Frammenti dal passato - Reminiscence

 REMINESCENSE 

Con Reminiscence gli elementi del classico thriller, un po’ rétro e tipicamente noir, si fondono a clichè più volte visti nei film più marcatamente sci-fi. Ciononostante l’attenta regia, supportata anche da un buon soggetto, riesce nel non certo facile compito di realizzare un mix soddisfacente e nel complesso scorrevole, sopperendo così alle diverse sensazioni di “déjà vu”, il tutto nonostante lo sviluppo della trama presenti, talvolta, momenti un po’ confusi e non sempre ben delineati.
La splendida fotografia e le ambientazioni dalle atmosfere sfumate ed oscure incorniciano egregiamente le prestazioni attoriali di Hugh Jackman, il quale riesce ad immergersi perfettamente nello spirito di un personaggio intimamente tormentato, scrollandosi così di dosso il pesante fardello del supereroe tutto muscoli e rabbia. [+]

Con Reminiscence gli elementi del classico thriller, un po’ rétro e tipicamente noir, si fondono a clichè più volte visti nei film più marcatamente sci-fi. Ciononostante l’attenta regia, supportata anche da un buon soggetto, riesce nel non certo facile compito di realizzare un mix soddisfacente e nel complesso scorrevole, sopperendo così alle diverse sensazioni di “déjà vu”, il tutto nonostante lo sviluppo della trama presenti, talvolta, momenti un po’ confusi e non sempre ben delineati.
La splendida fotografia e le ambientazioni dalle atmosfere sfumate ed oscure incorniciano egregiamente le prestazioni attoriali di Hugh Jackman, il quale riesce ad immergersi perfettamente nello spirito di un personaggio intimamente tormentato, scrollandosi così di dosso il pesante fardello del supereroe tutto muscoli e rabbia. Non sempre all’altezza la prova di Rebecca Feguson che, in alcuni momenti, appare stucchevole e fuori dal contesto.
Forse la nota più dolente del film è la colonna sonora di Ramin Djawadi che, nel suo incedere talvolta ossessivo e in alcuni casi ripetitivo, non sempre si accosta alle immagini e alle sensazioni vissute dai protagonisti, creando così una sorta di “dissonanza” e un senso di “smarrimento” nello spettatore.
In conclusione, Reminiscence è un buon compromesso tra il classico thriller a tinte noir e la fantascienza, anche se la scelta autoriale di prediligere la storia d’amore al mistero tende ad appiattire lo sviluppo di una storia che, altrimenti, sarebbe potuta essere più intrigante e più veloce nel ritmo. [-]

  Onestamente mi ero approcciata a questo film con le migliori intenzioni, ma poi...
Oddio... l'idea di fondo potrebbe anche esser valida, ma, non so, ho come l'impressione di una Ferrari in mano ad un poppante dell'asilo.
Si vorrebbe scimmiottare forse Blade Runner (il primo uscito sul mercato) con certe atmosfere notturne e il dialogo di sottofondo, ma troppa luce e troppi esterni di giorno vanificano l'effetto.
Forse si vorrebbe arrivare a qualcosa di più intimo tipo Strange Days, ma questi ricordi tridimensionali sono poco realistici.
Credo si strizzi l'occhio anche ad Inception, ma qua l'effetto sorpresa del "sogno dentro il sogno" dura poco, pochissimo. [+]

  Onestamente mi ero approcciata a questo film con le migliori intenzioni, ma poi...
Oddio... l'idea di fondo potrebbe anche esser valida, ma, non so, ho come l'impressione di una Ferrari in mano ad un poppante dell'asilo.
Si vorrebbe scimmiottare forse Blade Runner (il primo uscito sul mercato) con certe atmosfere notturne e il dialogo di sottofondo, ma troppa luce e troppi esterni di giorno vanificano l'effetto.
Forse si vorrebbe arrivare a qualcosa di più intimo tipo Strange Days, ma questi ricordi tridimensionali sono poco realistici.
Credo si strizzi l'occhio anche ad Inception, ma qua l'effetto sorpresa del "sogno dentro il sogno" dura poco, pochissimo.
E poi, va bene che la fantascienza ha il suffisso "fanta" perchè molto ha di fantasioso... ma qua alcune cose sono veramente poco credibili.
A cominciare dai protagonisti.

Non credo proprio che Reminescence diventerà un "cult" come Blade Runner, e nemmeno un blockbuster, ma forse qualche fan del futuro cataclismatico ci potrebbe trovare di che passare qualche minuto seduto sulla poltrona.
Insomma...
Non c'è lo squid, non ci sono androidi e alla fine i sogni sono quel che sono.
A me questo film ha detto ben poco.
E me ne dispiace. [-]