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E' interessante vedere vecchi film che rivelano tutta la loro attualità . La struttura ad episodi permette di spaziare all'interno di diverse storie che ,con ironia , senza cadere nelle volgarità a cui siamo da tempo abituati, sgretolano dall'interno sia l'immagine ideale e tradizionale della famiglia , nei primi anni '6o ancora forte , sia il modello alternativo, che già si affaccia all'orizzonte. Le novità sono riferite alla cosiddetta "coppia aperta": i protagonisti, sranieri nel caos vacanziero , o italiani, vittime della noia altoborghese, rivelano i risvolti assurdi e paradossali di situazioni da lontano considerate "invidiabili". L'immagine della moglie tutta dedita alla cura del marito malato nasconde, invece, una manìa di protagonismo e un bisogno ossessivo di essere indispensabile per qualcuno. Infine, e qui la satira, amara ,diventa profonda e dissacrante,ma fa riflettere, l'amore per "lo sposo divino" e la scelta della clausura ,diventano il surrogato di un mondo immaginario e fantastico con un vero principe azzurro, che, alimentato dalla posta del cuore dei giornali femminli, può condurre una povera ragazza fuori dall'ignoranza e dalla violenza che la circonda.
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