maopar
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domenica 4 ottobre 2015
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padri e figlie uniti per l' eternita'
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PADRI E FIGLIE
Il nome del regista richiama al cinema presenze cospicue ,curiosità per il nuovo lavoro, un po’ di paura per
il titolo che promette lacrime ,uno dei miei amici non molto entusiasta per l’invito mi chiese se fosse
bastato un solo pacchetto di fazzolettini…
Per me invece si prospettava un sabato sera interessante che avrebbe come al solito aperto riflessioni
Per il weekend ,e oltre…
Cosi è stato, Muccino è una garanzia…Impeccabile… colore ,riprese ,musica ambienti in sintonia al
Racconto , che da subito inquadra la drammatica vicenda che si segue senza problemi narrativi, con
flash back e flash forward gestiti in modo perfetto ,e addirittura in una scena davanti la sua scuola Katie
rivive un momento della sua fanciullezza, che il regista con una strategica sovrapposizione temporale,
crea un momento di pura poesia visiva….
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PADRI E FIGLIE
Il nome del regista richiama al cinema presenze cospicue ,curiosità per il nuovo lavoro, un po’ di paura per
il titolo che promette lacrime ,uno dei miei amici non molto entusiasta per l’invito mi chiese se fosse
bastato un solo pacchetto di fazzolettini…
Per me invece si prospettava un sabato sera interessante che avrebbe come al solito aperto riflessioni
Per il weekend ,e oltre…
Cosi è stato, Muccino è una garanzia…Impeccabile… colore ,riprese ,musica ambienti in sintonia al
Racconto , che da subito inquadra la drammatica vicenda che si segue senza problemi narrativi, con
flash back e flash forward gestiti in modo perfetto ,e addirittura in una scena davanti la sua scuola Katie
rivive un momento della sua fanciullezza, che il regista con una strategica sovrapposizione temporale,
crea un momento di pura poesia visiva….
Il racconto si muove con tempi lenti, necessariamente ripetitivi per entrare nell’armonia affettiva che
Genererà quella unione profonda tra figlia e padre. Mieloso sento sussurrare…Niente affatto ! La
tenerezza, quando hai il coraggio di riportarla alla memoria ,ha il sapore del latte che sgorga dal capezzolo
della mamma e del suo sudore ,il colore sgargiante delle carte stagnole che rivestivano i pupazzetti di
cioccolata appesi all’albero di natale…ha l’odore della “ casa dei vecchi” per dirla alla Sorrentino…
Quando è l’AMORE il vero conduttore del rapporto , non sorprenderà che ci saranno tratti caratteriali
Che si trasfondono da padre in figlio/a….il ripetersi di atti di struggente responsabilità ,ai quali la Vita
Costringe ogni giorno , rimangono ben impressi nell’anima…
La malattia invalidante di Jake non fermerà la voglia di farcela per tenersi la sua” patatina”….cosi come
La malattia psicologica che costringe Katie a relazioni sbagliate ,troverà la terapia giusta , basterà
Riconoscere il vero AMORE ,quello che il suo “patatino” aveva saputo trametterle, e correrci incontro
Anche quando tutto sembra ormai perso…
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[+] film sull'amore, la figlia alla sua ricerca
(di jayan)
[ - ] film sull'amore, la figlia alla sua ricerca
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ollipop
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domenica 4 ottobre 2015
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l'amore di un padre realizzerà il sogno di u
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Originale costruzione cinematografica capace di far coesistere due spazi temporali incastrando a mosaico momenti dell'infanzia e della vita adulta di una figlia nel difficile rapporto col padre che con tenacia cerca di crescerla dopo la tragica morte della madre
senza rettorica Muccino affronta un tema profondo e complesso muovendo i personaggi con grande maestria avvalendosi di interpreti di grandissimo spessore :
la bravura della bimba che offre una recitazione straordinaria al pari di un Russell Crowe entrambi peraltro coadiuvati da un doppiaggio perfetto .
il film coinvolge senza ricorrere a stereotipi o a forzature emozionali :la morte del padre è' vissuta con pacato e rassegnato dolore e il finale che vede il realizzarsi del
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Originale costruzione cinematografica capace di far coesistere due spazi temporali incastrando a mosaico momenti dell'infanzia e della vita adulta di una figlia nel difficile rapporto col padre che con tenacia cerca di crescerla dopo la tragica morte della madre
senza rettorica Muccino affronta un tema profondo e complesso muovendo i personaggi con grande maestria avvalendosi di interpreti di grandissimo spessore :
la bravura della bimba che offre una recitazione straordinaria al pari di un Russell Crowe entrambi peraltro coadiuvati da un doppiaggio perfetto .
il film coinvolge senza ricorrere a stereotipi o a forzature emozionali :la morte del padre è' vissuta con pacato e rassegnato dolore e il finale che vede il realizzarsi del sogno di Kate anche se scontato e prevedibile chiude una pellicola delicata dove commuoversi è lecito e perché no anche giusto
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samanta
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lunedì 8 gennaio 2018
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un forte film sulla paternità
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Padri e figlie uscito nel 2015 è il quarto film "americano" di Muccino il primo fu "la ricerca della felicità" nel 2006 che considero un film molto bello e ben riuscito. Padri e figlie racconta la storia di Jake Davis (Russel Crowe) scrittore di successo iniziato proprio con un romanzo intitolato padri e figlie che gli aveva fatto vincere il premio Pulitzer, la storia è raccontata in due momenti momenti temporali diversi il 1989 e il 2014 che si intersecano nel corso del film e a questo scopo è ampiamente utilizzato lo strumento del flashback.
[spoiler]L'antefatto della storia è dato da un incidente automobilistico dovuto ad unai distrazione dello scrittore: muore la moglie, la figliadi circa 7 anni rimane illesa mentre Jake rimane ferito alla testa, il che gli provoca disturbi neurologici e crisi epilettiche.
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Padri e figlie uscito nel 2015 è il quarto film "americano" di Muccino il primo fu "la ricerca della felicità" nel 2006 che considero un film molto bello e ben riuscito. Padri e figlie racconta la storia di Jake Davis (Russel Crowe) scrittore di successo iniziato proprio con un romanzo intitolato padri e figlie che gli aveva fatto vincere il premio Pulitzer, la storia è raccontata in due momenti momenti temporali diversi il 1989 e il 2014 che si intersecano nel corso del film e a questo scopo è ampiamente utilizzato lo strumento del flashback.
[spoiler]L'antefatto della storia è dato da un incidente automobilistico dovuto ad unai distrazione dello scrittore: muore la moglie, la figliadi circa 7 anni rimane illesa mentre Jake rimane ferito alla testa, il che gli provoca disturbi neurologici e crisi epilettiche. In conseguenza è costretto ad andare 7 mesi in casa di cura e lascia la figlia Katie (Kilie Rogers) alla cognata e a suo marito appartenenti all'alta borghesia di New YorK, al ritorno la cognata vorrebbe adottare la bambina perché ritiene che Jake non sia in grado di allevarla, ma Jake si rifiuta e si dedica alla figlia con grande amore ed impegno. Peraltro anche perché le crisi rimangono e per l'impegno dell'educazione della figlia soffre la sua attività di scrittore il suo ultimo libro è un grande insuccesso. Inoltre i cognati intentano un azione legale per avere l'adozione della bambina e Jake per far fronte alle spese legali si dedica oltre ogni limite fisico a scrivere in tre mesi un altro romanzo. Però il momento difficile appare superato i cognati divorziano e abbandonano la causa, il libro avrà un grande successo e gli farà vincere un secondo Pulitzer ma Jake non può godere il successo perché dopo avere consegnato il libro alla casa editrice ha una crisi epilettica, batte la testa e muore. Nel 2014 la storia racconta di Katie grande (Amanda Seyfried "Mamma mia! e Lovelace") che vuole diventare assistente sociale per aiutare i bambini e riece ad ottenere un buon risultato con una bambina difficile, però vive una vita personale disturbata sessualmente, abbandonando a un sesso occasionale con sconosciuti. Finalmente in un incontro in un bar conosce un ragazzo Cameron (Aaron Paul) che vuole diventare scrittore ed è un patito dei libri del padre, si innamorano lui va a vivere con lei che sembra felice, ma in un momento di crisi dovuta al fatto che non vuole coscere i genitori di lui adesca un ragazzo e fanno sesso nella sua casa e volutamente lascia le traccie del rapporto, così quando Cameron rientra la sera scopre tutto e la lascia. Katie pentita supplica Cameron di mettersi nuovo con lei e il ragazzo accetta.
Il film ha due livelli diversi uno il rapporto del padre con la figlia desscritto con grande maestria: la capacità di un padre di deidìcarsi totalmente alla figlia cercando di essere sempre allegro, felice e disponibile, l'amore paterno è visto in una luce magnifica e commovente. L'altro livello riguarda la vita di Katie grande che viene descritta con efficacia ma anche con grande discrezione e delicatezza nei momenti di abbandono sessuale cosa inconsueta nella cinematografia attuale, però a mio avviso, manca un approfondimento psicologico perché non vengono illustrati i motivi per cui Amanda si sia ridotta così anche se si può supporre che sia dovuto alla perdita del padre. Otttima la fotografia di New York e la musica, eccellente la regia che ha saputo dirigere con maestria gli attori: un grande Russel Crowe che dà un'altra dimostrazione del suo talento, bravissima anche la piccola Katie (Kylie Rogers).
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contrammiraglio
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mercoledì 9 dicembre 2015
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la teoria dell'accumulo
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Vi basta, per creare melodramma, il fatto che un padre debba allevare una figlia adolescente con (lui) gravi complessi di colpa dovuti ad un incidente nel quale, lui alla guida, è morta la madre (della figlia)?
Ed allora ci mettiamo anche che lui soffre di problemi nervosi; può bastare?
No sie, allora ci mettiamo un ricovero in clinica; può bastare?
No sie, gli zii, ai quali era affidata la pargola, se la vogliono tenere; può bastare?
No sie, lui scrittore di successo ora è in crisi e non produce più nulla di buono; può bastare?
No sie, diventa pure povero in canna; può bastare?
No sie, gli si acuiscono i problemi nervosi con crisi epilettiche e sempre più difficoltà nervose; può bastare?
No sie, la pargola cresce, lo si vede con dissonanze temporali, con gravi problemi di relazione con l'altr sesso; può bastare?
No sie, lui in in preda ad una crisi epilettica poi muore; può bastare?
No sie, c'è pure il lieto fine col volemose bene e viava i sani affetti della figlia!
Ohi ohi Muccino, se volevi scadere nel grottesco ci sei riuscito benissimo direi.
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Vi basta, per creare melodramma, il fatto che un padre debba allevare una figlia adolescente con (lui) gravi complessi di colpa dovuti ad un incidente nel quale, lui alla guida, è morta la madre (della figlia)?
Ed allora ci mettiamo anche che lui soffre di problemi nervosi; può bastare?
No sie, allora ci mettiamo un ricovero in clinica; può bastare?
No sie, gli zii, ai quali era affidata la pargola, se la vogliono tenere; può bastare?
No sie, lui scrittore di successo ora è in crisi e non produce più nulla di buono; può bastare?
No sie, diventa pure povero in canna; può bastare?
No sie, gli si acuiscono i problemi nervosi con crisi epilettiche e sempre più difficoltà nervose; può bastare?
No sie, la pargola cresce, lo si vede con dissonanze temporali, con gravi problemi di relazione con l'altr sesso; può bastare?
No sie, lui in in preda ad una crisi epilettica poi muore; può bastare?
No sie, c'è pure il lieto fine col volemose bene e viava i sani affetti della figlia!
Ohi ohi Muccino, se volevi scadere nel grottesco ci sei riuscito benissimo direi.........
Molto bravi Crowe e la bimba, comunque.
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giacomobuzzetta
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venerdì 2 ottobre 2015
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l'emozione che ci tiene vivi
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Era molto che aspettavo questo film...
Aspettavo da molto il prossimo film di Gabriele Muccino. Attendevo da molto quelle emozioni sicure che solo un regista come lui sa darti... le sue storie, i suoi attori e le loro recitazioni ... che dire?! Questo film è qualcosa che ti entra nelle ossa... lasciandoti come sempre lui sa fare, alla fine del film, una lacrima che ti porterai dietro per qualche giorno che riflette un emozione che che vorresti rivivere ogni giorno ed una riflessione che invece rivivrai ogni giorno.
Insomma non mi dilungherò nel dire che questa volta, regista ed attori si sono superati mettendo su un film che sa darti EMOZIONI FORTI, LACRIME VERE, RIFLESSIONI STRUGGENTI! Il tutto alternato da gioie si ma anche grandi tristezze.
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Era molto che aspettavo questo film...
Aspettavo da molto il prossimo film di Gabriele Muccino. Attendevo da molto quelle emozioni sicure che solo un regista come lui sa darti... le sue storie, i suoi attori e le loro recitazioni ... che dire?! Questo film è qualcosa che ti entra nelle ossa... lasciandoti come sempre lui sa fare, alla fine del film, una lacrima che ti porterai dietro per qualche giorno che riflette un emozione che che vorresti rivivere ogni giorno ed una riflessione che invece rivivrai ogni giorno.
Insomma non mi dilungherò nel dire che questa volta, regista ed attori si sono superati mettendo su un film che sa darti EMOZIONI FORTI, LACRIME VERE, RIFLESSIONI STRUGGENTI! Il tutto alternato da gioie si ma anche grandi tristezze... ma d'altronde sempre EMOZIONI SONO, ed in quanto tali valgono la pena di essere vissute fino in fondo TUTTE.
Ragazzi chiudo raccomnadandovi la visione di questo film il prima possibile, LE EMOZIONI CI TENGONO VIVI! QUINDI FORZA! Buona Visione!
p.s. portate con voi più gente possibile, perche state certi che riuscirà a toccare anche i piccoli cuori di "pietra".
[ Giacomo Buzzetta ]
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no_data
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venerdì 9 ottobre 2015
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belle le riprese.. ma il contenuto?
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E' ovviamente un parere personale, in quanto persona razionale ho trovato il film molto forzato, irrealistico e innaturale (e non lo trovo concepibile in un film che vuole ritrarre la realtà). Certi problemi portati allo stremo, è un film che non ha creato connessione, non mi ha trascinata completamente, non è riuscito ha creare un legame fra me,spettatore, e i suoi protagonisti. Tutto molto prevedibile! I doppiatori non mi hanno affatto entustiasmata, la voce di Amanda Seyfried ha toccato il fondo nei rapporti sessuali. Per non parlare del tono continuamente serio di Crowe. Nel film, poi, l'amore di Amanda Seyfried per Crow è stato a dir poco scontato, nato con una tale velocità da rendere troppo fallacio il suo problema con sé stessa di cui aveva parlato con la psicoanalista.
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E' ovviamente un parere personale, in quanto persona razionale ho trovato il film molto forzato, irrealistico e innaturale (e non lo trovo concepibile in un film che vuole ritrarre la realtà). Certi problemi portati allo stremo, è un film che non ha creato connessione, non mi ha trascinata completamente, non è riuscito ha creare un legame fra me,spettatore, e i suoi protagonisti. Tutto molto prevedibile! I doppiatori non mi hanno affatto entustiasmata, la voce di Amanda Seyfried ha toccato il fondo nei rapporti sessuali. Per non parlare del tono continuamente serio di Crowe. Nel film, poi, l'amore di Amanda Seyfried per Crow è stato a dir poco scontato, nato con una tale velocità da rendere troppo fallacio il suo problema con sé stessa di cui aveva parlato con la psicoanalista.
In fin dei conto un film piatto, con emozioni paragonabili a emoticon, perché altro non vedevo che mutazioni del viso. Questo film si può considerare un buon film solo per le riprese, veramente belle: belli i colori, le inquadrature. Ma il contenuto? Banale
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[+] perfettamente d'accordo!
(di annalee)
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flyanto
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venerdì 9 ottobre 2015
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il rapporto intenso di un padre con la figlia nono
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Terza esperienza americana per Gabriele Muccino, "Padri e Figlie" racconta la storia di un padre (Russel Crowe) scrittore famoso e vincitore di un Premio Pulitzer che, rimasto vedovo, si prende cura della piccola figlioletta. In seguito ai postumi dell'incidente stradale in cui h aperso la vita la moglie, lo scrittore soffre di seri esaurimenti nervosi nonchè crisi epilettiche che gli impediscono di prendersi cura della bimba in maniera adeguata e come lui vorrebbe, nonostante la sua più buona volontà nello svolgere il proprio ruolo di padre. Una volta cresciuta, la bimba è divenuta una bella ragazza (Amanda Seyfried) che svolge l'attività di assistente sociale ma non per questa ella è una persona priva di seri problemi.
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Terza esperienza americana per Gabriele Muccino, "Padri e Figlie" racconta la storia di un padre (Russel Crowe) scrittore famoso e vincitore di un Premio Pulitzer che, rimasto vedovo, si prende cura della piccola figlioletta. In seguito ai postumi dell'incidente stradale in cui h aperso la vita la moglie, lo scrittore soffre di seri esaurimenti nervosi nonchè crisi epilettiche che gli impediscono di prendersi cura della bimba in maniera adeguata e come lui vorrebbe, nonostante la sua più buona volontà nello svolgere il proprio ruolo di padre. Una volta cresciuta, la bimba è divenuta una bella ragazza (Amanda Seyfried) che svolge l'attività di assistente sociale ma non per questa ella è una persona priva di seri problemi. In seguito alla morte prematura del padre a cui era tantissimo legata, la ragazza, infatti, non riesce ad instaurare con gli uomini seri rapporti sentimentali, vanificandoli tutti in veloci e squallidi rapporti sessuali di una notte. L'amore sincero di un giovane a lei molto interessato riuscirà, sebbene con difficoltà, a farle superare i propri problemi ed a farle vivere un rapporto stabile e sincero.
Un'altra volta Gabriel Muccino analizza i sentimenti delle persone, qui, più precisamente, quello profondo tra un padre ed una figlia. Ma dovendo probabilmente rispondere alle esigenze di mercato impostegli dai produttori statunitensi, il regista è riuscito ad ideare ed attuare un film molto melodrammatico e nulla di più. Pertanto "Padri e Figlie" si sviluppa come un'opera profondamente ed esageratamente accorata nei suoi toni e nella trama in sè, consegnando allo spettatore una pellicola che assomiglia più ad un romanzetto rosa sotto tutti i punti di vista. La lunghezza, inoltre, eccessiva del film nel suo complesso costituisce un elemento a discapito della sua riuscita. Insomma, l'introspezione psicologica che si evinceva dai suoi film di produzione italiana precedenti (sebbene a volte di più, a volte di meno), in "Padri e Figlie" pressoché scompare, rilasciando un "fumettone" strappa lacrime ed alquanto galleggiante in superficie Tralascio la banalità dei dialoghi, tesi tutti a rimarcare un'atmosfera zuccherosa con tinte melodrammatiche. Anche il cast, composto da due attori di tutto rispetto, quali Russel Crowe ed Amanda Seyfried, risulta quanto mai sprecato, ma almeno i loro nomi costituiscono l'unico elemento, forse, di richiamo ad una visione assai noiosa e zeppa di luoghi comuni.
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maya
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giovedì 4 ottobre 2018
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film toccante spunto di grandi riflessioni
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Film unico nel suo genere per la capacità di forinire un prospettiva toccante ma mai banale del rapporto padre-figlia e l'inscindibile legame d'amore che li unisce superando anche la morte. Questo legame padre-figlia ,che a causa di tragici eventi, verrà interrotto bruscamente lasciando la figlia, ancora pressocchè bambina , in uno stato abbandonico che la porterà a diventare una donna adulta estremamente disinibita incapace di amare qualcuno per la paura di essere ancora una volta lasciata a se stessa. Nel corso del film quello stesso amore di cui la protagonista era stata privata troppo presto, finisce per essere la forza motrice che la guida verso la realizzazione dei suoi sogni.
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Film unico nel suo genere per la capacità di forinire un prospettiva toccante ma mai banale del rapporto padre-figlia e l'inscindibile legame d'amore che li unisce superando anche la morte. Questo legame padre-figlia ,che a causa di tragici eventi, verrà interrotto bruscamente lasciando la figlia, ancora pressocchè bambina , in uno stato abbandonico che la porterà a diventare una donna adulta estremamente disinibita incapace di amare qualcuno per la paura di essere ancora una volta lasciata a se stessa. Nel corso del film quello stesso amore di cui la protagonista era stata privata troppo presto, finisce per essere la forza motrice che la guida verso la realizzazione dei suoi sogni.
Che dire, un film imperdibile per chi ama emozionarsi.
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alex2044
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domenica 4 ottobre 2015
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un melodramma non indisponente
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Questo è il primo film che vedo fra i film girati da Gabriele Muccino negli Stati Uniti. Mi ha convinto ad andare a vederlo una breve intervista televisiva dello stesso Muccino . Ho trovato in questa intervista molta sincerità , un trasporto non enfatico nel raccontare il film ed anche un po' di timidezza . A questo punto mi sono detto ,ma si proviamoci , l'uomo è garbato ,vediamo il regista . Male che vada mi sarò tolto una curiosità . Il film non è un capolavoro ma si lascia vedere ed è tecnicamente ben fatto . Russell Crowe è bravo , un gradino sotto ma gradevole la giovane Amanda Seyfried , corretti tutti gli altri .
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Questo è il primo film che vedo fra i film girati da Gabriele Muccino negli Stati Uniti. Mi ha convinto ad andare a vederlo una breve intervista televisiva dello stesso Muccino . Ho trovato in questa intervista molta sincerità , un trasporto non enfatico nel raccontare il film ed anche un po' di timidezza . A questo punto mi sono detto ,ma si proviamoci , l'uomo è garbato ,vediamo il regista . Male che vada mi sarò tolto una curiosità . Il film non è un capolavoro ma si lascia vedere ed è tecnicamente ben fatto . Russell Crowe è bravo , un gradino sotto ma gradevole la giovane Amanda Seyfried , corretti tutti gli altri . La storia non è banale ed il melodramma , forse un po' insistito , non disturba più di tanto . L'incastro fra epoche diverse è all'inizio un po' troppo repentino ma poi col passare del tempo si rivela una scelta drammaturgica azzeccata . Insomma Muccino conferma la sua sincerità , mantenedo quel che promette senza infingimenti ed elucubrazioni psicanalitiche che non sono nelle sue corde . Il concetto è semplice,il troppo amore quando finisce porta le persone , in questo caso la protagonista , a perdersi perchè si pensa che sia impossibile trovare qualcun'altro in grado di darne altrettanto . Insomma il film si può vedere , con più o meno trasporto dipende dal carattere ma non è senz'altro da buttare , anzi . Gabriele Muccino è un ottimo professionista e la scelta di lavorare in un paese straniero è sempre un titolo di merito .
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monicamazza
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lunedì 12 ottobre 2015
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muccino torna indietro!
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Cast top di gamma, trama interessante, montaggio che sviluppa in parallelo due epoche diverse, trovata non originale ma sempre efficace a provocare curiosità ... tutto il film è accompagnato dalla tensione continua di sapere l'evoluzione del rapporto "padre figlia"... se riuscissimo a tralasciare una sceneggiatura prevedibile a dir poco, un soggetto troppo carico di personaggi, storie e avvenimenti, così tanti e tutti lasciati a metà.
Un pout pourri che dice tutto e niente e non lascia spazio ad emozione alcuna. Dal Muccino de "La ricerca della felicità" che con la linearità e la semplicità di pochi, ci ha fatto commuovere davanti dinosauri immaginari in un bagno pubblico, ci si aspettava di più.
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Cast top di gamma, trama interessante, montaggio che sviluppa in parallelo due epoche diverse, trovata non originale ma sempre efficace a provocare curiosità ... tutto il film è accompagnato dalla tensione continua di sapere l'evoluzione del rapporto "padre figlia"... se riuscissimo a tralasciare una sceneggiatura prevedibile a dir poco, un soggetto troppo carico di personaggi, storie e avvenimenti, così tanti e tutti lasciati a metà.
Un pout pourri che dice tutto e niente e non lascia spazio ad emozione alcuna. Dal Muccino de "La ricerca della felicità" che con la linearità e la semplicità di pochi, ci ha fatto commuovere davanti dinosauri immaginari in un bagno pubblico, ci si aspettava di più. La presentazione del film è stata eclatante: - "La verità dell'ultimo bacio"! "La somma di tutti i suoi più grandi film", invece il podotto è una frammentazione di sentimenti ed emozioni concatenati a volte forzati laddove la forzatura non serve... Solo l'ottima interpretazione di Russel Crow e la sua lotta continua per la figlia, sarebbero bastate a renderlo un capolavoro ma l'eccesso di parole e la caricatura dei personaggi lo hanno appesantito e reso banale. Ottima idea, regia da rivedere.
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