Intanto volevo rassicurarla che io mi diverto moltissimo, grazie. Però il suo appunto mi dà l''occasione per accennare ad una questione che avevo già trattato in altra sede. Voglio dire che il messaggio morale e il divertimento non si escludono necessariamente. Io non nego l''importanza dei valori puramente estetici anche se è vero che il mio rapporto con l''arte è tante volte prima di tutto morale. Quindi, il valore estetico ha la sua importanza. Il problema nasce secondo me quando attraverso il valore estetico di un''opera si finisce per veicolare un messaggio ''etico'' secondo me sbagliato, come nel caso del film in questione, sempre secondo me. Come ho detto in passato io mai stronco un film in assoluto perché non mi interessa questo genere di approccio né è il mio mestiere.
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Intanto volevo rassicurarla che io mi diverto moltissimo, grazie. Però il suo appunto mi dà l''occasione per accennare ad una questione che avevo già trattato in altra sede. Voglio dire che il messaggio morale e il divertimento non si escludono necessariamente. Io non nego l''importanza dei valori puramente estetici anche se è vero che il mio rapporto con l''arte è tante volte prima di tutto morale. Quindi, il valore estetico ha la sua importanza. Il problema nasce secondo me quando attraverso il valore estetico di un''opera si finisce per veicolare un messaggio ''etico'' secondo me sbagliato, come nel caso del film in questione, sempre secondo me. Come ho detto in passato io mai stronco un film in assoluto perché non mi interessa questo genere di approccio né è il mio mestiere. E tuttavia, mi pare che qui si oscilli tante volte tra il disprezzo totale dell''opera e del suo autore e l''elogio sperticato, l''apologia acritica. Al punto tale che se ti permetti di esprimere qualche appunto, ma ragionato e motivato, eventualmente, vieni subito giudicato un aggressore o addirittura tacciato di essere ''antidemocratico'' come bellamente se ne è uscito uno o una che non ricordo esattamente giudicava un mio commento mi pare una sorta di attentato alla ''democrazia cinematografica''. Niente di male per carità, ma questo tipo di ragionamento è emblematico di certo andazzo, forse, e dell''atmosfera pesante che si respira qui. Il problema non è la ''critica'' in sé. Non siamo bambini che mettono il muso non appena ricevono un rimprovero. È ovvio che nel momento in cui ti esponi, soprattutto con nome e cognome, sei soggetto fatalmente a ''critica''. Devi stare al gioco se vuoi partecipare. Ma ho riflettuto e i casi sono due: o uno non ha capito bene quello che legge forse perché si rompe le balle a soffermarsi su uno scritto che giudica troppo lungo oppure sono io che non sono riuscito ad esprimere le mie reali intenzioni finendo per inviare un messaggio distorto (non sono "scrittore", ma scribacchino all''occorrenza). O forse più semplicemente questa piattaforma non è la più adatta a ricevere determinati contenuti perché la platea che la frequenta ha altre aspettative. E non si può oggettivamente nemmeno mettere a dura prova la pazienza di un lettore in particolare oggi che tutti o quasi sono abituati alla velocità, brevità, immediatezza tipiche di un twitter d''altri tempi, forse. Tuttavia, se vuoi articolare un pensiero ci vuole spazio anche mentale. Ma qui sembra che soltanto i ''pensieri interrotti'' abbiano maggiore presa. Insomma, alla fine il rischio è che finisca per emergere soltanto la caratteristica della ''prolissità'' (percepita) agli occhi di un certo lettore e al diavolo tutto il resto (e questo non mi va) Quindi, ho deciso che non scriverò ulteriormente su questo sito e mi rivolgerò ad altre piattaforme che sto individuando dove la ''lentezza'' è accolta e maggiormente apprezzata o comunque dove l''aspettativa dei partecipanti è diversa, quantomeno. E la ringrazio per avermi dato l''opportunità di questo blando sfogo. Allora Saluti e buona condivisione a tutti....
''Perché il dono della sintesi non mi appartiene...Ma soltanto il vizio perverso dell''argomentazione mi consuma''
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