Se la strada potesse parlare |
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Un film di Barry Jenkins.
Con KiKi Layne, Stephan James, Regina King, Teyonah Parris.
continua»
Titolo originale If Beale Street Could Talk.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 119 min.
- USA 2018.
- Lucky Red
uscita giovedì 24 gennaio 2019.
MYMONETRO
Se la strada potesse parlare
valutazione media:
2,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quando James Baldwin raccontava i neri d'America
di Emiliano Morreale La Repubblica
Dopo l'Oscar per il miglior film a Moonlight, Barry Jenkins omaggia uno dei modelli impliciti di quel lavoro, il grande scrittore afroamericano James Baldwin, portando sullo schermo il suo romanzo If Beale street could talk. Il testo di partenza risale al 1974 ma, per temi e ambientazione, "potrebbe essere stato scritto negli anni Cinquanta", come scrive Joyce Carrol Oates nella postfazione in appendice all' edizione Fandango appena uscita. È la storia d'amore tra la diciannovenne Tish (Kiki Layne) e Alonzo detto Fonny (Stephan James), di poco più grande di lei: i due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere di New York, e ora la ragazza è incinta. Ma Fonny, giovane appassionato e con ambizioni di artista, incappa in un'accusa di violenza a una donna, orchestrata da un poliziotto bianco, e finisce in prigione. Nel raccontare una storia d'amore a suo modo classica, Jenkins accentua i tratti di estetismo del film precedente, con moltissima musica, qualche ralenti e controluce, e insomma un tono un po' elegiaco, che comunque non urta troppo con lo spirito della vicenda. Per rendere la prima persona del romanzo, la sceneggiatura fa ampio ricorso alla voce fuori campo di Tish. A fare da controcanto, compaiono talvolta montaggi di fotografie d'epoca in bianco e nero che mostrano la cruda situazione sociale. Perché questa parabola, come spesso i melodrammi, è soprattutto una vicenda di gente semplice condannata dall' ingiustizia sociale e razziale. L'adattamento, nonostante lo stile vistosamente "autoriale" e una patina un po' leccata (la ricostruzione d'epoca vintage ricorda molto cinema recente sui neri americani, da Barriere a Il diritto di contare), funziona meglio quando eredita pacatamente buone idee dal romanzo, e quando ricorda il cinema americano di un tempo: la descrizione della piccolissima borghesia nera (con il contrasto tra le famiglie dei due protagonisti), certi dettagli (come il differente comportamento dei clienti neri e bianchi in profumeria davanti a Tish), e certi momenti di idillio, anche intensamente fisico, ben resi dai due giovani attori.
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