Le Idi di marzo

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Un film di George Clooney. Con Ryan Gosling, George Clooney, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei.
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Titolo originale The Ides of March. Drammatico, durata 101 min. - USA 2011. - 01 Distribution uscita venerdì 16 dicembre 2011. MYMONETRO Le Idi di marzo * * * - - valutazione media: 3,12 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
peer gynt domenica 11 settembre 2011
chi tradisce chi? Valutazione 3 stelle su cinque
79%
No
21%

 Con questo film sulla politica vista come una partita a poker dove conta solo saper bluffare, mentre valori come la lealtà e lo spirito di squadra ti possono solo danneggiare, Clooney continua la sua riflessione sul rapporto fra comunicazione e potere, su come la prima generi e allo stesso tempo controlli e determini il secondo. Con una scrittura lineare e dialoghi efficaci (anche grazie alla pièce teatrale da cui il film è tratto), la vicenda si prepara la strada per giungere ad un finale drammatico dotato della necessaria intensità. Ed è anche un percorso di maturazione che trasforma un giovane rampante con una fede certa nei sani valori americani in un perfido Jago che impara a tessere le sue tele mortali. [+]

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gianmaria.silv martedì 13 settembre 2011
the pursuit of power Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

Clooney si cimenta nella regia di un film politico prendendo di mira la corsa per le primarie nel partito democratico. La scelta del partito democratico è interessante ma meno coraggiosa di quello che potrebbe sembrare visto che permette di proteggersi dalle accuse di faziosità allo stesso tempo di giudicare tutta la classe politica senza grandi distinzioni di parte. Il film getta un'ombra nera su tutta la politica vista come una sporca corsa al potere dove conta apparire e dare la giusta impressione di sé stessi e della propria vita presente, passata e futura. Vorremmo tanto che non fosse così, vorremmo poter credere negli ideali incarnati dal politico democratico interpretato da Clooney e ad un certo punto vorremmo tanto che questo fosse un film su quello che la politica potrebbe e dovrebbe essere. [+]

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beatrice fiorentino giovedì 29 dicembre 2011
chi è senza peccato scagli la prima pietra Valutazione 5 stelle su cinque
86%
No
14%

Difficile trovare un personaggio “puro” in questo splendido film che non ci risparmia virate e sorprese, con una sceneggiatura impeccabile e interpreti semplicemente straordinari. In un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui la crisi finanziaria mondiale si accompagna ad una ben più preoccupante crisi dei valori e della politica, produce un effetto straniante addentrarci così profondamente nella quotidianità di una campagna elettorale svelandone dinamiche e retroscena. Il fascino sottile del potere travolge tutti, seduce con attrattiva discreta e silenziosa. Difficile sottrarsi, saper resistere alla tentazione di sentirsi migliori, più furbi, corteggiati. Di questo si parla nelle Idi di marzo: di potere e di perdita dell’innocenza. [+]

[+] complimenti (di manuel m.72 )
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jaylee domenica 18 dicembre 2011
tu, quoque... Valutazione 4 stelle su cinque
73%
No
27%

Niente da dire: ormai George Clooney è una garanzia. Se si esclude il tremendo In Amore Niente Regole (e già il titolo in italiano era da denuncia penale rispetto all’originale…), e che vi piaccia o no il suo faccione sornione, la sua costante presenza nel gossip internazionale (apparentemente non intenzionale), qualche gigioneria di troppo, Clooney è l’erede di quel filone unico USA che mette al servizio lo Star System all’l’impegno civile, la critica ragionata al nostro mondo, le contraddizioni del sistema e interne ad ogni individuo. Come evoca il nome stesso, Le Idi di Marzo è una tragedia moderna ambientata nel mondo politico di oggi, dove ognuno è impegnato a pugnalare l’altro, non per malvagità, ma semplicemente perché sono le regole del gioco. [+]

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davidearte giovedì 22 dicembre 2011
il doppio gioco della politica Valutazione 4 stelle su cinque
61%
No
39%

Stephen Meyers (Ryan Gosling) è un trentenne di talento, esperto di politica e di comunicazione, entrato a far parte dell’entourage del governatore Mike Morris, uno dei due contendenti democratici alle primarie negli USA, che altri non è se non il Clooney regista/sceneggiatore del film. Siamo nel pieno dello scontro diretto dei due candidati e chi riuscirà a ottenere più delegati nell’Ohio e accaparrarsi i favori di un politico locale potente vincerà le primarie e sarà in corsa per la Casa Bianca: forse per noi italiani è un po’difficile capire in pieno questo sistema elettivo, ma bastano davvero poche nozioni per seguire lo sviluppo della trama. Morris sembra un politico serio, coerente, in grado di dare speranza al suo popolo e pronto al cambiamento (ricorda qualcuno, già eletto nel 2008?), soprattutto non vuole cedere alle lusinghe della corruzione e degli scambi di favori: egli incarna davvero tutte le virtù che un politico giovane di sinistra deve avere in una stagione di contrasti, guerre, povertà e crisi economica. [+]

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giuliacanova venerdì 16 dicembre 2011
l'amaro calice del potere Valutazione 4 stelle su cinque
66%
No
34%

Eccolo finalmente un film meritevole di essere visto. Nessuno sconto  ai freddi giochi della politica  e dei media ma senza moralismi di pancia.  Ognuno trarrà le sue conclusioni. Un film ben diretto, 101 minuti senza un secondo fuori posto e attori che ci fanno dimenticare che stanno recitando. Il film scorre veloce, incalzante come un thriller e con una sceneggiatura asciutta ed efficace.  E quando nella scena finale l'inquadratura si sofferma  sul tagliente primo piano di Ryan Gosling, che interpreta  il personaggio più emblematico, ci rimane la curiosità di sapere come continuerà la sua amara storia personale. [+]

[+] bellissimo, ma... (di ferrux)
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xquadro sabato 31 dicembre 2011
politica ed etica, la realtà è peggio del film Valutazione 3 stelle su cinque
86%
No
14%

George Clooney si dimostra un regista abile ed efficace. Anche in questo film, come in Good night and good luck, maneggia una materia difficile. Clooney sa scegliere i suoi attori e affidandosi a Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman e Paul Giamatti sapeva di andare sul sicuro. Sceneggiatura e soggetto sono all'altezza. L'obiettivo di entrare con il naso e con le telecamere nel dietro le quinte della politica è ambizioso e stimolante: ritrovarsi nel bel mezzo di una campagna elettorale americana, una sorta di faro per tutte le tele-democrazie occidentali, e avere la possibilità di osservarla dall'interno è un buon incentivo per chi ama il cinema e cerca qualcosa di più che farsi quattro risate in poltrona per dimenticare i patemi del presente. [+]

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vedosentovado venerdì 30 dicembre 2011
se il potere è l'unico ideale Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

la genialità è un dono, che può essere messo a disposizione in ogni campo da chi è consapevole dei cambiamenti che questa dote può apportare. il problema è: nel bene o nel male? è così che un giovane consulente politico decide di schierarsi ed aiutare un rivoluzionario governatore democratico degli stati uniti, in previsione delle elezioni presidenziali. ma se è vero che ogni partita deve avere almeno due giocatori, bisogna sempre fare i conti con l'altro, con l'imprevedibile, e con il corso naturale delle cose. un finale nè scontato nè imprevedibile, una cronaca di qualche giornata di campagna elettorale, resa intrigante dalla credibilità con cui, umanamente, ciascuno reagisce cercando di manipolare il futuro, cercando di guidare i fatti, cercando di aggiustare le cose, illudendosi di essere più potenti del potere. [+]

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gabriella mercoledì 15 febbraio 2012
film fuori tempo massimo Valutazione 3 stelle su cinque
76%
No
24%

Guardando il film mi sono chiesta più volte se davvero valeva la pena riproporre un tema così abusato, niente che non si sapeva già e che non avevamo visto. Che la politica sia corrotta è risaputo, e questo da che ha origine l'uomo, la disonestà, la mancanza di valori, tutte cose che sono sotto gli occhi tutti i giorni; candidati alle presidenziali che ancora si appellano ai sacri principi della costituzione americana ( ma davvero funziona ancora?), sostenitori che sostengono loro stessi e il loro posto di lavoro, poco importa ciò in cui credono, anche perchè sono più che mai disposti a passare dall'altra parte se la sedia cui sono seduti comincia a vacillare. Ma lo sapevamo già che la politica è un affare sporco, che le persone oneste vengono tagliate fuori e che è meglio vivere con il rimorso di aver mandato a farsi fottere i principi di etica e onestà nei quali si credeva pur di restare in gioco. [+]

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luana sabato 17 dicembre 2011
niente di originale... Valutazione 2 stelle su cinque
55%
No
45%

Anche nel cast (soliti Hoffman; Giamatti; Tomei e la Wood).Il film racconta del puro ed idealista (anche troppo forse, visto il contesto) Stephen, interpretato dal bravo Ryan Gosling, che si scontra con la perversità della politica paragonata a un gioco di mosse irreversibili. Alla fine sentendosi tradito e messo alle strette, sceglierà nell'immediato, di appoggiare il Governatore.Ci sono però due frasi chiavi che spiegherebbero "forse" la sua non corruttibilità di fondo e neanche la rigidità del suo capo (Hoffman) ovvero: "La mia vita è la politica" e " Starò per 4 anni e non 8..non corra troppo". Un film statico; pessimista o realista boh. Un film che parla comunque dell'America e all'America. [+]

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