Da premettere che Nolan è tra i miei autori preferiti e che ogni suo film va vissuto come un'esperienza, un evento, un viaggio da vivere preferibilmente sul grande schermo.
Sin dai primi minuti si viene catapultati letteralmente all'interno dell'azione. Gli archi che si accordano, il direttore d'orchestra è pronto a dare il via alle danze ma metaforicamente da il via alla pellicola piu concettuale e simbolica di Nolan. Nel primo quarto d'ora, può piacere o meno, mi è sembrato di rivivere i fasti de "Il Cavaliere Oscuro" e di quella sua meravigliosa scena iniziale.
Il film si basa su un concetto ed una trama apparentemente semplici, ma che con il passare dei minuti si fanno sempre più intricati. Nolan sembra portarci per mano, e lo fa benissimo fino ad un certo punto, per poi abbandonarci completamente ai nostri sensi dalla seconda metà in poi.
" Non cercare di capirlo..sentilo" è la frase che viene detta al Protagonista, ed è proprio qui la chiave di lettura del film. Peccato però che ci sia molto, troppo da capire, e poco da sentire. Al centro di INCEPTION batteva un cuore pulsante, qui purtroppo no, per uscirne serve poco cuore e molta testa.
TENET è un film con un ritmo incredibile, l'azione la fa da protagonista, un azione mai così curata e ben girata in un film targato Nolan. Lo spettatore viene trascinato in un gioco da tavolo, un cubo di Rubik, un puzzle difficile da decifrare, che ha bisogno di maturare, di essere metabolizzato.
Montaggio certosino, fotografia tetra e fredda che si accende nei momenti chiave del film, regia perfetta. La colonna sonora (questa volta affidata a Ludwig Goransson) non fa rimpiangere Zimmer, davvero incredibile il sound design, a volte addirittura in reverse, con un elettronica nervosa e pulsante che accompagna le scene d'azione.
Una volta fuori dal cinema si ha l'impressione di aver assistito a qualcosa di epocale, e che questo sia davvero l'unico film dove Nolan mette a nudo tutte le sue ossessioni, il il suo punto 0, il suo tasto Reset. Credo fermamente che dopo TENET arriverà un Nolan diverso ed in pace con il suo passato. Si, perche ho notato una scrittura diversa rispetto ad altri suoi film, molto nervosa, cupa, inserita in un contesto "crepuscolare" capitanato dal villain SATOR (Kenneth Branagh).
Prove attoriali davvero molto buone, caratterizzati dalla solita freddezza Nolaniana che tutti odiano ma che per me funziona alla grande.
Giudizio finale: Sono a metà tra il definirlo un capolavoro o un film "normale", forse più visioni mi aiuteranno a risolvere questo dilemma, o forse non lo risolverò mai.
Siamo di fronte ad un grande film, con un reparto tecnico clamoroso, che forse non arriva al cuore dello spettatore come altri film Nolaniani, ma che in ogni caso colpisce per la sua messa in scena e la sua maestosità. Grazie Nolan!
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