Buongiorno, notte |
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Un film di Marco Bellocchio.
Con Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno, Paolo Briguglia.
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Storico,
Ratings: Kids+16,
durata 105 min.
- Italia 2003.
- 01 Distribution
uscita venerdì 5 settembre 2003.
MYMONETRO
Buongiorno, notte
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Buongiorno, nottedi G. RomagnaFeedback: 16232 | altri commenti e recensioni di G. Romagna |
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sabato 23 gennaio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il sequestro Moro ed i giorni della prigionia, sino all'uccisione, visti e narrati da una giovane brigatista del plotone che compì il gesto. Il suo entusiasmo iniziale per l'"impresa" compiuta vien man mano scemando e si affaccia in lei, con sempre più prepotenza, un atroce dubbio sulla legittimità di quanto sta realizzando, anche alla luce di come si stanno evolvendo gli eventi, con la più totale inoperosità dei membri di governo che spinge i brigatisti suoi compagni a propendere (al culmine di una delirante escalation in cui Moro viene condannato a morte in nome dell'universale giustizia proletaria), per l'uccisione del politico democristiano (interpretato con grande efficacia ed umanità da Roberto Herlitzka). Film di sicuro impatto, ben fatto, ben diretto e ben capace di scandagliare gli animi dei personaggi in prima persona coinvolti in uno degli eventi più bui della storia repubblicana. Così come nel successivo Vincere, anche qui Bellocchio costruisce una pellicola che alterna alla narrazione gli autentici filmati storici con cui i telegiornali dell'epoca raccontarono la vicenda fino alla sua tragica conclusione. Menzione d'onore alla scelta delle musiche, con Schubert e i Pink Floyd (The Great Gig in the Sky e, soprattutto, Shine on You Crazy Diamond) efficacissimi, nella loro bellezza, nel sottolineare la drammaticità degli eventi di volta in volta ritratti. Il titolo è tratto da una poesia di Emily Dickinson, a sottolineare forse la messa in atto di un gesto grazie al quale, non essendo più possibile tornare indietro, si entra compiutamente in una fase di buio non soltanto della psiche, definitivamente ottenebrata, dei suoi autori, ma di tutto il paese, che già aveva subìto e che ancora dovette continuare in quegli anni subire i terribili contraccolpi del brigatismo rosso e dello stragismo fascista dagli alti mandanti. Tre stelle e mezzo.
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