Wonder Woman |
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Un film di Patty Jenkins.
Con Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Danny Huston.
continua»
Titolo originale Wonder Woman.
Azione,
durata 141 min.
- USA 2017.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 1 giugno 2017.
MYMONETRO
Wonder Woman
valutazione media:
2,82
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Wonder Woman, Gal Gadot è il noumenodi ScaFeedback: |
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martedì 8 agosto 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo il dominio Marvel degli ultimi decenni finalmente la DC Comics ottiene la sua rivincita fino ad ora rimandata a causa delle critiche non favorevoli ai reboot di Superman (con l’uomo d’acciaio appunto). Ottiene una rivincita più che meritata introducendo però (e direi finalmente) una supereroina donna, Wonder Woman diretto da Patty Jenkis, è un capolavoro sia a livello di sceneggiatura ma soprattutto grazie agli effetti speciali affidati a niente di meno che Zack Snyder. Patty Jenkis dopo un periodo lungo (solo) 14 anni ritorna alla regia di un lungometraggio e lo fa con una storia completamente diversa rispetto a quello che fu Monster del 2003. Dopo infatti aver permesso a Charlize Theron di vincere l’Oscar con l’interpretazione di Aileen Wuornos, una prostituta assassina che dopo 12 anni di processo verrà inserita nel braccio della morte.
Con Wonder Woman siamo dunque ben lontani da quel tipo di impegno civile e accademico che deve assumere un film di quella portata (uscito infatti un solo anno dopo la morte di Aileen Wournos) tuttavia qualcosa in comune lo hanno per forza. Il protagonismo femminile è infatti la chiave di lettura che assimila questi due film agli antipodi. L’intero film è di fatto basato sulla visione del ruolo della donna ora non più marginale: Diana da Themyshira (alias Wonder Woman), è un amazzone figlia di Zeus e Ippolita, vive nell’isola di Themyshira con le sue consorelle nascoste dagli uomini. Le amazzoni furono mandate sulla terra da Zeus per placare l’istinto guerresco degli uomini ma dopo millenni essi tornarono al loro istinto violento, esortati dal dio della guerra: Ares dunque Zeus decise di affidare l’unica arma per distruggerlo definitivamente, nelle mani delle amazzoni.
Un universo femminile dunque perpetrante nella prima parte di film dove Diana, interpretata da Gal Gadot, si esercita con le altre amazzoni distinguendosi da tutte le altre perché più forte, più veloce e si anche più figa! All’arrivo del soldato inglese Steve (alias Chris Pine) inizia la seconda parte, che vede quindi lo sviluppo da Diana (a Themyshira) a Wonder Woman (sulla nostra terra). Diana parte con Steve per salvare il mondo dalla guerra, la sua missione è infatti quella di distruggere Ares con l’arma “distruggi-dei” di cui si impossessa scappando dall’isola. Ha inizio nel nostro mondo il racconto del tipico eroe che non sapendo niente dell’universo umano rimane spiazzato da ogni cosa (elemento ironico di ogni film di supereroi) questa volta però si distingue nettamente la classica trama dell’eroe spaesato e “figo” apprezzato da tutte le donne che lo vedono anzi qui è tutto il contrario gli uomini fanno battute verso la bellissima Diana, ed è anche inutile prenderle come battute misogine perché di fatto a situazione ribaltata non crea alcuno scandalo. Inoltre non è più l’eroe uomo che difende e protegge la “spalla” donna dai pericoli dimostrando così di avere poteri eccezionale, anzi è Diana che salva Steve più e più volte. Il mondo dei supereroi si trova dunque improvvisamente ribaltato ed è proprio questo il punto di forza del film. Ora tocca a Wonder Woman salvare la terra. Le donne si prendono la rivincita e Wonder Woman è la dimostrazione che quando si tratta di supereroi tutto è possibile anche la “super-forza” proprio così affidata al sesso femminile. A rendere ancora di più unico nel suo genere (a voi la libera interpretazione di “genere”) il film di Patty Jenkis è l’attrice israeliana Gal Gadot che cattura più per la sua bellezza purtroppo, piuttosto che per le sue capacità attoriali. Ma comunque vista la scia di positività del film avrà sicuramente la possibilità di migliorare, magari con produzioni più complicate. La mia speranza è infatti di vederla ora più spesso nei film possibilmente anche in ruoli lontani da Blockbuster. Un’altra importante nota positiva sono gli effetti speciali affidati niente di meno che a Zack Snyder, il re degli effetti speciali: vedi 300 e Sucker Punch. Dedicatosi unicamente agli effetti speciali di fatto Snyder ha un grande talento un po’ meno, a mio parere, quando assume i panni del regista. Nel complesso il film è un capolavoro imperdibile che dev’essere visto almeno una volta nella vita.
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