Lo Chiamavano Jeeg Robot è un film del 2015 diretto e prodotto da Gabriele Mainetti (autore anche dei cortometraggi Basette e Tiger Boy) e scritto da Nicola Guaglianone e Menotti. Il film è un omaggio al cartone animato (e manga) giapponese "Jeeg Robot" di Gō Nagai: il riferimento a Jeeg Robot è il fatto che uno dei personaggi del film, crede che il protagonista , Enzo Ceccotti, sia Hiroshi Shiba (l'eroe del cartone animato Jeeg Robot).
Parliamo della trama in generale: Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) vive a Tor Bella Monaca (Roma)..è un uomo senza amici, vive in una casa deprimente, misera..nel frigo ha budini e per terra sono sparsi dvd porno. Quando esce di casa fa furti per poi rivendere ciò che ruba a della gente losca..
Il film infatti comincia con Enzo che viene inseguito da due poliziotti per aver rubato un orologio; la fuga prosegue fino alle rive del Tevere sotto Ponte Sant'Angelo, dove Enzo, dopo essersi buttato nelle acque, entra a contatto con delle sostanze radioattive contenute in alcuni bidoni nascosti. Dopo una notte passata con la febbre, il mattino dopo si sveglia come nulla fosse..ma pian piano si accorgerà di avere una forza al di sopra di chiunque altro...Successivamente incontrerà Alessia (Ilenia Pastorelli), una ragazza ossessionata dall'anime Jeeg Robot che fin dal primo momento crederà che Enzo sia Hiroshi Shiba (l'eroe dell'anime)...Alessia, nel film, avrà un ruolo molto importante in quanto (a parer mio), rappresenterà perfettamente il lato opposto di Enzo..
Parliamo un pò delle "caratteristiche" del film..La FOTOGRAFIA non è niente male: direi un pò più professionale delle solite commediole con inquadrature scontate..qui invece le scene si alternano senza sosta lasciando a bocca aperta lo spettatore che si diverte..
La COLONNA SONORA non è delle migliori..non c'è una melodia che ti resta impressa nella mente..ma tutto svolge un particolare intento: non fa da padrone alle pellicola ma la accompagna, arricchendo ogni sua scena senza essere onnipresente.
Parliamo dei protagonisti:
-Claudio Santamaria nei panni di Enzo Ceccotti è straordinario: parlando esprime ciò che ha dentro il suo personaggio..con il suo modo di esprimersi, il tono e la voce riesci a capire cosa prova dentro il protagonista (Enzo Ceccotti) e la sua solitudine..bravo.
-Luca Marinelli nei panni di Fabio Cannizzaro, detto "Lo Zingaro" si può descrivere con tre parole: pazzo, egocentrico..sublime. Possiamo dire di aver trovato un Joker italiano..ama Loredana Bertè e Anna Oxa ed è fissato con i social network. Quando canta Un'Emozione Da Poco di Anna Oxa mi ha fatto rimanere sbigottito..divertito e mi ha lasciato con un sorriso sulla bocca..tanto surreale e unica è stata la scena..
-Ilenia Pastorelli nei panni di Alessia è fantastica..la sua parte era veramente difficile: doveva interpretare una ragazza affetta da un problema mentale...nonostante tutto la sua interpretazione è perfetta..nulla da dire: sembra quasi sia affetta veramente da qualche problema tanto è brava..
CONSIDERAZIONI GENERALI:
Molti si sono lamentati sulla presenza di certe scene violente..ma io penso dia più realismo al film..lo si rende più vero: per fare un esempio quando cade da un palazzo senti il colpo..ma non il solito colpo ''falso'' dei soliti film sui supereroi..senti un colpo sordo..un colpo in cui senti un corpo che cade a terra veramente..il pubblico si è lamentato anche del sangue presente..ma io sono convinto sempre della stessa cosa: tutto quel sangue con ''uno stile alla Quentin Tarantino'' rende il film più crudo e meno adatto ai bambini ma dà più realismo e valore al tutto..rendendolo unico.
Unica nota negativa è un pò il finale..il ritmo cala leggermente con più finali ma nulla di esasperato..si gusta al massimo, senza annoiare..anzi.
La cosa che mi è piaciuta di più è stato il fatto di accorgermi (appena uscito dalla visione) di essermi affezionato ai personaggi, e ciò mi ha fatto capire come ci avessero lavorato molto sulla storia in modo da renderla avvincente e soprattutto come abbiano lavorato sui personaggi, in modo da renderli ''umani'' e più vicini agli spettatori. Non restano distaccati, ma anzi ad un certo punto cominciamo addirittura ad affezionarci anche al cattivo..perchè sono riusciti a creare delle personalità particolari..dove anche il più cattivo in fondo ha un problema che ti porta ad avere una certa ''compassione''..e non puoi fare altro che affezionarti ad ogni personaggio, indistintamente se sia bravo o cattivo..
Ma una cosa c'è da dire..i personaggi sono stati anche creati bene..ma se gli attori non li interpretavano nel modo giusto senza spessore poteva saltare tutto..invece sono stati bravi nell'immedesimarsi nei ruoli...
Nei titoli di coda ho avuto i brividi nel sentire la sigla di Jeeg Robot cantata da Claudio Santamaria...fantastico.
Che dire..E' un film che ha saputo intrattenermi come pochi..in alcune scene esclamavo: ''Veramente sto vedendo un film italiano''? Non pensavo che si potesse fare un film come questo nel panorama italiano e devo dire solo grazie al regista Gabriele Mainetti, che ha creduto nel suo film, se l'è prodotto da solo ed è riuscito a sfornare un film come questo.
Il film èha avuto 16 candidature ai David Di Donatello, ne ha vinti 7 tra cui: Miglior regista esordiente (si tratta dell’opera prima di Mainetti), Miglior produttore (sempre Mainetti), Miglior attore protagonista (Claudio Santamaria), Miglior attrice protagonista (Ilenia Pastorelli), Miglior attrice non protagonista (Antonia Truppo) e ovviamente Miglior attore non protagonista (Luca Marinelli)..che dire...tutti meritatissimi..
Un film bellissimo..una bella sorpresa..UN CULT.
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