Frantz |
||||||||||||||
Un film di François Ozon.
Con Pierre Niney, Paula Beer, Ernst Stötzner, Marie Gruber.
continua»
Titolo originale Frantz.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 113 min.
- Francia 2016.
- Academy Two
uscita giovedì 22 settembre 2016.
MYMONETRO
Frantz ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ondeggia tra bugie e perdono
di jack38Feedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sabato 1 ottobre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Saranno contenti i sostenitori del perdono da una parte e delle bugie a fin di bene dall'altra. Il film è un'alternanza tra le contraddizioni dell'essere umano, la cui moralità è sorretta da un sottile equilibrio pronto a spezzarsi quando la realtà dei sentimenti e della quotidianeità prende il sopravvento. L'uomo che tende a serbare rancore nei confronti dei nemici è pronto ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni quando l'analisi diventa cruda e nuda. Tende a dimenticare il dolore e a voltare pagina, anzi a costruire la prorpia serenità nel percorso di superamento della sofferenza. Il film di Ozon stimola la riflessione dello spettatore e in fondo lascia un messaggio di speranza, fratellanza, di buoni sentimenti. La trama, ed è un limite, è persino banale. Si intuisce subito chi sia il ragazzo che posa i fiori sulla tomba, se ne prevede cosa possa rappresentare nel seguito per lei. Per fortuna l'epilogo è meno scontato. La banalità compare anche nel modo di affrontare il tema della guerra, che appare peraltro secondario e di sfondo. A parte alcune fasi e alcune battute singole, il film non riesce a stimolare un'adeguata riflessione sul conflitto bellico, se non nella considerazione negativa. Tuttavia il film è fatto molto bene, l'intensità è mantenuta per tutto l'arco del film anche se in alcuni momenti annoia. La scelta del bianco e nero intona con la drammaticità, mentre la presenza di fasi a colori è coerente col messagio di speranza e di felicità nel superamento del dolore. Permane un'insopportabile nazionalismo di troppo che sfocia nell'inno francese cantato a squarciagola come simbolo di superiorità e nella presenza del Louvre che appare più come promozione turistica che come elemento integrante del film pur contenendo un quadro che funge da legame coi protagonisti del film. Nel complesso un buon film da vedere dal contenuto apprezzabile.
[+] lascia un commento a jack38 »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | writer58 2° | kimkiduk 3° | nalipa 4° | figliounico 5° | angelo umana 6° | fabiofeli 7° | rampante 8° | robert1948 9° | tavololaici 10° | alex2044 11° | lbavassano 12° | giulio n. 13° | francesco2 14° | vanessa zarastro 15° | domenico astuti 16° | alirusso 17° | gpistoia39 18° | flyanto 19° | jack38 20° | domenico astuti 21° | domenico astuti 22° | giulio n. 23° | maurizio d |
Festival di Venezia (1) European Film Awards (3) Cesar (11) Articoli & News |
Link esterni
|