Frantz |
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Un film di François Ozon.
Con Pierre Niney, Paula Beer, Ernst Stötzner, Marie Gruber.
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Titolo originale Frantz.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 113 min.
- Francia 2016.
- Academy Two
uscita giovedì 22 settembre 2016.
MYMONETRO
Frantz ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Per un amico in più
di Francesco2Feedback: |
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mercoledì 15 marzo 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ozon è tornato, a dirla male, sul tema del doppio (cos'è, poi?) A dirla, speriamo, meglio,
concentra la propria attenzione sulla coesistenza di due livelli di lettura: quello tra finzione
e realtà era già stato esplorato in "Swimming Pool", ma ha trovato un compimento
definitivo nel bellissimo "Nella casa". Ma, pensandoci bene, questi erano tentativi più
espliciti -sic-, : in "Giovane e bella", per esempio, -la ragazza recitava un ruolo un poco di
fronte a tutti, forse persino nei confronti di sé stessa.
Senza svelare troppo su questo ultimo lavoro, "chi mente a chi",è tutt'altro che una
domanda oziosa. Alcuni lo fanni, esplicitamente, nel ricostruire quanto avvenuto, o
perlomeno accettano le ricostruzioni sbagliate di qualcuno; altri rischiano di ingannare
loro stessi -ed allora, anche se in un contesto molto diverso, il personaggio interpretato
dalla Beer si e ci interroga proprio come la "prostituta" del film che ho citato. Il suo è un
viaggio alla ricerca della verità ma forse anche di sé stessa, che dovrebbe forse svelarle i suoi
sentimenti nei confronti dei protagonisti maschili.
Ma è un esempio, se lo è, di perizia puramente calligrafica, lontano dal rigore di un
Kieszlowski ed, al contempo, dalla magia e profondità dell"Amore molesto". E', questa, una
delle motivazioni per cui non mi accodo totalmente all'entusiasmo suscitato spesso dal film,
che già all'inizio aveva costruito per un nucleo familiare nient'affatto provocatorio, al
punto che la vera identità dell'"amico di Franz" non verrà rivelata per non spezzare -sia
detto senza nessuna ironia- l'idillio che si era creato.
La scena finale esplicita -ma non cosi tanto- , ancora, il tema della "duplicità" in questo
presunto gioiellino. Adrien, per Anna, rischia di condensare al contempo odio ed amore,
come anche di essere "realtà" e proiezione di un sogno ormai infranto.
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