Vallanzasca - Gli angeli del male |
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Un film di Michele Placido.
Con Moritz Bleibtreu, Paz Vega, Vito Facciolla, Rocco Capraro, Teresa Acerbis.
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Drammatico,
durata 125 min.
- Italia 2010.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 21 gennaio 2011.
- VM 14 -
MYMONETRO
Vallanzasca - Gli angeli del male
valutazione media:
2,73
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Necessario ma non perfetto (2 stelle e mezzo)di Franco CesarioFeedback: 1621 | altri commenti e recensioni di Franco Cesario |
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lunedì 11 aprile 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Con "Vallanzasca - gli angeli del male" Michele Placido ha tentato, senza troppo riuscirci purtroppo (e dico purtroppo perchè apprezzo molto l'attore-regista di Foggia) di eguagliare il successo e soprattutto la spinta emotiva del ben più complesso e incisivo "Romanzo Criminale". Intendiamoci, l'opera ha una sua valenza e una certa forza espressiva soprattutto nel cercare di sondare l'animo umano di quei personaggi che nella storia hanno lasciato il segno per le loro malefatte, la loro doppiezza, il loro essere, appunto, angeli del male, ma l'impianto resta un pò troppo ripetitivo e ricalcante la falsa riga del capolavoro precedente. Kim Rossi Stuart si conferma, au contraire, uno degli attori più poliedrici della scena italiana e in questo film fagocita un pò tutti, compreso il sempre bravo Filippo Timi, ingiustamente messo in sordina dal regista. La vicenda narrata da Placido in alcuni tratti da per scontati troppi argomenti e considera "il bel Renè" (come venne soprannominato Vallanzasca) un personaggio talmente noto da poter permettersi di saltare qualche passaggio che invece sarebbe necessario per conoscere e soprattutto capire al meglio la storia. Il film comunque non annoia mai ed è titolare di alcune scene forti che potrebbero anche ritenersi memorabili (il protagonista che si taglia per essere ascoltato dai secondini, che mangia delle viti per farsi ricoverare e successivamente fuggire, la descrizione di alcune rapine o dello stesso processo in cui è imputato per l'unico delitto che non ha compiuto). Totalmente fuoriluogo, invece le polemiche politiche scatenate dalla pellicola in questione. Renato Vallanzasca non è assolutamente dipinto come un eroe e non vi è la mitizzazione del suo vissuto e della sua personalità. Esagerati i volantinaggi e i sit-in di protesta di sindacati di polizia e associazioni delle vittime contro un'opera che in ogni caso ha il merito di parlare di vicende scomode e non certo edificanti della nostra nazione. Un film d'autore quindi che, in ogni caso, fa bene al cinema italiano e non solo.
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