La scoperta dell'alba |
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Un film di Susanna Nicchiarelli.
Con Margherita Buy, Susanna Nicchiarelli, Sergio Rubini, Lino Guanciale, Sara Fabiano, Anita Cappucci Scudery, Gabriele Spinelli.
continua»
Drammatico,
durata 92 min.
- Italia 2013.
- Fandango
uscita giovedì 10 gennaio 2013.
MYMONETRO
La scoperta dell'alba
valutazione media:
2,59
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Margherita Buy parla con se stessa ma non si capisce bene perchè
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Per quanto Susanna Nicchiarelli, per la sua opera seconda La scoperta dell' alba, abbia apportato variazioni e personalizzato il romanzo omonimo dal quale trae ispirazione (Rizzoli, 2006; sceneggiato con Michele Pellegrini), sano resta il nucleo che stava a cuore all' autore Walter Veltroni. Il quale in questo romanzo come nella sua precedente prova narrativa Senza Patricio collocava su sfondi di realtà storica e dolorosa conosciuta e recente un cruccio molto personale, quella della perdita precoce della figura paterna. Nel film è una figlia, oggi donna matura (Margherita Buy), a risalire trent' anni dopo a ritroso lungo il filo della memoria. Che diventa il filo del vecchio telefono di bachelite della casa di famiglia al mare che lei e la sorella hanno deciso di mettere in vendita, piena di ricordi e nascondiglio di qualche mistero sepolto. Linea in disuso e apparecchio muto che magicamente però si anima consentendo alla protagonista di parlare con se stessa bambina nella folle illusione di poter determinare un cambiamento dell' accaduto. Caterina risale e scopre dolorose verità sepolte dal tempo, dall' omertà, dal non detto pietoso o opportunista. Nella cornice universitaria in cui il film trasferisce la vicenda abbiamo un professore assassinato dalla Br nel 1981, un altro professore di lì a poco scomparso nel nulla di cui si è a lungo detto che dalle stesse Br fosse stato rapito - il padre della protagonista - e un terzo professore, collega e amico (amico?) dei primi due che oggi è il barone dal quale Caterina, docente anche lei di diritto del lavoro, dipende. La trovata del libro, la densità dei riferimenti, li ritroviamo. Però il cinema, nella stimolante ricerca di una convergenza tra le ragioni personali che stanno dentro alle ragioni epocali e una struttura narrativa che chiama in causa le leggi del mistero e perfino del thriller, mette purtroppo a nudo tutti i difetti di un' ossatura poco solida. Se si fatica, come si fatica, a capire chi è chi, l' identità dei personaggi e le dinamiche che li legano, allora vuol dire che qualcosa non va.
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