C'è ancora domani

 Non condivido l'entusiasmo per questo film e non riesco a capire il motivo di tanto successo.

Vuole essere un film “realistico”(anche se non scomoderei il “neorealismo”, che è tutt'altra cosa), che tratta un tema, la condizione della donna in un determinato momento storico, l'immediato dopoguerra. Mi aspetterei che questo momento così significativo venisse ricostruito fedelmente anche perché funzionale al tema trattato, la graduale e lenta emancipazione delle donne che finalmente, dopo tante lotte, hanno conquistato il diritto di voto. Sicuramente ci sarà stato tutto un fermento, nei luoghi pubblici, nelle case, nelle strade... ci saranno stati comizi, manifesti, discussioni... erano le prime elezioni dopo il periodo fascista, dopo la guerra, le prime in cui votavano le donne...Invece di tutto ciò non c'è traccia, viene accuratamente eluso per preparare alla sorpresa finale lo spettatore, che da metà film viene volutamente portato a prevedere uno sviluppo della vicenda totalmente diverso. Peccato però che il finale del film renda del tutto inverosimili e incoerenti le vicende che lo precedono e lo dovrebbero preparare. Una “furbizia” ad effetto che dovrebbe far presa sullo spettatore, ma che toglie al film la possibilità di seguire la lenta presa di coscienza delle donne nella figura della protagonista.

E non è l'unica inverosimiglianza: l'episodio della bomba nella gelateria messa da un soldato americano su richiesta di Delia per mandare sul lastrico i suoceri e impedire il matrimonio della figlia, è assurdo in questo genere di film.

E i caratteri sono tratteggiati con l'accetta. Non hanno sfumature, i personaggi agiscono secondo cliché. Le azioni non sono contestualizzate: all'inizio del film il marito dà alla moglie un sonoro manrovescio che coglie di sorpresa anche lo spettatore e lo fa sobbalzare sulla sedia. Non stavano litigando, non c'era una situazione che lo potesse spiegare. Il marito va in automatico.

Come non hanno sfumature il suocero, che non fa che inveire contro la nuora (è il suo unico registro di recitazione), né la famiglia del fidanzato, tutti i membri della quale, tutti allo stesso modo, snobbano la famiglia in maniera così esagerata che dà fastidio.