; la sceneggiatura è con poche sfasature (l'aura di Dick non si sente più, sembra che ci sia solamente il soggetto in comune perché davvero tutto cambia, ma non in peggio); infine gli attori sono molto buoni (Cruise mi sta molto antipatico, ma quando ha un buon ruolo - questo, "Magnolia", "Collateral" - è sempre più che sufficiente). Ora passiamo al film in sè, cominciando con la trama: John lavora alla Precrimine, associazione dove, grazie ai cosiddetti "precog", tre sensitivi che predicono il futuro, si può capire quando e dove sta per avvenire un omicidio, per poi così fermarlo. In questo modo, da anni non vengono compiuti omicidi, o almeno così sembra. Infatti, in realtà non è così. Comunque John si è recentemente separato da una moglie dalla quale aveva avuto un figlio che è scomparso per colpa della disattenzione del padre. Un giorno alla Precrimine arriva l'annuncio che John stesso sta per compiere un omicidio, sta per uccidere un completo sconosciuto però... e qui comincia una fuga spericolata alla ricerca della verità e dell'intreccio. Avvincente, non proprio originale (però il racconto lo era) ma prende lo spettatore ed intrattiene. Il vero e proprio finale difficile da aspettare ma la scena finale in qui si scopre che tutto va bene era abbastanza banale. Non privo di difetti, ma piacevolissimo. Non so cos'altro dire!
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