Il Corriere - The Mule

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l'ultima cavalcata di Clint Valutazione 4 stelle su cinque

di carloalberto


Feedback: 51018 | altri commenti e recensioni di carloalberto
venerdì 8 febbraio 2019

 L’ultima cavalcata di Clint su un vecchio pick up si ispira alla storia vera di un floricoltore che per problemi economici diventa corriere della droga in tarda età. Ma questo è solo lo spunto per un racconto nostalgico e autobiografico, tutto incentrato sull’Io di Clint messo a confronto con il mondo degli Altri. Gli altri sono quelli che utilizzano Internet, quelli perennemente attaccati agli smartphone, le persone di colore, che lui chiama “negri”, le motocicliste omosessuali, che lui chiama lesbiche, non perché sia razzista o omofobo, ma perché crede che le cose debbano essere chiamate col loro nome e così non si offende se lo chiamano “vecchio”. Tutti gli altri appartengono a un mondo che lui non comprende e che tollera, a cui preferisce i fiori, forse per la loro bellezza immutabile che si rinnova uguale nel tempo a dispetto della caducità e dell’alternarsi delle generazioni nel loro sbocciare ed appassire. Nel film campeggiano i valori tradizionali, con in testa il messaggio sull’importanza della famiglia, che deve venire al primo posto e prima dell’amore per il lavoro e, a seguire, l’attaccamento alla grande famiglia dei reduci ovvero l’amore per il proprio Paese servito in armi, il valore dell’onestà intellettuale e una morale da vecchio West, per cui è giusto fare il bene senza preoccuparsi dell’eticità della propria condotta. I valori di Clint sono oramai accettabili solo per la vecchia America, che, peraltro, a giudicare dai fatti non si è affatto estinta. La storia è povera di ulteriori elementi introspettivi, gli altri personaggi, il boss del narcotraffico, un irriconoscibile Andy Garcia, l’ex moglie, la nipote, e la figlia, non a caso interpretata da Alison Eastwood, sono stereotipati, a parte l’alter ego di Clint, il giovane poliziotto che gli ricorda Lui da giovane, l’ispettore Callaghan. Per noi europei rimane lo stupore di vedere ancora all’opera un uomo che alla soglia dei novant’anni non molla, che continua a raccontare la propria storia mentre noi non possiamo che restarne affascinati e al contempo distanti, come sarebbe se ascoltassimo i racconti dei vecchi nonni, cosa che nessuno fa più, con in mano le fotografie di quando erano giovani. Così ascoltiamo ancora una volta il vecchio Clint che ci racconta il mondo di oggi come appare nella sua visione di una volta e guardandolo non facciamo caso a quello che dice e pensiamo a quando era il gringo di Sergio Leone che cavalcava impassibile nelle praterie del vecchio West o quando a San Francisco impugnava la 357 magnum dell’immortale ispettore Callaghan.

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jackbeauregard sabato 9 febbraio 2019
argh, era la 44 magnum Valutazione 0 stelle su cinque
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Non mi cadere sui fondamentali. Comunque perdonato per la bella rece, scrittta con sentimento:-)

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loland10 lunedì 11 febbraio 2019
stile inconfondibile Valutazione 0 stelle su cinque
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Ultima? Sembrerebbe di sì. Comunque...il suo stile si nota sempre. Fa drizzare le antenne a molti (registi) l'uso della camera. Minimi movimenti e efficaci carrellate.
loland10

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antonio montefalcone sabato 9 marzo 2019
il tempo e una vita, in un viaggio con se stessi Valutazione 0 stelle su cinque
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L'ultimo film, diretto e interpretato da Eastwood (con Alison Eastwod sua figlia nella realtà, Bradley Cooper e Tessa Farmiga), è una delle migliori opere di questo quasi 90enne autore/attore. Il protagonista, l'ultra ottantenne Earl, rimasto solo e senza denaro, ha più di un'assonanza con il personaggio di 'Gran Torino', Walt Kowalski. E anche la pellicola è sulla stessa poetica. Lo sceneggiatore è infatti lo stesso: Nick Schenk, che tratta l'incredibile storia vera di Leo Sharp, pubblicata sul New York Times: un veterano della seconda guerra mondiale diventato uno spacciatore di droga e corriere per la famiglia Sinaloa. Copertura perfetta per il cartello messicano. La pellicola però non si limita soltanto a raccontare questa appassionata e coinvolgente vicenda, ma, attraverso il suo protagonista si interessa anche a trattare e descrivere soprattutto la vecchiaia, le sue debolezze, le difficoltà, i suoi ostacoli. [+]

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